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TORTURE: ALCUNE OSSERVAZIONI, superando la ripugnanza e l’annichilimento delle parole.
Publie le venerdì 7 maggio 2004 par Open-Publishing3 commenti
Prima osservazione: la tortura è perfettamente integrata nella logica della
guerra imperiale. E’ intrinseca al sistema di pensiero e di azione di chi
chiama gli Stati ribelli "canaglie", di chi ha battezzato questa infame
invasione dell’Iraq l’operazione "choc and awe"( colpisci e terrorizza),
di chi ha emanato le leggi liberticide negli U.S.A. che sospendono i
diritti
di qualunque sospettato, di chi propugna e pratica la pena di morte in ogni
angolo del mondo, di chi ha realizzato la barbarie e le torture di
Guantanamo,
di chi si rifiuta di riconoscere il Tribunale penale internazionale per
ottenere l?immunità per i propri cittadini e soldati.
Seconda osservazione: c’è un intimo legame tra AbuGraib e la prigione di
Via Tasso a Roma, dove i nazisti praticavano "gli interrogatori" con i
metodi
delle torture naziste. Anche lì c’era un impero che voleva imporsi al mondo
con la barbarie degli strumenti di morte.
Terza osservazione: Anche se c’è una analogia con le torture del nazismo
forse c’è una differenza, più allarmante, più inquietante. Dalle foto di
Abu Graib si vede la gioia sadica e imbecille di alcuni subumani torturatori
che si divertono a umiliare degli esseri umani. Umiliare è più che
torturare:
non è neanche parzialmente un mezzo per ottenere delle informazioni, ma
diventa un fine in sé.
In questo vedo una analogia con la guerra infinita. Un meccanismo che
produce
guerre a mezzo di guerre il cui fine ultimo non è l’ottenimento di un
trattato
di pace a vantaggio dei vincitori. In un certo senso, una macchina da guerra
che è un fine in sé, come pura macchina di distruzione e annichilimento
dei popoli che in questo esprime il senso imperiale del potere e del
dominio
sul mondo. Umiliare il mondo arabo, terrorizzarlo e distruggerlo per fare
del Medio Oriente e poi di tutto il mondo una immensa Guantanamo. E’ questo
oggi il nuovo "sogno americano".
Ultima osservazione: le foto mostrano non solo un intollerabile orrore,
ma una intollerabile volgarità. E’ questo che distruggerà l’impero. Lo
distruggerà
nella coscienza dei popoli, compreso quello americano. Quando la guerra
è ridotta a questa merda non ha più alcuna eco di eroismo, perde ogni
attrattiva
anche per i nuovi guerrieri e mercenari. Aguzzini per denaro o per
divertimento
??? Ci credo poco che possa diventare attrattiva per migliaia di persone.
Io comincio a vedere frane e voragini che porteranno alla sconfitta politica
e culturale del progetto del nuovo secolo americano.
Bisogna immediatamente chiudere la vergognosa complicità tra il nostro
governo
e Parlamento e questa miserrima e volgare guerra imperiale. Il problema
non è se l’ONU riuscirà a mettere una foglia di fico sull’occupazione,
produrre
un nuovo governo fantoccio e consentire la continuazione della occupazione
USA sotto mentite spoglie. Il problema è che il progetto dell’impero USA
attraverso prima la guerra in Afghanistan e poi l’Iraq e tutti gli altri
Stati minacciati è fallito. Bisogna che gli USA se lo rimettano in tasca
e che l’Italia e l’Europa li costringano a questo.
Noi pacifisti e
l’opposizione
in Italia abbiamo il compito storico di imporre questa svolta: rompere la
complicità italiana con questo progetto. Il ritiro delle truppe italiane
non può essere condizionato dall’attesa dell’inciucio ONU perché
significherebbe
che non le ritiriamo più, per fornire in ogni caso una coperta agli USA.
Quando la coscienza morale dei nostri parlamentari produrrà nella
maggioranza
di loro quello scatto irrinunciabile di coraggio civile che spezzi le catene
che ancora ci legano al gigante "americano" ???
Messaggi
1. > TORTURE: ALCUNE OSSERVAZIONI, superando la ripugnanza e l’annichilimento delle parole., 7 maggio 2004, 07:08
D’accordo su tutto ma trovo strano(?) che non si sia parlato delle torture "sovietiche" questo non giova alla causa della pace.
Roby
1. > TORTURE: ALCUNE OSSERVAZIONI, superando la ripugnanza e l’annichilimento delle parole., 7 maggio 2004, 18:34
Le torture sono state fatte ovunque in passato.
Questo deve farci pensare in quanto è la prova che nulla è cambiato negli ultimi 2 secoli.
Nemmeno chi comanda.
2. > TORTURE: ALCUNE OSSERVAZIONI, superando la ripugnanza e l’annichilimento delle parole., 8 maggio 2004, 00:49
Chi è impegnato/a da sempre per la pace ha sempre combattuto le torture come la pena di morte e le violazioni dei diritti umani in qualunque parte del mondo ed in ogni momento. Il problema è che oggi le torture le fanno anche in nostro nome perchè noi italiani siamo complici dell’impero americano, finchè non riusciamo ad interiorizzare la necessità urgente del conflitto per rovesciare questo governo e questa finta opposizione. Delle torture fatte dagli altri regimi non siamo noi direttamente responsabili, ma di quelle dei nostri alleati sì. Questo dovrebbe scuoterci. Ci tengo a segnalare che la Convenzione di donne contro le guerre di cui faccio parte ha protestato molte volte contro il terrorismo di Stato della Russia in Cecenia e contro l’ultima strage di stato nel teatro di Mosca. Ma il fatto che tanti altri siano colpevoli non ci fa diventare più innocenti, noi, "i migliori alleati di Bush".