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POLIZIOTTO RADIATO PERCHE’ "COMUNISTA"

Publie le venerdì 19 settembre 2003 par Open-Publishing

POLIZIOTTO RADIATO PERCHE’ "COMUNISTA" aveva detto che non tutti i gli
ultra erano violenti e poi replicando alla provocazioni del colleghi che
non tutti al G8 erano violenti

Matteo Federici, 20 anni, è stato denunciato dai colleghi per alcune frasi
sul G8. Non avrebbe mai pensato di imbattersi in un reato d’opinione. E
invece il ministero dell’interno l’ha cacciato dalla polizia con l’accusa
di essere un "comunista".

Il ragazzo sostiene di essere stato bollato come
comunista, nemico e agente inaffidabile perchè, di ritorno da un servizio
allo stadio torinese, aveva espresso ai suoi colleghi le sue opinioni sui
fatti del g8 Genova: "ho detto che c’erano vari tipi di manifestanti,
persone con motivazioni e modi ben diversi. Loro hanno distorto il mio
pensiero. Non sono d’accordo con chi sputa addosso ai poliziotti, ma se lo
fanno non per un fatto personale, ma per quello che rappresentiamo". Apriti
cielo! "ecco un altro comunista al reparto.

Per quelli come te ci vorrebbe
Mussolini". Insulti ai quali è seguito dopo due giorni un rapporto contro
di lui che ha causato prima una sanzione disciplinare (la "deplorazione"),
poi il provvedimento di esonero per "mancanza dei requisiti morali e delle
attitudini necessarie per esercitare con la dovuta affidabilità i compiti
istituzionali". L’onorevole Paolo Cento, dei verdi, definisce la vicenda
"gravissima" e sollecita "un immediato intervento del capo della polizia e
del ministro dell’interno.

In un paese civile e democratico non possiamo
accettare che un agente sia allontanato per le sue idee, in base a opinioni
pienamente legittime in un paese democratico e in una polizia democratica".