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SOSTENIAMO I COMUNI ANTITRANSGENICI

Publie le domenica 27 luglio 2003 par Open-Publishing

Comunicato stampa

SOSTENIAMO I COMUNI
ANTITRANSGENICI
LOMBARDIA OGM-FREE

"Dopo la positiva conclusione dei casi di inquinamento da
ogm dei campi di mais nelle province di Milano, Pavia,
Lodi, Cremona, Bergamo e Brescia - dichiara Marcello
Saponaro, coordinatore lombardo dell’Associazione Verdi
Ambiente e Società (Vas) - è già tempo di pensare alla
prossima stagione di semina per una Lombardia ogm-
free".

"La strategia dell’inquinamento progressivo da organismi
geneticamente modificati delle coltivazioni convenzionali e
biologiche - prosegue il dirigente lombardo di Vas - è stata
neutralizzata anche in Lombardia. I controlli sulle sementi,
per quanto difficoltosi, hanno funzionato, e dei 450.000
ettari coltivati a mais nella nostra regione 450 (l’uno per
mille) sono risultati contaminati da transgeni e saranno
distrutti, o comunque neutralizzati, per effetto
dell’ordinanza del Presidente della giunta regionale
Roberto Formigoni"

"Anche in Lombardia, dopo il Piemonte - dichiara il
coordinatore lombardo di Vas - la scelta ogm-free di
Coldiretti ha rappresentato i contenuti di una agricoltura
moderna, che nella salvaguardia dell’ambiente, e degli
interessi dei consumatori, si propone una competizione sui
mercati agricoli basata su fattori di qualità e tipicità"

"L’auspicio è che pure le altre confederazioni agricole
(Confagricoltura e Cia) - dichiara Marcello Saponaro -
vogliano concretamente rappresentare quell’oggettiva
convergenza di interessi che, in tutta l’Europa, unifica
agricoltori e consumatori nella scelta ogm-free"
"In questo senso è già ora di progettare una Lombardia
senza agricoltura trangenica. In grado di moltiplicare il
valore aggiunto della nostra agricoltura come grande area
produttiva di materia prima agricola convenzionale e
biologica, di quella sempre più richiesta dall’industria della
trasformazione agro-alimentare. Anche questa parte
importante del mondo economico ha deciso di non
disattendere le richieste pressocchè unanimi dei
consumatori, che di ogm non vogliono proprio nutrirsi".

"Quello di una Lombardia libera da organismi
geneticamente modificati - conclude il coordinatore
lombardo di Vas - è una priorità per l’agenda politica della
Regione, ma anche delle singole amministrazioni: a partire
dalla dichiarazione dei comuni antitrasngenici, da
estendere, al più presto, anche alle province".

MIlano, 26 luglio 2003

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