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Proiezione della prima parte (90’) di "Route 181sabato 1 maggio, ore 21.00

Publie le martedì 27 aprile 2004 par Open-Publishing

spazio incontri della fiera del libro - sentierone

Proiezione della prima parte (90’) di "Route 181. Frammenti di un viaggio in Palestina-Israele"
Sarà presente Maria Nadotti, curatrice dell’edizione italiana per Bollati Boringhieri.

Questo film-documentario offre uno sguardo inedito, comune e unitario sugli abitanti di Palestina-Israele: lo sguardo di un palestinese e di un israeliano. Per più di un anno due cineasti, il palestinese Michel Khleifi e l’israeliano Eyal Sivan, si sono dedicati alla produzione di quello che loro stessi definiscono un atto di fede cinematografico.

Nell’estate del 2002 Khleifi e Sivan hanno viaggiato fianco a fianco dal sud al nord del loro paese d’origine, tracciando il proprio percorso su una mappa e chiamandolo Route 181. Questa linea virtuale segue il confine stabilito dalla risoluzione 181, votata dalle Nazioni Unite nel novembre del 1947 allo scopo di dividere la Palestina in due differenti stati. Un confine tracciato a tavolino, una frontiera teorica che fu la causa della prima guerra arabo-israeliana e che ha dato vita a un conflitto di cui, ancora oggi, non si vede la fine.

Il loro film è una carrellata di voci e di volti, di storie minute e umanissime: Palestinesi e Israeliani qualunque, che parlano della propria vita, della propria esperienza, della situazione attuale, di come giudicano ciò che accade attorno a loro, di come immaginano la propria vita futura e quella del proprio paese.

Michel Khleifi ed Eyal Sivan hanno voluto guardare ai propri paesi d’origine come ad un’unica terra, ascoltare con l’orecchio dell’altro, avvicinarsi, ciascuno grazie all’altro, a ciò che la paura divide.

Questo viaggio è anche una lezione di umanità e tolleranza. Ascoltare le parole dell’altro; dire il non detto. Obbligarsi a guardare e ad accettare. Condividere i ricordi. Dare spazio al desiderio di vivere e di costruire.

Eyal Sivan, nato nel 1964 ad Haifa nel nord d’Israele, è cresciuto a Gerusalemme. Ha abbandonato Israele per la Francia nel 1985. Ha prodotto e realizzato numerosi lungometraggi. Il suo primo film, Aqabat Jaber, vita di passaggio, che parla delle comunità palestinesi costrette a lasciare la propria terra, ha ricevuto il gran premio della giuria al Festival du Réel, presso il Centro Georges Pompidou. Attraverso il suo lavoro di cineasta, le sue pubblicazioni e conferenze, Eyal Sivan si è occupato inoltre dell’utilizzazione a fini politici della memoria in Israele, di disobbedienza civile e di strumentalizzazione del genocidio.

Michel Khleifi è nato nel 1950 a Nazareth in Galilea, nel Nord della Palestina. Ha studiato teatro presso l’Institut National Supérieur des Arts du Spectacle (INSAS) di Bruxelles, dove è arrivato nel 1971. Ha realizzato e prodotto numerosi film e documentari. I suoi lavori hanno ottenuto diversi riconoscimenti a festival internazionali, tra cui il Premio della Critica Internazionale al Festival di Cannes e la Concha d’oro al festival di San Sebastian, nel 1987, per il film Nozze in Galilea.
Attualmente insegna cinema all’INSAS di Bruxelles, dove vive.