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Scomparsa della classe operaia? Superamento della forma partito?

Publie le domenica 3 luglio 2016 par Open-Publishing

Per anni la totale inerzia del movimento dei lavoratori aveva cancellato dalla discussione la questione del lavoro a tutti i livelli, anche nelle avanguardie di sinistra, dove all’arretramento della classe operaia è corrisposto un arretramento della proposta politica delle stesse.
I partiti come SEL e PRC si sono insabbiati nel tentativo di coalizzarsi con i governi della borghesia sperando di poterli "spostare a sinistra".
Assistiamo, inoltre, alla riproposizione di tesi e teorie piccolo borghesi circa una presunta "scomparsa della classe operaia" o del "superamento della forma partito”, ecc, unite alla più totale disorganizzazione.
Insomma, diverse sono le strategie di riorganizzazione della sinistra, ma tutte hanno un minimo comun denominatore: cancellare il marxismo e il comunismo come patrimonio storico e come proposta politica.
Perché dunque, in controtendenza, poniamo la questione della centralità del lavoro?
Il problema è che ai proclami di lotta di Landini non è corrisposta un’azione conseguente e coerente, un’opposizione intransigente contro il Jobs Act. Di fabbriche occupate nemmeno l’ombra e sparisce anche la proposta dello sciopero generale.
Abbiamo necessità di costruire un partito dei lavoratori, che sia indipendente dal mondo della borghesia, che difenda in maniera netta i diritti dei lavoratori, che non dica bugie su presunti interessi comuni tra padroni e classe lavoratrice.
Abbiamo bisogno del proletariato organizzato, non di coalizioni tese a rilanciare la figura individuale di questo o quel dirigente della sinistra borghese.
Il PCL in questo quadro auspica che siano sempre più i lavoratori, i giovani e le avanguardie di sinistra ad assumere questa consapevolezza, che si uniscano al Partito e contribuiscano a farlo crescere.

Partito Comunista dei lavoratori
Pavia sez. “ Tiziano Bagarolo “