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Una giornata come le altre
Alla fine ci siamo, il referendum è passato ma il quorum non è stato raggiunto. L’affluenza è stata del 25.7%: nulla di fatto.
Secondo il governo è stato una giusta risposta del popolo che confermerebbe la sua capacità di prendersela nel culo con onore e piacere, per l’opposizione è stato invece un risultato sperato perchè il referendum non puo’ legislare il mondo del lavoro, lo devono fare loro.
Aldilà dell’ipocrisia, dello sciacallaggio e della stupidità dialettica ci rimane il tempo per analizzare con più attenzione il risultato, le aspettative alla vigilia e le azioni future.
Partiamo dal fatto che l’articolo 18 è una causa giusta aldilà di ogni interesse. Ripetiamo ancora: l’articolo 18 esteso è una causa eticamente giusta ed è nell’interesse di tutti, padroni e schiavi.
Ha votato il 25.7% degli aventi diritto. Che fine farà l’articolo 18? Questo ovviamente dipenderà da noi. Lo stato sicuramente tenterà di annientarlo con ogni mezzo, i datori di lavoro ne approfitteranno sicuramente...e noi? Noi siamo i registi, siamo noi che decidiamo con le nostre forze cosa vogliamo farne dell’articolo 18. Non c’è resistenza politica o militare che puo’ fermare un 25.7% dell’elettorato. Noi siamo i registi, dipenderà solo da noi.
Chi ha voluto il referendum e cosa si aspettava da questo? Rifondazione comunista e tutti i comitati per il sì volevano questo referendum GIUSTO.
Mentre son qui che scrivo questo articolo sto ricordando gli anni 60-70 quando le cose non le votavi, te le prendevi quando erano giuste. I grandi successi ce li siamo sempre presi. I referendum non sono mai serviti a nulla(ricordiamo come eccezione l’aborto e il divorzio) perchè da sempre hanno visto l’avvicinarsi della politica istituzionale infastidita da un potere referendario popolare. Il referendum di oggi è ed era GIUSTO, forse non era il caso di proporlo e ne tantomeno di renderlo così importante per i lavoratori ma è ed era GIUSTO.
Ora il risultato è visibile in almeno due prospettive. Il 25.7% è tanto se si conta
l’informazione baronale di stato, poco se si pensa che 3/4 della popolazione italiana ha un senso del giusto estremamente viziato dalla finta cultura mediatica.
Quel che preme dire è che:
LA PARTITA DA GIOCARE NON ERA QUESTA. QUESTA ERA UN’AMICHEVOLE
LE LUCI SI ACCENDONO ORA, A NOI IL FISCHIO INIZIALE
Il sassolino nella scarpa
Nessuno ne parlava e ora tutti ne parlano. Che cosa è?