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IL MANIFESTO28/5/03
Urne rosse
STEFANO BENNI
Caro direttore, sono il neuropremier Silvio, e le scrivo perché, come
sempre, ho ragione. Mi avete sfottuto quando dicevo che c’era un regime
persecutorio contro di me, ed ecco la prova. In Italia anche il voto è
politicizzato. Sostenuti dallo strapotere bolscevico dei media, migliaia di
comunisti, mimetizzati tra i cittadini, hanno approfittato del test
elettorale per sabotarmi e criticarmi. Perseguirò penalmente ognuno di loro.
La maggioranza parlamentare è salda e incrollabile, ma se si continua a
ostacolare il governo con queste sterili e inutili votazioni come andrà a
finire? Io ho chiesto la fiducia, ma per una cosa seria come il latte,
alimento vitale di ogni bambino italiano anticomunista, mica per una
provincia qualsiasi. Quindi le ripeto, direttore, che è necessaria una
riforma della costituzione. Il cancro non è solo nella magistratura, ma esso
si annida nell’urna, fonte di velenose contrapposizioni e di instabilità
politica. Perciò proporrò alcuni lodi. Lodo Scajola. Qualsivoglia, anzi
qualsivoglio sia il risultato delle elezioni, sarà Scajola a assegnare i
seggi non in base ai voti, ma al suo riconosciuto criterio di obiettività.
Porremo naturalmente dei paracarri democratici a questo giudizio. Per
diventare sindaco bisognerà avere il venti per cento dei voti se si è di
Forza Italia, oppure l’ottanta per cento se si è comunisti. I cittadini non
sono tutti uguali, come il mio governo dimostra ogni giorno. Lodo Bossi. In
Emilia, Toscana e Umbria, il presidente della ragione verrà scelto votando a
Treviso. Questa è le vera deregulation! Inoltre ci sarà un fotografo in ogni
cabina, perché il voto è un bel ricordo da conservare, e gli scrutatori
verranno sostituiti da mucche. Le nuove urne saranno costruite da Lunardi,
con un buco sopra e un buco sotto. Su questo ho provato a obiettare, ma
Bossi mi ha zittito. Il mio destino è passare obbedendo da un fascista
americano a un fascista padano. Lodo Pera. Qua abbiamo scatenato i nostri
cervelli. Le schede saranno di due tipi. Quella per votare il Polo sarà
normale. Quella per votare l’Ulivo sarà di centosei pagine, bisognerà
compilare tutti i moduli, risolvere un puzzle di centosei pezzi e un gioco
di parole crociate. Le sinistre sospettose e disfattiste faranno senz’alto
rilevare che questa scheda è troppo grossa per entrare nell’urna. Ma questi
sono particolari tecnici che non ci riguardano. Lodo Previti. Ricuseremo i
risultati sfavorevoli in quanto dimostreremo che fanno parte di un
atteggiamento preconcetto nei nostri confronti. Ad esempio, perché hanno
votato contro Dell’Utri solo perché porta quel cognome? E particolare che
taglia la testa al toro, perché nessuno mi ha votato? Non è regime questo?
Lodo Mimun. Qui "lodo" non è voce del verbo insabbiare ma del verbo lodare.
Lodo, encomio e ringrazio il Tigiuno di Mimun per come ha cercato di
mascherare la mia sconfitta. Emilio Fede, incapace filocomunista, impara
come si fa informazione. Lodo Florida. Questo l’ho imparato dai trick
brothers, ovvero la famiglia dei pataccari, Bush e fratello, che in Florida
hanno tolto dalle liste elettorali tutti quelli che avevano precedenti
penali di un certo tipo, cioè gran parte degli elettori neri o poveri che
avrebbero votato Gore. Io ribalterò la situazione. Non posso impedire di
votare a quelli che hanno precedenti penali, o si vuotano Camera e Senato.
Ma posso escludere dalla consultazione quelli che hanno precedenti
elettorali sospetti, e cioè le regioni rosse. Il loro voto non può essere
obiettivo, hanno sbagliato troppe volte. Voteranno sei volte a testa i
siciliani, e in certe zone non sarà una novità. Caro direttore, con queste
piccole modifiche risolverò il cancro che si annida nell’urna. Pubblichi la
mia lettera e segua il processo Sme, ne vedremo delle belle. Anzitutto mi
voglio mettere sul bancone del giudici, col martello in mano, e interrogherò
io. Poi voglio la Boccassini in gabbia. Invece dei carabinieri, in aula
saranno schierati i battaglioni Folgore e Tuscania. Infine, caro direttore,
le annuncio che questo regime bolscevico e juventino di televisione e stampa
mi ha stufato. Se non volete imparare la democrazia ve la insegnerò io a
mazzate. Le annuncio perciò che, nel nuovo clima di deregulation, l’
assemblea dei redattori del Tigiuno ha eletto il nuovo comitato di
direttori. No, non il loro, il vostro. E’ formato da Michele Cucuzza e Goku.
Uno sa anche l’italiano. Lasci libera la scrivania e li accolga con calore.
Il neuropremier Silvio Berlusconi