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Nuovi litigi su Carlo Giuliani

Publie le martedì 24 giugno 2003 par Open-Publishing
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Da giovedì mostra all’ex Cerit sul giovane no-global. «Omaggio fuori luogo»
Nuovi litigi su Carlo Giuliani

"Sono passati mesi di perizie, controperizie, strane invenzioni e sassi
intelligenti. Ancora una volta ci hanno negato un processo, ci hanno negato
verità e giustizia. Per questo ora continuiamo, non per Carlo, ma in nome
di Carlo". Sono parole della signora Haidi, madre di Carlo Giuliani, il
giovane romano ucciso negli scontri al G8 di Genova. Proprio Haidi Giuliani
interverrà all’inaugurazione della mostra "Non per Carlo, ma in nome di
Carlo" che sarà inaugurata giovedì alle 21, nell’ex Cerit. In esposizione,
fino al 2 agosto, le opere dello scultore Mario Jerone e le tele del
roveredano Ottavio Sgubin, due artisti che da sempre lavorano in sintonia
sul sociale. "In nome di Carlo" vuol essere «un contributo artistico contro
il pensiero unico e l’appiattimento ideologico». Durante l’inaugurazione
saranno letti testi di Haidi Giuliani e poesie di autori vari, con
l’accompagnamento musicale (voce e chitarra) di Laura Scomparcini e Stefano
Gislon.

Sulla rassegna interviene duramente Emanuele Loperfido, dirigente della
federazione provinciale di Azione Giovani: «Grande è lo stupore scoprendo
che nella sede dell’ex Cerit, edificio di proprietà comunale, gestito da un
circolo culturale apolitico, si sta per inaugurare un mostra intitolata a
Carlo Giuliani. Si utilizzano spazi pubblici, con tanto di autorizzazioni
comunali e pubblicità, per omaggiare una persona morta nell’assaltare,
armato d’estintore, una camionetta delle forze dell’ordine durante i
disordini del G8. Se queste sono le attività culturali svolte all’ex Cerit,
si può ben immaginare quale sia il tipo di persone alle quali il sindaco
affida ciecamente gli spazi comunali. La cosa ci preoccupa un po’, data la
familiarità che il ragazzo idolo dei no-gobal aveva con la violenza. Non è
certo nostra intenzione imporre ad altri i modelli da seguire, però
chiediamo con forza al sindaco di prendere le distanze dall’iniziativa, al
punto da impedirla, perché concedendo lo spazio a cose simili non vorremmo
che passasse il messaggio di un Comune concorde nel riconoscere un non ben
precisato merito a Carlo.

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