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Nessuna persona è illegale!

Publie le sabato 2 agosto 2003 par Open-Publishing

Osservatorio Permanente sull’Immigrazione Agrigento - Tavolo Migranti Nazionale dei Social Forum - Ciss Cepir (Pa) - Asgi

10 e 11 agosto 2003: due giorni di iniziative antirazziste

Nessuna persona è illegale!

Da alcuni anni ormai, il Canale di Sicilia e le coste della provincia di Agrigento sono diventati il luogo in cui i viaggi della speranza di uomini, donne e bambini immigrati sempre più spesso si trasformano in viaggi di morte. L’unica colpa di costoro, che disperatamente ricercano una vita migliore e più giusta, è, spesso, quella di abbandonare la loro terra di origine in quanto vittime di carestie, guerre e persecuzioni politiche. Quella che è in atto è una guerra permanente contro tutti i migranti; persone che pur non avendo commesso alcun reato, vengono trattati come criminali, privati della loro libertà e dei loro diritti, oppure respinti in mare utilizzando la marina militare come strumento "naturale" del controllo delle frontiere.

A questo approccio si ispira l’impianto proibizionista e sicuritario della legge Bossi-Fini: facendo dell’immigrazione clandestina un problema di ordine pubblico, tale legge ha inasprito e reso ancora più drammatica la chiusura violenta e razzista nei confronti dei migranti.

Inoltre in Italia è sempre più negato il diritto d’asilo, in violazione dell’art.10 della Costituzione: i rifugiati politici, vittime dell’integralismo, delle persecuzioni e della "pulizia etnica" in atto nelle loro nazioni, spesso si trovano vengono rimpatriati nei loro luoghi d’origine dove saranno sottoposti a nuove violenze e ritorsioni.

Da anni il Sud d’Italia, dalla Sicilia alla Puglia, è un laboratorio dove si sperimentano le politiche di controllo e di deportazione dei migranti, trattati sempre più come criminali o terroristi. Dobbiamo battere le strategie razziste che in Italia riducono il lavoro migrante in condizioni neoschiaviste di sfruttamento e recintano la fortezza Europa alimentando la xenofobia contro i popoli non omologati al modello occidentale; la Sicilia per sua collocazione geostrategica può e anzi deve diventare un ponte di cooperazione e di Pace fra i popoli rivieraschi del Mediterraneo e non più base militare per guerre e pulizie etniche, che stanno trasformando il nostro mare in un gigantesco cimitero.

Da anni ci battiamo in tutta la Sicilia per la chiusura dei CPT, come quello di S: Benedetto di Agrigento e per la verità e giustizia per le centinaia di vittime dei nuovi muri di apartheid, dall’affondamento della Johan nei pressi di Portopalo nel Natale ’96 ai 6 immigrati arsi vivi nel dicembre ’99 nel CPT Serraino Vulpitta di Trapani, ai sempre più frequenti naufragi, che insanguinano le nostre coste e disturbano la "tranquillità" della stagione turistica.

Facciamo appello ai singoli, alle associazioni, ai turisti che continuano a considerare la Sicilia terra di libertà e di accoglienza a manifestare insieme a noi contro ogni forma di esclusione per una nuova idea di cittadinanza, che garantisca ad ognuno la libertà di scegliere dove vivere ed il diritto alla fuga da ogni guerra.

Aderiscono

Attac Catania, Commissione Regionale Immigrazione (PRC), Cobas Agrigento, S.I.N, Cobas Ct, Comunisti Italiani, PRC, Verdi, Ds.

Per adesioni : osservatorioimmigrazione@yahoo.it

Programma

10 agosto, pomeriggio: tavola rotonda e dibattito

11 agosto, h.11:00: sit-in davanti al Cpt di C.da San Benedetto - Agrigento

nel pomeriggio:

partita di calcetto tra immigrati, visitatori e locali