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Riflessioni

Publie le martedì 17 giugno 2003 par Open-Publishing
2 commenti

Come al solito a commentare una sconfitta.....
Il problema come al solito sono le destre e i centrosinistriliberalriformistulivisti ed il loro
opportunismo. Credo che Bertinotti abbia fatto bene a ricordare che adesso la strada per un’alleanza
con l’ulivo è più ardua, anche perché su che base ti allei?
Sulle privatizzazioni? Sullo smantellamento dei diritti(ma con la concertazione)?
Provo comunque ad osare un po’ di ottimismo.
Milioni di persone hanno votato, ed hanno votato sì. Questo è un dato su cui comunque si deve
riflettere: l’esistenza di una minoranza , ma una minoranza di massa, che è già molto più di
un’avanguardia.
Da qui dobbiamo ripartire.
Al lavoro e alla lotta!
ciao

Messaggi

  • Sconfitti ma non piegati...Tanta amarezza e anche molta rabbia...ma la battaglia per i diritti e per la dignità di tutte e di tutti prosegue.

    Torneremo a riflettere in una situazione meno provata emotivamente per capire le ragioni dei nostri limiti e delle nostre debolezze. Ciao. Vladimiro

    Hasta Siempre!

    • anche io penso che una buona dose di autocritica vada esercitata. le ragioni per dire si
      ovviamente c’erano tutte, é lo strumento scelto che si é rivelato sbagliato. a parte che anche da un punto
      di vista strettamente storico il referendum è sempre stato uno strumento della destra (nel
      divorzio, aborto e perfino tra repubblica o monarchia chi ha voluto il referendum è stata la destra per
      sconfiggere populisticamente ciò che il sistema rappresentativo non garantiva) ma ammettiamo pure
      che dopo l’introduzione del maggioritario le cose sono profondamente cambiate.... comunque per
      vincere occorreva pensare ad una coalizione più forte prima di affidare un diritto all’esito incerto
      di una consultazione in cui anche il caldo può avere un suo ruolo.
      Cari compagni e compagne cerchiamo di distinguere un po’ di più ciò che vogliamo da ciò che
      possiamo, esercitiamo il pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà cogliendo il meglio della
      tradizione di lotta ereditata dal passato. Quello che ultimamente sempre più spesso mi chiedo é
      come coniugare la radicalità delle aspettative e la realtà quotidiana che si presenta assai più
      complessa di come sovente tendiamo a rappresentarla. pensiamoci.

      pier scotto