Si continua ancora a buttare fango...

COMUNICATO STAMPA

Si continua ancora a buttare fango sulle persone e sui movimenti senza alcun riscontro ne’
motivazioni.

Il solito Dott Giovagnoli ha ordinato la perquisizione delle abitazioni e del luogo di lavoro, di
due compagni dei Cobas, che hanno vissuto molti anni a Bologna, ed ora residenti ad Ostuni, su
alcuni MOLTO LABILI riscontri fotografici. Ovviamente il tutto si e’ concluso con l’ennesimo (come
da tempo accade con le inchieste del nostro procuratore) buco nell’acqua . Una vera indagine
avrebbe bisogno di riscontri e sarebbe bastato convocarli in questura senza mettere in piedi un
dispiegamento così forte di uomini delle forze dell’ordine, è necessario chiedersi il perchè di questo
esagerato apparato e spreco di denaro pubblico per un banale confronto fotografico. I due perquisiti
sono compagni che da una vita sono presenti nelle lotte sociali con una militanza condotta sempre
alla luce del sole. Oltre alla tensione, al fastidio c’è la necessità di spiegare ai colleghi di
lavoro, i conoscenti, i vicini il perchè di tanto accanimento, mettere a tacere voci di paese e
pettegolezzi e c’è il
disagio di vedere la propria intimità violata da mani estranee.

Cobas Bologna