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?No alle scorie?

Publie le lunedì 13 ottobre 2003 par Open-Publishing

?No alle scorie? è la sintesi della strategia che i sardi, i comitati, le associazioni, le
organizzazioni politiche di base ribadiscono di fronte all?imbarbarimento della dipendenza e della civile
convivenza nell?Italia del centro-destra e del pagliaccio-sciacallo di Arcore.

Il caso, l?ultimo, del potenziamento delle strutture della base militare americana a La Maddalena
è l?ulteriore ?sciacallata? che questo governo (come i precedenti, del resto) fa al popolo sardo.

Ma, il popolo sardo, quello civile e quello incazzato, è in grado di trovare la forza, la
determinazione e, quantomeno, la volontà di porsi in prima linea contro il servilismo che sembra aver
irrimediabilmente contaminato la casta politica di questa nostra terra?

?No alle scorie? deve assumere per noi il significato di una lotta di lunga durata contro lo stato
italiano e contro la strategia di guerra che esso ha assunto.

La strategia di guerra dello Stato Italiano individua due direttrici:
la prima è funzionale e servilmente fedele all?alleato americano ed in particolare
all?amministrazione Bush.
la seconda direttrice sviluppa il proprio potenziale aggressivo all?interno dello Stato e, in
particolare, delle sue zone deboli (politicamente ed economicamente), quali la Sardegna.

Nella prima categoria possiamo senz?altro annoverare il raddoppio della base Usa di
La Maddalena
che, insieme alla spaventosa mappatura delle altre basi americane in Sardegna, ne fanno una
dipendenza armata della politica americana.

Di seguito l?elenco delle basi americane in Sardegna:

La Maddalena-Santo Stefano (Sassari): Base atomica USA, Base di sommergibili, Squadra navale di
supporto alla portaerei americana ’Simon Lake’.

Monte Limbara: Base missilistica USA.

Sinis di Cabras: Centro elaborazioni dati (NSA).

Isola di Tavolata: Stazione radiotelegrafica di supporto ai sommergibili della US Navy.

Torre Grande di Oristano: Base radar NSA.

Monte Arci (OR): Stazione di telecomunicazioni USA con copertura NATO.

Capo Frasca (OR): eliporto ed impianto radar USA.

Santulussurgiu (OR): Stazione telecomunicazioni USAF con copertura Nato.

Perdas de Fogu (NU): base missilistica sperimentale.

Capo Teulada (CA): da Capo Teulada (CA) a Capo Frasca (OR): all’incirca 100 km di costa, 7.200
ettari di terreno e piu’ di 70.000 ettari di zone Off Limits: poligono di tiro per esercitazioni
aeree ed aeronavali della Sesta flotta americana e della Nato. Decimomannu (CA): aeroporto Usa con
copertura Nato.

Aeroporto di Elmas: Base aerea dell’US-Air-Force.

Salto di Quirra (CA): poligoni missilistici.

Capo San Loremo (CA): zona di addestramento per la Sesta flotta USA.

Monte Urpino (CA): Depositi munizioni USA e NATO.

Cagliari: Base navale USA.

Nella prima categoria possiamo sicuramente inserire, anche perché adiacente, la strategia
turistica di Barrack in Costa Smeralda, una parte di territorio che unito alla Costa Turchese del
pagliaccio?sciacallo, raggiungono una vastità (privata) superiore a molti piccoli stati.

Un piccolo
Stato-bordello in cui avventurieri, trafficanti di tutti i generi, affaristi incontrano principi,
magnati, governanti e pezzi di merda di tutti i tipi per concludere ?affari?, stabilire strategie in
quei quarantacinque giorni all? anno che vanno dall?inizio di luglio fino a metà di agosto).

(Quantificheremo la vastità di tali proprietà?)

Nella seconda direttrice, la politica imperialistica italiana annovera la vendita dell?enorme
patrimonio pubblico (per fare cassa) che in Sardegna è stato quantificato in oltre cento pagine di
beni, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 1° agosto 2001.

La vendita dei beni pubblici viene concepita, dallo Stato e dal suo gruppo dirigente,
esclusivamente come politica di rapina. Ma anche l?intero sistema delle Concessioni adottato dalla Regione

Autonoma della Sardegna, estorce al nostro popolo e alla terra che lo ospita, non solo la propria
incontaminata ricchezza ma realizza, attraverso l?estorsione, il vero progetto, quello che disturba i
?manovratori?: cerca di estorcere l?identità, la storia, i sentimenti e la ragione stessa delle
nostre donne e dei nostri uomini.

A tutto questo, i sardi ?incazzati? e anche quelli ?civili? devono dire

BASTA!!!!

E? NECESSARIO APRIRE IMMEDIATAMENTE IL DIBATTITO SULL?AMPLIAMENTO DELLA BASE USA DE La Maddalena

E? NECESSARIO RICONVOCARE IL COMITATO CONTRO LE SCORIE NUCLEARI PER APPRONTARE INIZIATIVE CONCRETE
CONTRO IL GOVERNO E L?AMMINISTRAZIONE AMERICANA PER LO SCEMPIO IRREPARABILE CHE STANNO COMMETTENDO

A La Maddalena

E? NECESSARIO CONVOCARE IMMEDIATAMENTE TUTTI I COMITATI, LE ORGANIZZAZIONI POLITICHE E CULTURALI
DI BASE PER MANIFESTARE IL NOSTRO TOTALE DISSENSO CONTRO LA DISGRAZIATA POLITICA DI GUERRA CHE
BERLUSCONI E LA CLASSE DIRIGENTE ITALIANA VANNO PERPETRANDO CONTRO IL NOSTRO POPOLO E CONTRO IL FUTURO
DI QUESTA TERRA SARDA
I COMITATI CONTRO IL CARBONE, QUELLI CONTRO LO SFRUTTAMENTO MINERARIO, QUELLI CONTRO LE DISCARICHE
ABUSIVE E TOSSICHE DEVONO ALLERTARSI IMMEDIATAMENTE CONTRO QUESTA NUOVA CALAMITÀ (QUESTA VOLTA
AMERICANA) CHE STA PER ABBATTERSI SULLA SARDEGNA.
CHI È INTERESSATO RISPONDA FACENDO PROPOSTE OPERATIVE PARTENDO PER ESEMPIO DALLA POSSIBILITÀ DI
FARE UNA NUOVA MANIFESTAZIONE A LA MADDALENA.

Anghel-u Marras

Comunista sardu

Sassari 8 ottobre 2003