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Oscurare il sito dei no-global -Lo chiedono poliziotti e car

Publie le mercoledì 6 agosto 2003 par Open-Publishing

http://www.ladige.it/articoloHtml.asp?IDNotizia=305562

Oscurare il sito dei no-global
Lo chiedono poliziotti e carabinieri
dopo le ingiurie rivolte a Placanica
Il caso
Dopo l’incidente
allestito un forum
con messaggi
deliranti. Agnoletto
prende le distanze:
Non abbiamo gioito
per il dolore altrui

ROMA - L’immediato oscuramento del sito Internet del movimento no global è
stato chiesto al Ministero delle Comunicazioni dai segretari regionale e
provinciale di Catanzaro del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), Giovanni
Fortino e Massimo Arcuri, dopo le ingiurie rivolte al carabiniere Placanica
rimasto gravemente ferito in un incidente stradale. I due segretari del Sap
ieri si sono recati nell’ospedale «Pugliese» di Catanzaro dove hanno
incontrato il carabiniere Placanica. «Il sito dei no global - è scritto in
una nota del Sap - rappresenta un pericolo costante per il Paese essendo un
mezzo di reclutamento di sbandati che pensano di ragionare con idee di
vecchio stampo. Ciò che è apparso sul sito ufficiale dei disobbedienti
mostra il vero volto dei bravi ragazzi del movimento, sempre impegnati a
sventolare bandiere multicolori che inneggiano alla pace ma che in realtà
razzolano in maniera completamente opposta».

Nel corso dell’incontro la delegazione del Sap ha ribadito a Placanica la
«propria vicinanza anche in virtù delle offese - prosegue la nota - apparse
sul sito ufficiale del movimento no-global. Riteniamo che un sito web sul
quale convergono quotidianamente messaggi che incitano alla violenza ed alla
guerriglia urbana nei confronti delle forze di Polizia sia altamente
offensivo per tutte le persone che indossano una divisa e per tutti i loro
familiari». I due segretari del Sap hanno avuto anche un incontro con il
difensore di Mario Placanica, l’avvocato Vittorio Colosimo, il quale ha
«espresso forti perplessità sulla dinamica dell’accaduto e chiedono
un’immediata perizia tecnica sull’autovettura, al fine di conoscere lo stato
di efficienza del mezzo, tra l’altro acquistato di recente».
Subito dopo l’incidente i no global hanno festeggiato la notizia allestendo
su Internet un forum con messaggi deliranti di soddisfazione. Eccone alcuni:
«Evviva», «Grazie platano», «Dio esiste». Ed ancora: «Correri in Calabria a
donargli il mio sangue perchè sono sieropositivo».

Di diverso tenore, 24 ore, l’intervento di Vittorio Agnoletto, portavoce del
Social Forum: «Abbiamo sempre chiesto verità e giustizia, non abbiamo mai
augurato sofferenza a nessuno nè gioito per il dolore altrui. Per questo
l’incidente a Placanica ci addolora come persone e ci angoscia come
cittadini amanti della verità. Chi ha deciso di impedire la celebrazione del
processo per la morte di Carlo Giuliani ha sotterrato la ricerca della
verità e ha lasciato spazio ai tanti e troppi misteri non chiariti. Tra
questi quelli celati dalla dichiarazione rilasciata da Placanica il 19
luglio 2002: "Sono stato usato per coprire responsabilità di altri. Potrei
non essere stato io a sparare". Noi non sappiamo se con quelle dichiarazioni
Placanica cercasse solo di allontanare da sè la responsabilità per la morte
di Carlo o se custodisse un’altra verità, diversa da quella ufficiale e
forse inaccettabile per i vertici delle forze dell’ordine. Ora di fronte
all’incidente automobilistico chiediamo che sia fatta piena luce con una
inchiesta a 360 gradi partendo dalle domande più ovvie: che cosa sa
Placanica? Chi ha da temere da sue eventuali rivelazioni? Coltivare il
dubbio e chiedere la verità - conclude Agnoletto - non è dietrologia ma un
dovere morale per ogni cittadino».