Home > PROCREAZIONE, DDL CHE SEGNA IL PRIMATO CONTRO LE DONNE
PROCREAZIONE, DDL CHE SEGNA IL PRIMATO CONTRO LE DONNE
Publie le venerdì 26 settembre 2003 par Open-PublishingVALPIANA e DE SIMONE (PRC): PROCREAZIONE, DDL CHE SEGNA IL PRIMATO CONTRO LE DONNE
Con l’approvazione di questa legge tutte le donne saranno meno libere nelle loro scelte
procreative - è quanto hanno dichiarato Titti De Simone e Tiziana Valpiana, capigruppo di Rifondazione
Comunista nelle Commissioni Cultura e Affari Sociali alla Camera, con la ripresa al Senato della
discussione sul ddl riguardante la procreazione assistita.
– All’unanimità tutte le associazioni, le
donne e gli uomini che sono stati auditi in questi mesi - ha spiegato Valpiana - hanno espresso un
giudizio negativo sul testo, che è stato definito impraticabile e dannoso sia dal punto di vista
scientifico, come ha rilevato la società italiana di ginecologia, sia dal punto di vista sociale,
come sottolineato dalle associazioni femministe e omosessuali.
Con questa legge non si regolamenta
alcun far west procreativo mediaticamente indotto, ma si creano altresì, a causa della inomogeneità
con le leggi internazionali, una turismo procreativo ed un restringimento degli spazi di libertà
su basi classiste. Ci troviamo di fronte ad un ddl regressivo, dichiaratamente contro le donne:
contro l’autodeterminazione, contro la libertà di scelta, contro la responsabilità e la salute.
È la
prima volta - ha aggiunto De Simone - che viene formulata una legge dello Stato apertamente
discriminatoria, che fa esplicito riferimento nei suoi commi alla applicabilità alle coppie di sesso
diverso, sancendo un criterio discriminatorio sulla base dell’orientamento sessuale, ed è la prima
legge esistente nel panorama normativo internazionale che afferma una discriminazione procreativa
sulla base dello stato di famiglia: secondo quanto presente nel testo solo le donne eterosessuali
appartenenti ad una coppia possibilmente coniugata hanno il diritto di procreare.
Questa maggioranza
– hanno proseguito le deputate - sta pagando una delle cambiali in bianco, insieme ai
finanziamenti alle scuole private, al Vaticano ed alla Conferenza episcopale, ed esprime senza remore la
cultura di una destra autoritaria, misogina e proibizionista, non mascherabile dalla protesta di
qualche singola dello schieramento di governo. Rifondazione Comunista - hanno concluso De Simone e
Valpiana - darà battaglia contro questa legge scempio."
Roma, 24 settembre 2003