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No ombrina e no oil
par Antonio Recanatini
Publie le mercoledì 26 agosto 2015 par Antonio Recanatini - Open-PublishingOgnuno lotta per quello in cui crede, non possiamo farne una questione di principio perché è il sentimento puro che parla e che protesta, quel che non sopporto è vedere la causa operaia dirottata su no-ombrina e su altri comitati sparsi. Ognuno ha in serbo il potere di decidere da che parte stare, ritengo, comunque, che le manifestazioni siano fenomeni transitori, spesso non attribuibili alla volontà del dissenso, ma alla logica di interporre una fragilissima opposizione contro una ferrea repressione, tanto per far emergere il Don Chisciotte che è in noi. Bisogna pensarci bene, riflettere a fondo prima di sacrificare il sangue proletario, specie quando a ombrina non si è grado di rispondere con l’alternativa. Primo perché consumiamo petrolio a dismisura, ci lamentiamo del costo, lo chiamiamo oro nero; Secondo perché sono state devastate aeree importanti in Africa e Medio Oriente, solo e soltanto, per mantenere i nostri stessi privilegi; tipo due macchine a famiglia, luce in giardino e tant’altro, La cultura dello spreco, la prassi del consumismo e la volontà del capitalismo non sono fenomeni transitori, se non vogliamo le estrazioni dovremmo smetterla di accettare la logica del consumo e, non solo quelle di oggi, dietro c’è una lunga storia che molti ignorano. Estraiamo petrolio dal 1859, la Standard Oil è proprietà dei Rockefeller, i veri beneficiari di questo scempio; infatti qualcuno di voi ogni tanto dice che la nostra nazione è stata venduta alla stessa compagnia.
Possiamo lottare e farci sparare per No-Ombrina, saranno pronti a schierare l’esercito, questa non è la lotta dei no-tav a cui va tutta la mia stima, questa è una lotta contro noi stessi, contro il nostro stile di vita. O troviamo alternative o lasceremo che il sangue dei nostri ragazzi scorra proprio per mantenere i privilegi degli agiati. M’inchino alla protesta, sia chiaro e stringerei la mano di chi ha protestato a L’Aquila, ammesso che vogliano la mia stretta, ma andare in prima linea a farsi fucilare non è da eroi, ma da fessi!