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Un’iniziativa per il 2 agosto

Publie le giovedì 31 luglio 2003 par Open-Publishing

COMUNICATO STAMPA

In occasione della commemorazione della strage della stazione il Comitato
delle Memorie, costituitosi il 2 agosto dello scorso anno per volontà di
alcuni cittadini bolognesi che desideravano far ricordare col cuore gli
eventi luttuosi del recente passato di Bologna, invita la cittadinanza a
partecipare alla manifestazione con un gesto personale carico di un
profondo significato simbolico. "Mentre l’anno scorso", dichiara Mattia
Fontanella, ideatore e fondatore del Comitato, "avevamo sollecitato i
bolognesi a deporre sulla lapide un libro, per il 2 agosto 2003 chiediamo
ai cittadini di recarsi sul piazzale antistante la stazione portando con sé
un pensiero, il pensiero della memoria."
I bolognesi sono quindi inviati a scrivere o a cercare un testo (un
racconto, una poesia o semplicemente qualche riga) che rievochi
quell’infausto avvenimento.
Questo gesto acquisirà un significato ancor più pregnante ed emotivamente
profondo in quanto i "pensieri della memoria" andranno lasciati
sull’autobus n°37, "l’autobus", afferma Fontanella, "del dolore mai sopito.
Del dolore civile. Della indignazione". L’ATC ha infatti reso possibile la
creazione di un "autobus della memoria", mettendo a disposizione un mezzo
del tutto simile a quel n°37 che il 2 agosto di 23 anni fa trasportò morti
e feriti. "Quel veicolo", afferma la portavoce Paola Parenti, "diventato
nell’immaginario collettivo dei bolognesi il simbolo della tragedia, riposa
da allora nel museo storico dell’ATC e il Comitato, per un senso di
profondo rispetto, non ha voluto disturbare il suo silenzio, non ha voluto
che i suoi motori si riaccendessero. Grazie all’ATC si è invece dato vita a
un nuovo autobus n°37 che, portato sui luoghi più significativi della
storia recente di Bologna, diventerà simbolicamente il veicolo della
memoria dei cittadini, un mezzo itinerante, ci auguriamo, anche per altre
iniziative del Comitato."
Il 2 agosto dalle 9 alle 12 l’autobus della memoria sosterà nel Piazzale
Medaglie d’Oro sul lato opposto al palco delle autorità. In serata dalle 19
alle 23 sarà invece in Piazza Maggiore dove si svolgerà il tradizionale
concerto. "La nostra sfida", prosegue Paola Parenti, "è riuscire a riempire
quest’autobus coi pensieri dei bolognesi. Il comitato lancia un appello a
tutti i cittadini affinché, presa carta e penna o acceso un computer,
mettano per iscritto il loro ricordo del 2 agosto 1980."
Tutti i pensieri saranno poi raccolti e pubblicati a cura del comitato. I
più significativi verranno invece letti in pubblico da Ivano Marescotti,
Mariangela D’Abbraccio, Sandra Cavallini e Stefano Paiusco. Gli attori,
accompagnati al violino da Paolo Buconi, proporranno anche alcuni brani di
poeti e scrittori dedicati alla strage.

Il Comitato delle memorie è composto da Mattia Fontanella (fondatore),
Roberto Alutto, Paolo Bolognesi, Daria Bonfietti, William Michelini, Paola
Parenti (portavoce),Claudio Santini, Rosanna Zecchi, Paola Ziccone.

Ha già realizzato le seguenti iniziative
"Un libro contro tutte le barbarie" - Il 2 agosto 2002 i cittadini
bolognesi sono stati invitati ad onorare la memoria della strage portando
un libro sulla lapide della Stazione Centrale di Bologna. Gli oltre 4000
volumi raccolti, anche nei giorni successivi per la forte adesione, sono
stati donati al Carcere Minorile del Pratello che ha così potuto creare una
biblioteca per i giovani detenuti.
"I Natali della memoria". Per quattro giorni alla vigilia delle festività i
cittadini bolognesi hanno consegnato ai punti di raccolta un libro
destinato alla Caritas, ai centri anziani, alle scuole di lingua italiana
per immigrati gestite da volontari, e un libro da scambiare con uno dei
tanti altri pacchetti natalizi anonimi. In questa occasione sono stati
raccolti circa 3.000 volumi.
Per ulteriori informazioni cliccare su www.professionecittadino.it

Per ulteriori informazioni, i giornalisti interessati possono contattare:

Mattia Fontanella -335-5987239
Paola Parenti -348-5244018

E scrivere a comitatodellememorie@professionecittadino.it

Di seguito vi inviamo uno dei brani che verranno recitati.

AGOSTO È UN PESCE SVENTRATO

1. Racconterai ciò che è stato?
Un uomo può dimenticare tutta la vita o ricordarla.
Pochi segni sì cavano da un deserto di canne.
2. Ombre salvano ombre. Ombre seppelliscono ombre.
Le grandi ombre sono un velo di nebbia e dicono
Bologna sei agosto ore quindici e trenta
"sei solo, puoi conoscere quel che loro vogliono
ma non sanno.
Questa è l’ultima occasione
non mancarla".
3. Così un racconto ho cominciato qua
con tre orsi (che ballano) di pelle nera.
Ballano vicino a un fuoco circonflesso
da una luce rotta e
Bologna sei agosto ore sedici e quattro
lasciano orme lasciano orme
lasciano
sulla
neve
orme
di
sangue.
l bevitori d’acqua.
l bevitori di lacrime.
l bevitori di parole.
E quelli che bevono sangue.
4. Agosto è un pesce sventrato che galleggia sul mare.
5. Agosto non si è fatto aspettare
porta il fuoco anche nelle foreste appena nate.
E un mese atroce.
Disperso ai quattro angoli dei mondo
è in attesa con una freccia arruginita jn mano.
Agosto è un mese feroce.
File di passeri incidono col coltello
il grano
per spartirsi l’ultima estate della pianura padana.
6. Bologna sei agosto ore sedici e quaranta.
7. lo lì ci sono.
Uomini fermi sulla riva
guardano riflesso nell’acqua
l’occhio ferito
di Polifemo.
Dobbiamo cercare fra le pietre.
Cercare l’ombra di una ragazza.
Cercare il cuore di un bambino.
Emergono palafitte di foglie.
Bologna è sparita?
È sera è sera è una notte vuota profonda infìnita e io vivo
su un’onda dell’Atlantico. Immobile grattacielo.
Bologna sei agosto ore ventidue e trentacinque.
8. Il suo essere vivo. Il suo essere vero. Il suo destino incerto con spasimo.
Nessuno poteva ancora sapere
quanto tremenda fosse l’opera dei vivere negli anni che corrono.
Ma non è detto che tacendo si riconosca la realtà più a fondo.
Più a fondo sfioro la verità se riesco a soffrire senza morire.
Bologna sei agosto ore ventitre e trenta.
Niente di ciò che ci spetta otteniamo.
Vediamo solo scomparire le cose.
Tu che non hai occhi se non per guardare il passato con ironia
Aspetta a giudicare. Il presente è uno scoglio
su cui è incatenata la luce.

Roberto Roversi