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PUNTO ROSSO : SUI RECENTI SVILUPPI IN IRAQ E SUI PRIGIONIERI ITALIANI
Publie le giovedì 29 aprile 2004 par Open-PublishingDICHIARAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO - FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE SUI RECENTI SVILUPPI IN IRAQ E SUI PRIGIONIERI ITALIANI
Oltre a firmare la dichiarazione del Comitato Fermiamo la guerra italiano, ci sembra utile affermare alcune posizioni sull’intera vicenda.
Fallujah brucia. A Najaf si accatastano cadaveri. La grande potenza imperialista colpisce con il suo immenso e codardo potere delle armi.
Più che mai è necessario lottare per porre termine a questo massacro e per imporre il ritiro delle truppe degli Usa e dei suoi satelliti. A cominciare dai militari italiani. Ribadiamo: immediato ritiro di tutti i contingenti militari, europei e italiano in primo luogo, secondo l’esempio della Spagna di Zapatero, e di tutti gli eserciti o contingenti privati e mercenari.
Noi, come movimento mondiale, e in particolare come movimento italiano, manifestiamo sempre contro questa immonda guerra coloniale, così come abbiamo fatto e faremo per altre guerre. Lo facciamo praticamente tutti i giorni da un anno e mezzo e continueremo a farlo. Adesso sappiamo dell’appello dei familiari dei tre prigionieri nelle mani della Brigata Verde per una manifestazione nelle piazze di Roma il 29 aprile prossimo. Noi appoggiamo qualunque movimento contro la guerra e quindi appoggiamo anche la manifestazione del 29. E se servirà a liberare i tre prigionieri, molto meglio. Siamo in totale disaccordo con il motivo che li ha portati fino in Iraq, anzi lo condanniamo. Tuttavia vale sempre il principio universale secondo cui la vita è un valore supremo, per tutti, per i nostri connazionali e soprattutto per chi è dimenticato, non ha voce, non lascia tracce, le donne, i bambini, gli uomini iracheni. Siamo convinti che per salvare vite umane nulla debba essere lasciato di intentato.
Anche perché le ultime dichiarazioni del vicepremier Fini, secondo cui non si tratterà mai la liberazione di questi prigionieri, può valere la loro condanna a morte. E questo dopo giorni e giorni di nauseabonde menzogne, secondo le quali le trattative andavano a gonfie vele.
Chiamiamo tutte le donne e gli uomini di buona volontà a mobilitarsi con energia per partecipare in massa ai corteo del giorno del Primo maggio portando le bandiere della pace. Invitiamo a riesporre le bandiere della pace nei balconi e nelle finestre, in ogni luogo pubblico, come segno della volontà della maggioranza del popolo italiano per il ritiro delle truppe italiane e per la fine della guerra. Dimostreremo una volta di più il rifiuto della guerra, contro questo governo miserabile, servile e menzognero, e contro il suo referente e padrone George Bush Junior.
Mario Agostinelli, José Luiz Del Roio, Roberto Mapelli, Emilio Molinari, Giorgio Riolo