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SALVINI: IL PISTOLA

par Lucio Galluzzi

Publie le martedì 10 novembre 2015 par Lucio Galluzzi - Open-Publishing

IL "POLITICO" CHE NELLA SUA VITA NON HA MAI FATTO UNA BEATA TEGA

La sua prima volta nello spettacolo fu a 12 anni, ce l’ha nel sangue, partecipò ad un quiz su Canale 5, pettinato da tempio induista, rispondeva alle domande di Corrado Tedeschi in Doppio Slalom.
Ci ritorna nel 1993, a vent’anni, con Il Pranzo è Servito, su Rete 4 con Davide Mengacci.
Renzi inaugura il suo palcoscenico l’anno dopo, 1994, alla Ruota della Fortuna, con Mike Buongiorno.

Per uno scarto minimo di tempo i due Matteo non si sono incontrati prima, altrimenti già da allora avrebbero governato in duetto i corridoi della Fininvest.
Di nuovo Salvini ha solo le felpe che cambia di continuo: è il leader più vecchio di questa Seconda Repubblica Bananara, da poco ha compiuto 40 anni, 22 tutti a carico del contribuente.
Per i precedenti 18 era a carico di mamma e papà.
Scende in campo nel 1990, quattro anni prima di Berlusconi,, non ha mai lavorato in vita sua, escluso qualche mese da Burgy, il fast food.
A quei tempi era iscritto al primo anno di Storia alla Statale di Milano.
Il lavoro da Burgy è stata solo una breve malattia, guarisce subito perché lo eleggono Consigliere Comunale.
Smette di lavorare, ma studierà tantissimo: finisce i 4 anni a Storia più 16 fuori corso e poi desiste.
Nella sua biografia ufficiale ci fa sapere che aveva ancora cinque esami da dare.
Dal 1993, senza una solo minima pausa, ha posato le chiappe tu qualsiasi poltrona gli si presentasse: Segretario Giovanile della Lega, Segretario Cittadino, Segretario Provinciale, Segretario Federale, Direttore di Radio Padania Libera, Consigliere Comunale, Deputato, Europarlamentare.
A Bruxelles ci arriva nel 2004, Bossi era stato colpito da ictus e così Salvini che è un ’ragazzo’ altruista e pieno d’amore per la ’famiglia’ porta con sé il fratello di Umberto, Franco Bossi, nominandolo Assistente Parlamentare a 12.750 euro al mese.
Un Assistente Parlamentare sa parlare con proprietà diverse lingue, conosce l’Economia e il Diritto, i meccanismi delle Istituzioni; difatti Franco Bossi dopo la terza media ha fatto le commerciali, conosce tutto di motori e ha un negozio di auto ricambi a Fagnano Olona ed è allenatore della squadra di ciclismo della padania.
Ma Salvini non è solo affezionato alla ’famiglia’ del Senatùr, anche alla sua: l’ex moglie, Fabrizia Ieluzzi, l’ha sistemata per un decennio al Comune di Milano con i Contratti a Chiamata durante le Giunte Albertini e Moratti.


Dopo il divorzio si mette con Giulia Martinelli che mette alla Regione, assunta pure lei a chiamata dalla Giunta Maroni: 70 mila euro all’anno.
La nuova fidanzata, la Isoardi, lavorava di già prima di conoscerlo, conduce "A Conti Fatti" su Rai 2, un programma di economia domestica.
Quando scoppiò lo scandalo dei fondi pubblici alla Lega usati da Belsito per acquistare diamantie mantenere anche i figli di Bossi, Salvini si vestì da moralista temporaneo e scrisse su twitter: "Ai miei tempi la mia paghetta era solo di 500 lire!"
Peccato che pochi mesi prima, Salvini era in vacanza con il Trota e oggi al processo contro Belsito, ha ritirato la costituzione in Parte Civile della Lega, impedendo così che fosse recuperato, almeno in parte il malloppo che si era rubato l’ex tesoriere.
A decine i giornalisti della Padania sono finiti in cassa integrazione proprio a causa delle casse vuote della Lega: difatti la Padania ha chiuso.
Gli scandali della Lega Nord continuano anche sotto l’ala di Salvini: presunti illeciti finanziamenti in Piemonte, nomine pilotate nelle ASL della Lombardia [vedi: l’Espresso], altre ruberie da verificare in Emilia Romagna.
Ladroni a casa loro insomma.

