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SONO NATI I COMITATI DI CITTADINI "CACCIA IL CACCIATORE"
Publie le martedì 27 aprile 2004 par Open-PublishingPER LA SICUREZZA DI OGNI CITTADINO CHE
ABITA IN CAMPAGNA E DELLA SUA FAMIGLIA
Una seria di domande e risposte per capire chi sono e cosa vogliono i Comitati "Caccia il
Cacciatore".
Per aderire: http://www.cacciailcacciatore.org/comitati
Chi siamo noi? Siamo cittadini italiani, persone qualsiasi, proprio come te.
Siamo soprattutto persone che vivono o lavorano in campagna, ma anche persone che, pur vivendo in
città, frequentano quello splendido patrimonio che è la campagna italiana: perché amanti della
Natura, appassionati di escursionismo, cercatori di funghi o altro ancora.
E siamo dunque, inevitabilmente, persone che devono fare i conti con coloro che in quelle stesse
campagne vi si recano non pacificamente bensì armati, non per viverci, lavorarci o godere della
loro quiete e bellezza bensì per farvi uso di armi da fuoco, mettendo a repentaglio la propria e
l’altrui incolumità. Il tutto non per necessità ma per il puro soddisfacimento di un sadico capriccio,
per spargere morte e sangue intorno a sé.
Chi sono loro? Sono gli individui armati comunemente denominati "cacciatori", gli unici in
assoluto cui una legge assurda e anacronistica consente l’inaudito diritto di fare libero uso di armi da
fuoco sul territorio aperto all’altrettanto libero (e ben più legittimo) transito di chiunque. Gli
unici ai quali è consentito praticare una attività, quale è la caccia, i cui standard di sicurezza
sono immensamente al di sotto di quelli ritenuti minimi in ogni altro ambito (sicurezza sul
lavoro, impiantistica ecc.). Gli unici infine cui è consentito perfino di fare tutto ciò nelle altrui
proprietà private infischiandosene del volere del proprietario.
Quanti danni fanno? Li ha censiti due anni fa l’EURISPES: quasi 10 morti al mese cui si aggiunge
un numero ancor più alto di feriti, alcuni dei quali rimarranno invalidi per tutta la vita. E poi
spari sulle case, famiglie costrette a vivere in stato d’assedio, agricoltori costretti a lavorare
in mezzo a scenari di guerra. E potremmo ancora andare avanti a lungo.
Quanti sono loro? Appena 750.000 in Italia. Una infima minoranza, nemmeno l’1% della popolazione.
Inoltre diminuiscono di anno in anno.
Quanti siamo noi? Chi può dirlo? Milioni senza dubbio. Una maggioranza schiacciante cui basterebbe
far udire la propria voce per porre fine in brevissimo tempo a questo continuo stillicidio di
tragedie.
Perché dunque loro spadroneggiano su di noi? Perché sono riuniti in associazioni ben organizzate e
perché ciascuno di loro ha una visione così aberrante della caccia da ritenerla elemento
determinante nelle proprie scelte elettorali. Ne consegue che i loro rappresentanti battono cassa
continuamente ai politici, offrendo i loro voti. Da ciò, e solo da ciò, l’inaudito cumulo di privilegi di
cui godono.
Perché noi, pur essendo più forti, siamo più deboli? Perché noi siamo stati finora isolati gli uni
dagli altri. Ciascuno ha vissuto la propria condizione di schiavitù venatoria nel proprio
isolamento, non sapendo bene cosa fare, a chi rivolgersi. Perché siamo stati fino a oggi milioni di
singoli cittadini sparsi e non organizzati.
Cosa è cambiato? Sono nati i Comitati di Cittadini Caccia Il Cacciatore il cui scopo è coagulare
tutti noi attorno a una azione molto semplice e chiara.
Cosa significa aderire ai Comitati? Significa compiere un semplicissimo atto di volontà e renderlo
palese ai politici: l’atto di volontà consiste nel mettere la caccia al primo posto nelle nostre
future scelte elettorali, enunciando con molta fermezza il principio che un politico il quale
ritiene lecito che individui armati siano liberi di aggirarsi sul territorio nel più assoluto disprezzo
dell’altrui diritto alla sicurezza e alla tranquillità, non sia degno di rappresentarci.
In altre parole aderire significa: Rifiutarsi di votare per quei politici, sia a livello locale
che nazionale, che non abbiano inserito nei primi posti del loro programma elettorale, la totale
messa fuori legge della caccia in quanto grave e irriformabile problema di ordine pubblico e attività
lesiva dell’incolumità pubblica.
Quale è il nostro obiettivo? Raggiungere un grandissimo numero di adesioni prima delle prossime
elezioni, divenendo con ciò imponente forza elettorale.
Siamo una associazione? No. E con tutta probabilità non avremo alcun bisogno di diventarlo. Tutto
ciò che ci accomuna è un criterio preciso che guiderà d’ora in poi le nostre scelte elettorali: la
sicurezza nostra e delle nostre famiglie innanzi tutto.
Via i cacciatori dalle nostre campagne.
Caccia il Cacciatore
www.cacciailcacciatore.org
info@cacciailcacciatore.org