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Tradimenti epocali
par Antonio Recanatini
Publie le lunedì 27 gennaio 2014 par Antonio Recanatini - Open-PublishingQuando un politico comunista si appoggia ad amici influenti, forse non era proprio un compagno; bisognerebbe chiedersi -come mai nessuno se ne era accorto prima?-
Dimenticano la missione e pensano di poter volare in alto, credono di esser amici di Pindaro e di poterlo emulare. Dimenticano di aver perduto la poesia e l’elevazione smodata ad alti principi, infine ritrovano la condizione stessa del traditore. Rimaniamo noi, poveri illusi, con un sogno rivoluzione nella testa e il fallimento a portata di mano, Siamo italiani, non siamo messicani o cubani, tanto meno argentini, il nostro massimo esponente, in precedenza, era un marchese, non perché fossimo a corto di pensatori, ma perché siamo italiani. Ora la bandiera rossa brilla in locali illuminati hi-tech, sul palco sale un pelato rasato a lucido e conteso dalle reti mediaset. Si chiama appropriazione indebita, ma non esistono leggi a riguardo, non esistono banditi incappucciati a vendicare un simile affronto. Allora, compagni di sventura e fratelli di coscienza, respirate a pieni polmoni quel che la vita propone, i migliori comunisti hanno abbandonato la scena, avanzano i perdenti, diventati illustri perdenti. Faranno nuove battaglie e vivranno un altro "ottobre primaverile" o almeno così vi racconteranno, perché davanti a politici mediocri applaudiranno gli esemplari distorti e fuorviati. In questo tempo malato e fottuto, affidarsi al nulla diventa una costante. Abbiamo nei nostri quadri, avvocatucoli, professori, giornalisti, ingegneri e pseudo letterati che ignorano Joyce e preferiscono Calvino a Scotellaro, ma se accendete un lanternino, troverete un proletario, uno solo, tutto il resto è un compromesso storico costante. Hanno riscritto Gramsci e revisionato Lenin, parlano di lavoratori, ma girano lontano dalla periferia. I voti proletari non fanno più testo, ma prima o poi, farà testo la loro rabbia e voi, saccenti imbonitori, sarete davanti a un processo storico. Lasciate la falce e martello ai bordi, lasciatela a chi merita, lasciatela a chi appartiene, prima che venga a recuperar la refurtiva con la forza!