Ma Salvini non è solo un sentimentalole delle ’famiglie’, è soprattutto la coerenza in persona:
1997, elezioni per il Parlamento del Nord, Salvini era a capo della lista "Comunisti Padani";
2008, "io non ho smesso di essere di sinistra, non ho cambiato le mie idee, c’è ancora bisogno di una sinistra seria in Italia: faremo campagna elettorale su temi di sinistra...", diceva il Salvini. infatti oggi è il teddy bear della Le Pen e fa le marce con i fascisti di Casa Pound;
2009, Salvini con i suoi ’amiconi’ canta: "Napoli merda, Napoli colera, sei la vergogna dell’Italia intera", per poi proporre anche, qualche settimana dopo, dei posti riservati ai veri milanesi sugli autobus della città;
2014, si mette con le destre nazionaliste d’Europa e chiede voti al Sud, lanciando la lista "Noi con Salvini": ma la "terronia" per fortuna gli risponde solo con sonori pernacchi;
2012, Salvini si scaglia contro le macchinette mangiasoldi e chiede più tasse sui videogiochi;
2012, la GdF lo becca con un lobbista della Sisal che non amava i controlli della Polizia Municipale di Milano in una precisa sala giochi aperta accanto al Duomo. I capi della Sisal consideravano Salvini un alleato contro la polizia e per questo gli mandarono un regalo a Natale. Intervistato dal Fatto Quotidiano, Salvini ammette l’incontro con il lobbista, "non ricorda" il pacco natalizio e nega di essere intervenuto sui controlli dei Vigili meneghini;
2013, Salvini promette "calci in culo ai giornalisti infami", poi gli infami hanno cominciato ad invitarlo 24/24 in tutti i salotti TV e lui non li ha più presi a calci nel culo;
2013/2014, "L’Unione Europea è un gulag sovietico", continua a ripetere il Matteo, ma va con il prestigiosissimo Razzi in Corea del Nord, trovandola "molto bella e ordinata". Va anche nella Russia dell’ex capo del KGB Putin, trovandola "carina e democratica" e facendo di Putin il suo modello di efficienza statale pratica;
Salvini detesta l’Europa e l’Euro, ma da 11 anni è accampato proprio nell’Europa Unita, a 15 mila euro netti al mese. L’euro non lo fa vomitare solo una volta al mese, quando passa a ritirare lo stipendio;

combattente contro i campi rom senza spiegare dove metterebbe gli stessi rom una volta spianati i campi, dimenticando che i rom sono cittadini comunitari e non possono essere espulsi [chiederà a Franco Bossi un progetto ad hoc?];
risolutore del problema immigrazione: usare piattaforme galleggianti, in alto mare, dove far approdare i migranti e lì controllarli per non fargli toccare minimamente terra, rispedendoli indietro. Dice che ci sono strutture d’estrazione di petrolio marino non più utilizzare, quindo sono quelle che dovrebbero essere usate per far sostare i migranti, identificarli, stabilire chi è veramente profugo e chi no; è probabile che Salvini abbia anche pensato ad astronavi sospese sopra le stesse piattaforme, che con il teletrasporto forniranno strutture telematiche, pasti e acqua potabile, dormitori, personale d’assistenza e sanitario adeguato... per poi come d’incanto, dopo aver compiuto la magia, fare sparire tutta l’infrastruttura per materializzarla su altra piattaforma.
Lui è proprio così: ha la soluzione per ogni tipo di problema.
Quando lo intervistano, risponde senza neppure pensarci un solo secondo, va avanti, senza prendere fiato. le sa tutte, a memoria.
Salvini e la Lega: toccasana e rimedi universali.
Ma in 20 anni tondi di governi in Italia questa cura miracolosa non l’hanno mai usata.
Hanno governato l’Italia 10 anni su 20.
10 anni la Lombardia.
15 anni il Veneto.
20 anni Milano.
In tutti questi anni, per esempio i campi rom sono rimasti in Lombardia e in Veneto esattamente come erano e nessun esodo di "migranti" si è visto uscire dalle due Regioni.
Salvini è anche un fine islamologo: dopo la strage a Charlie Hebdo, un un programma a Sky disse: "L’estremismo islamico deriva da una errata interpretazione della Torah", che infatti è il Libro Sacro degli Ebrei.

Ma Salvini scambia il Corano con la Torah perché è roba di casa sua; la Torah di certo gli rammenta il dio Thor, figlio di Odino, quello con la mazza, sotto il suo culto ha celebrato le nozze il suo amico Calderoli con il druido Formentini che suggellava la celtica cerimonia.
Salvini è anche uno sportivo eccezionale e non avendo più a sua disposizione la Kyenge da insultare, pochi giorni fa ha preso di mira il ghanese Sulley Muntari, ex calciatore del Milan, scrivendo: "è uno che non lavora, se ne torni a casa!"; è intervenuto Balotelli: "ma davvero questo è un politico? Beh allora votate me!"
E se Balotelli riesce a a capire chi è in realtà Salvini, la destra italiana in mano a lui, alla Meloni e al cadavere è veramente in buone mani.

fonte: Marco Travaglio

Lucio Galluzzi


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