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VENERDIì 12 SETTEMBRE INCONTRO CITTADINO AD OSTIA
Publie le sabato 6 settembre 2003 par Open-PublishingOSTIA CITTA? SOLIDALE 26-27-28 SETTEMBRE
Appello per la costruzione di tre giornate di musica,
confronto, lotta
Per un mondo senza frontiere
Ostia città solidale 2003 è una tre giorni di
iniziative ( concerti,spettacoli,etc) che come rete di
realtà sociali che operano nel territorio del
tredicesimo Municipio stiamo costruendo con
l?obiettivo di rimettere al centro dell?agire sociale
e politico la necessità di sviluppare una battaglia a
tutto campo contro l?impianto repressivo e di
controllo definito dalla Bossi-Fini e complessivamente
della legislazione italiana in materia d?immigrazione
??battaglia che non può rimanere chiusa nei circuiti
dell?associazionismo, delle realtà sociali e di lotta
che operano per\con\a fianco\insieme\ ai migranti ed
alle migranti ma che deve generalizzarsi, rompere la
settorializzazione e la separazione dei percorsi
individuando terreni di ricomposizione reale ed
indicando la prospettiva di una società interculturale
che non può non essere legata a doppio filo al
tentativo da parte di questo ?movimento dei movimenti?
di mettere in discussione complessivamente questo
sistema di produzione e di vita.
Non è semplice battere impostazioni solidaristiche
radicate in vasti settori del mondo antirazzista, ed è
ancora più complesso parlare di intercultura senza
rimanere su un terreno prettamente accademico e
teorico?..la parola intercultura sembra infatti
perdere di significato?scontrarsi con la dura realtà
dei ricatti e dello sfruttamento sul lavoro?delle
interminabili code in questura?.con l?arroganza delle
guardie ?con la difficoltà di trovare una casa senza
essere costretti a pagare a peso d?oro un posto letto
insieme ad altre dieci o quindici persone?alle mille
umiliazioni quotidiane..all?impossibilità di tornare
nella propria terra a trovare una moglie, un
familiare, un amico malato nell?angosciosa attesa di
uno schifoso pezzo di carta chiamato permesso di
soggiorno.
I nostri mari sono macchiati del sangue di persone
morte, assassinate, mentre cercavano in Italia ed i
Europa un futuro migliore inseguendo illusioni,
immagini di un occidente opulento, false promesse di
aguzzini pronti ad ingrassare le loro sporche tasche
sulla pelle di chi sceglie o è costretto ad emigrare
??ad aspettarli c?è l?Europa fortezza dei banchieri,
dei governi, dei potenti, con i suoi flussi, le sue
frontiere, i suoi lager; ad aspettarli ci sono muri
costruiti attraverso la negazione dell?essere persone,
soggetti portatori di diritti e di una propria
cultura, c?è la giungla di un mercato del lavoro che
li costringe ad essere acrobati fra gli acrobati nel
grande circo della precarietà, semplici braccia per
lavorare consegnati nelle mani dei padroni?.
Un filo nero collega la Bossi ? Fini al libro bianco
di Maroni ( la Turco ?Napolitano al pacchetto
Treu..sic!)?.come un filo nero lega la condizione dei
migranti alla logica della guerra permanente, alla
volontà di imporre con le armi, li dove non arrivano i
ricatti del Fondo Monetario Internazionale o della
Banca Mondiale, gli interessi di poche grandi
multinazionali e con essi il pensiero unico del
mercato?.sono loro che impongono controllo su popoli e
risorse, alimentano guerre, producono fame e
devastazione, che rimuovono gli ostacoli che si
frappongono al movimento dei capitali e delle loro
merci ma ipocritamente blindano frontiere,
costruiscono nuove carceri, cancellano culture, negano
diritti., disegnano un mondo di sfruttamento in cui
siamo tutti in competizione l?uno contro l?altro?
Eppure per noi parlare di intercultura ha un senso
forte?.il senso forte di chiamare una società intera a
mettere in discussione questi processi e ad immaginare
un mondo diverso?ha un senso forte se si riempie
questa parola della capacità di voler essere diversi
ma uguali a partire dai nostri bisogni, dai nostri
desideri, dalla nostra voglia di cambiare?ha un senso
forte se sappiamo sostanziare le nostre battaglie con
meccanismi di partecipazione effettvi superando
settorializzazioni, separazioni, specialismi?.aprendo
cantieri in cui lotta, comunicazione e scambio
interculturale ed autorganizzazione viaggino insieme
per riaffermare la libertà di circolazione, la libertà
di migrare?per rovesciare tutto per riprenderci tutto.
Invitiamo comuntià, associazioni, realtà sociali e di
lotta del mondo dell?antirazzismo e
dell?autorganizzazione ad un incontro per definire
insieme le tappe d?avvicinamento alla tre giorni di
Ostia città solidale
VENERDI? 12 SETTEMBRE ALLE ORE 18.00
PRESSO IL C.S.A. VITTORIO OCCUPATO DI OSTIA
(LUNGOMARE P.TOSCANELLI ? ANGOLO VIA DELLE SIRENE)
Comitato promotore di Ostia
città solidale
Vittorio Occupato tel: 06\56030162 mail:
Vittorioccupato@tin.it o lucafagit@yahoo.it