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Soares, acqua, paradigma della crisi internazionale...

Publie le giovedì 9 ottobre 2003 par Open-Publishing

Perugia/Assisi: Soares, acqua, paradigma della crisi internazionale e speranza di pace

«Di fronte a un mondo in subbuglio e terribilmente ingiusto, che conosce, in questo stesso
momento, sia conflitti armati sia tante forme differenti di violenza di cui il senso profondo spesso ci
sfugge - in cui le grandi multinazionali e gli Stati più ricchi e sviluppati cercano di imporre le
regole e ciò che a loro sembra politicamente corretto - è molto importante che i popoli, le loro
opinioni pubbliche e le loro società civili si organizzino, liberamente, pacificamente e in rete,
per far udire la loro voce e manifestare, con indipendenza e coraggio, le loro volontà politiche».

Mario Soares, ex premier portoghese e presidente del Comitato per il contratto mondiale
dell’acqua, ha aperto i lavori della V assemblea dell’Onu dei Popoli, chiedendo all’Europa di prendere
coscienza della crisi politica attuale.
«In democrazia - ha sottolineato Soares - il potere politico, che discende direttamente dal
suffragio universale, deve essere indipendente dai poteri economici e finanziari, e non il contrario.

Ora, nel mondo della globalizzazione liberale in cui viviamo, il potere politico degli Stati e delle
comunità locali, comincia ad essere eroso, anche qui in Europa, tutti i giorni, dalle strategie
delle imprese multinazionali, che hanno budget molte volte superiori a quelli della maggioranza
degli Stati nazionali. Questo vuol dire che la democrazia, quella di cui il neo-liberismo parla in
continuazione, sta perdendo la sua sostanza vitale, e rischia di diventare soprattutto formale».

L’acqua è il paradigma più evidente di questa crisi internazionale, secondo Soares: «un bene
comune dell’umanità che viene sottratto a molti cittadini del mondo per colpa del processo di
privatizzazione dei servizi che avanza senza alcun controllo politico. Per questo - ha richiamato l’ex
premier - è importante che l’Europa riprenda iniziativa politica e forza dall’esercizio della
cittadinanza globale, di cui questa Assemblea è un esempio. E’ una speranza per tutti quelli che lottano
per la pace, per la libertà e la giustizia sociale in questo mondo così difficile».