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SETTE MILIONI A MAZZACURATI, DIECI ANNI A CHI STACCA PIGNE

par lucio galluzzi

Publie le venerdì 5 giugno 2015 par lucio galluzzi - Open-Publishing

MALAFFARE, IMPUNITA’ E GABBIO AL POVERO CRISTO

Santo Patrono della Tangente, Direttore Generale delle Pia Opera Cricca Lagunare per il Mose, "Finanziatore" della politica Serenissima e oltre, l’Egregio Signor Giovanni Mazzacurati, 80 che ha Ha corrotto tutti i magnamagna disponibili: Guardia di Finanza, Magistrato delle Acque, Ministri, Sottosegretari, Presidenti di Regione, Assessori, fondazioni politiche.
Un indefesso lavoratore della corruzione: concussione, riciclaggio, finanziamento illecito, oltre a sovrafatturazioni per più di 25 milioni e altri 40 milioni sequestrati ai cento e più indagati coinvolti.
La Magistratura avrebbe voluto mettere al gabbio anche lui, ma intanto aveva preso il volo a San Diego, nella villa di La Jolla, affittata nel 2005, dove la moglie viveva a spese del Consorzio Venezia Nuova.

Giovanni Mazzacurati
Ancora oggi se la vive bellamente in California.
Poveretto lui, che lo avevano arrestato, ai domiciliari, nel luglio 2013 nel primo filone dell’inchiesta sul Mose e, quindi, come tutte le Ligresti che si rispettino,, torna libero a fare i casi suoi.
Mazzacurati presenta le dimissioni dalla Presidenza del Consorzio un mese prima dell’arresto, accolte il 28 giugno dal Consiglio Direttivo.
Il 20 dicembre, sempre 2013, firma l’accordo che riconosce: "all’ingegnere la somma complessiva di euro 7.000.000 a completa tacitazione di ogni pretesa e/o richiesta, a qualsiasi titolo, sul cessato rapporto lavorativo".
Sette milioni di euro di liquidazione: un milione ogni due di tagenti distribuite.
Nessuno si è accorto di nulla, solo oggi, gli Amministratori Straordinari, scoprono che all’Esimio Ingegnere Mazzacurati deve ancora essere versata l’ultima rata della "buonuscita": 1.154.000 euro.
Ciò che è stato già incassato dal Tangentista non può più essere recuperato, ma gli Amministratori stanno tentando di bloccare questa ultima tranche coonsiderati "le inchieste penali e i demeriti dell’ingegnere".
Non basta ancora: gli stessi Amministratori scoprono che Mazzacurati deve ancora versare alla Società 317.797 euro per azioni della Thetis Spa ricevute il 27 settembre 2007 e mai pagate.
Il debito doveva essere estinto entro il 31 dicembre 2013, ma il 18 settembre 2014, Mazzacurati [era già a San Diego, comunica “di non essere nella possibilità di adempiere al pagamento”.
"Insoluto che ovviamente grava sul conto finanziario. Bilancio che, ripulito da ogni fronzolo e riordinato correttamente dai tre amministratori nominati da Raffaele Cantone, registra una perdita di 28 milioni 700 mila euro. A fronte di debiti verso banche per 521 milioni complessivi e verso imprese controllate di 13 milioni. Nonostante i costi di produzione siano passati dai 584 milioni del 2013 ai 350 del 2014. Saranno ora le imprese consorziate al Cvn a dover recuperare i mezzi finanziari per il ripianamento dei conti. [il Fatto Quotidiano]

La villa a San Diego, La Jolla, California, dove vive Mazzacurati con la moglie a spese del Consorzio Venezia Nuova

L’ingegnere ora non ricorda più nulla, si è rimangiato quanto riferito ai PM di Venezia, dagli USA arriva un verbale di interrogatorio e il gip Alberto Scaramuzza ha stabilito che l’ingegnere “soffre di demenza senile” ed è da ritenersi “inattendibile” perché non è in grado di “ricordare pienamente i fatti avvenuti”.
Intanto Dorel Bancila, romeno di 57 anni, incensurato, prende 22 pigne da un pino in un parco pubblico a Roma, rischia una condanna da tre a dieci anni con l’aggravante, contestatagli dal PM, "di aver usato violenza all’albero nell’atto di staccare le pigne dal ramo".
Un caso simile ci fu nel 2011: un etiope raccolse un oleandro da regalare alla fidanzata nei pressi della fermata della Metro Cavour; processato con l’accusa di "danneggiamento aggravato", rischiò tre anni di carcere. Fu assolto dopo un lungo processo.


Lucio Galluzzi

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