Home > OSTAGGI CONSEGNATI A GINO STRADA E MORENO PASQUINELLI ’ ?
OSTAGGI CONSEGNATI A GINO STRADA E MORENO PASQUINELLI ’ ?
Publie le mercoledì 5 maggio 2004 par Open-Publishing2 commenti
OSTAGGI, GINO STRADA IN IRAK.
Gino Strada è giunto in Iraq insieme ad altre tre persone nel tentativo di ottenere il rilascio dei tre ostaggi italiani nelle mani dei guerriglieri iracheni. Ne dà notizia Moreno Pasquinelli, portavoce del Campo Antimperialista, che il 29 aprile scorso riferì della possibile consegna dei tre prigionieri ad esponenti del movimento pacifista.
"Siamo in grado ai affermare - dice Pasquinelli - che un primo nucleo della delegazione di cui fa parte Gino Strada è già in Iraq e che dunque, se le autorità militari occupanti non frapporranno ostacoli di sorta, il rilascio dei tre italiani prigionieri è da considerarsi imminente".
Alla delegazione di quattro persone già in Iraq "si aggiungeranno altri esponenti del movimento contro la guerra, pacifisti ed antimperialisti", precisa Pasquinelli.
Il 29 aprile scorso, durante la manifestazione di Piazza San Pietro ed al termine di un colloquio con Jabbar al Kubaisi, Pasquinelli aveva sottolineato che la consegna dei tre ostaggi sarebbe stata possibile solo ad esponenti pacifisti "e mai - ribadisce oggi - a rappresentanti collegabili al governo italiano
DA "REPUBBLICA" ON-LINE
Messaggi
1. > OSTAGGI CONSEGNATI A GINO STRADA E MORENO PASQUINELLI ’ ?, 5 maggio 2004, 16:00
12.30 - OSTAGGI, EMERGENCY, CONTATTI IN CORSO MA NON DIRETTI. Emergency si sta prodigando per la liberazione degli ostaggi italiani in Iraq. Lo conferma un comunicato dell’organizzazione, diffuso in Italia. Un’iniziativa che Emergency considera come "esclusivo impegno umanitario per aiutare persone in pericolo". Contatti in corso - precisa al momento Emergency - "sono ancora lontani da coloro che detengono gli ostaggi". "La circostanza che Emergency sia conosciuta in Iraq, dove è presente dal 1995 - afferma il comunicato - ha fatto ritenere possibili azioni di qualche utilità per favorire una soluzione positiva della questione degli ostaggi italiani. Attraverso cittadini iracheni certamente non coinvolti nel sequestro, stiamo cercando di far giungere notizia della nostra disponibilità a chi detiene i nostri concittadini. A questo scopo ci è parsa necessaria una presenza in loco. I primi contatti, lontani ancora da coloro che detengono gli ostaggi, sono stati possibili nei giorni scorsi anche grazie al riserbo mantenuto, in particolare, da appartenenti al movimento per la pace che erano informati del tentativo in corso".
2. > OSTAGGI CONSEGNATI A GINO STRADA E MORENO PASQUINELLI ’ ?, 5 maggio 2004, 16:53
stampa del Campo Antimperialista - 5 maggio 2004
Comunicato stampa
Assisi, 5 maggio 2004, ore 16,00
Malgrado le indiscrezioni giornalistiche filtrate oggi inopinatamente su alcuni quotidiani -riguardo al fatto che una delegazione capeggiata da Gino Strada si trovi già in Iraq dopo aver incontrato ad Amman il rappresentante della Alleanza Nazionale patriottica Irachena, Jabbar al Khubaisy- possano danneggiare il tentativo di prendere presto in consegna i tre italiani catturati dalla Resistenza irachena, noi siamo ottimisti che questa vicenda, se non ci saranno nuove torbide interferenze, avrà presto un esito positivo.
Proprio allo scopo di assicurare che i tre italiani prigionieri siano rilasciati al più presto, onde evitare ulteriori indebite ingerenze, dopo aver discusso con la delegazione di Emergency in Iraq, abbiamo appena congiuntamente deciso di autonsegnarci ad un doveroso silenzio stampa.
Di concerto con Nunzio D’erme, Leonardo Mazzei, Don Vitaliano Della Sala, Paolo Cento e altri esponenti del movimento che si sono espressi contro la guerra e per il sostegno alla legittima Resistenza del popolo iracheno, abbiamo infine ribadito ai fratelli di Emergency che sono già a Bagdad la disponibilità a raggiungerli solo nel caso essi lo ritenessero necessario, ovvero solo nel caso insorgessero indesiderate complicazioni.
Ci auguriamo che esse non ci siano e che la consegna dei tre prigionieri avvenga quanto prima, ciò che rappresenterebbe una sonora lezione per il governo Berlusconi (e al sedicente “partito della fermezza” bipolare) che dopo tante affermazioni a vanvera, dopo aver ostentato una inesistente trattativa, dopo aver messo il bavero ai mezzi di comunicazione, continua a mettere a repentaglio la vita dei tre italiani con irresponsabili dichiarazioni belliciste di cieca ubbidienza a Bush e di sfacciata ostilità verso la Resistenza del popolo iracheno.
Moreno Pasquinelli portavoce del Campo Antimperialista