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SOLIDARIETA’ ALLA MAGISTRATURA ITALIANA

Publie le martedì 25 maggio 2004 par Open-Publishing

Solidarietà alla magistratura
red. LeG
24/05/2004

Alla vigilia dello sciopero promosso dall’Associazione nazionale dei magistrati, Libertà e Giustizia testimonia solidarietà totale alla magistratura italiana impegnata nel fondamentale compito di difendere la propria autonomia e la dignità di tutto l’ordinamento giudiziario.

Il ministro di Giustizia Roberto Castelli che chiede i nomi dei magistrati che scioperano; il vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini, che invoca vendetta per le inchieste sulle violenze dei poliziotti del G8 di Genova. Poi, il presidente del Senato, Marcello Pera, nel giorno in cui si ricorda la strage di Capaci, dice che è il comportamento di alcuni giudici a mettere a rischio l’autonomia della magistratura. Infine, la legge delega per la riforma dell’ordinamento giudiziario licenziata dalla Commissione giustizia della Camera senza che nessuno dei suggerimenti proposti dai magistrati venisse accolto. Invece di cercare un dialogo, si insiste a voler approfondire la frattura tra toghe e politica.

Libertà e Giustizia denuncia questo attacco mirato e continuo, che punta a indebolire l’autonomia e l’indipendenza dell’ordine giudiziario per assoggettarlo al controllo dell’esecutivo. Un’operazione che certamente si inserisce in un disegno più ampio, previsto dalla riforma della Costituzione, che mina alle fondamenta istituzioni e organi come il Parlamento, la Corte Costituzionale, il Consiglio superiore della magistratura, il Presidente della Repubblica, posti a garanzia dei diritti fondamentali dei cittadini. Anche in questo caso è l’assetto costituzionale della magistratura a trovarsi in pericolo. L’’ordinamento giudiziario infatti non è solo una legge che disciplina la carriera dei magistrati, è la legge che dà attuazione ai principi costituzionali di indipendenza e autonomia della magistratura.

Libertà e Giustizia è certa infine che il presidente Ciampi eserciterà fino in fondo il suo potere di controllo, puntuale e severo, sulla adeguata copertura finanziaria del disegno di legge sull’ordinamento giudiziario.