Home > Preso a bottigliate il padre di Giuliani
Quattrocento «facinorosi» non hanno offuscato migliaia di invisibili, quelli che vanno ai cortei e non partecipano a scontri, non fanno danni, non aggrediscono nessuno e preferiscono la protesta e l’ironia per far valere le proprie ragioni. Migliaia di invisibili, per le cronache, per le televisioni, per gli analisti del movimento, hanno attraversato i viali dell’Eur senza slogan, protetti dalle bandiere dei Cobas e di Rifondazione comunista, da quelle dell’Arci e dall’iride della Pace.
Un popolo in marcia dove la parrocchia sfila accanto al centro sociale solo perché tutti convinti che «un altro mondo è possibile», slogan ormai universale dei Social Forum. Ieri, più che altrove, si è vista la differenza fra questo popolo e chi cerca la piazza per accendere lo scontro, purché sia. I No global, gli Antagonisti, i pacifisti non respingono nessuno: aprono le proprie fila ai sacerdoti, ai parlamentari, ai leader politici. Credono nei diritti, se li fanno difendere dagli avvocati del Legal Forum nato a Genova due anni fa. Non si sentono espropriati di nessun protagonismo quando vedono arrivare i leader politici dei Verdi e di Rifondazione comunista a rappresentarli con un capo della Digos disposto a trattare fino all’ultimo minuto, fino a quando è possibile. Il corpo forte del movimento ha trovato una forma di convivenza con i Disobbedienti, quasi nessuna con il black bloc.
Non corre poi buon sangue fra queste ali dure. I Disobbedienti accusati di essere troppo disponibili alla discussione nelle questure. I neri, o «europposizione» come si sono battezzati questa volta, tacciati di essere provocatori e basta. Loro non fanno niente per smentire la cattiva fama. Anzi, per fare chiarezza con i loro linguaggi, prendono a spintoni Fausto Bertinotti e a bottigliate Giuliano Giuliani, il padre di Carlo, ammazzato a Genova due anni fa, quando nessun poliziotto era disposto a far valicare a nessuno la zona rossa. «Un’area minoritaria ispirata alla stupidità», sono le parole di Giuliani, a spiegare meglio di ogni altra cosa, chi sono e cosa rappresentano i «facinorosi». Andrea Provvisionato