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Verità e giustizia: Genova 2003

Publie le mercoledì 9 luglio 2003 par Open-Publishing

(AGI) - Roma, 9 lug. - Verità e giustizia. È quanto, a due anni esatti dai
fatti del G8 e dalla morte di Carlo Giuliani,
torneranno a chiedere gli organizzatori di «Genova 2003», in programma da
sabato 12 a domenica 20 luglio.
Convegni, dibattiti, forum, mostre e concerti promossi dal Comitato piazza
Carlo Giuliani, dal Forum sociale
europeo, dal Genoa legal forum e da tante altre sigle del movimento.
«La nostra - ha spiegato Giuliano Giuliani, padre di Carlo, nella
conferenza stampa di presentazione ospitata dal
circolo culturale Shakti - non vuol essere la commemorazione di un morto,
ma una festa, e al tempo stesso un
percorso di memoria e di contenuti». Il momento clou sarà il corteo di
domenica 20, con partenza da piazza
Alimonda: «abbiamo chiesto a tutti di sfilare con un cerotto sulla bocca,
per denunciare con il nostro assordante
silenzio i tanti diritti negati». (AGI) Bas Segue 091404 LUG 03 NNN

(AGI) - Roma, 9 lug. - «Due anni, per quel che mi riguarda, sono un battito
di ciglia - ha ricordato Giuliano Giuliani -
ma anche un tempo sufficiente per riflettere su quello che è successo,
sulla crescita del movimento, sul fatto che i
valori di cui quel movimento è portatore sono condivisi da un numero sempre
più grande di persone».
In una delle performance teatrali in programma a Genova, ci sarà anche la
simulazione del dibattimento sulla
vicenda di piazza Alimonda: «l’idea - ha sottolineato - è quella di mettere
in scena quello che avrebbero voluto in
tanti, un dibattimento che accertasse responsabilità che vanno ben al di là
di quelle di chi ha premuto materialmente
un grilletto e sono invece quelle di ha gestito l’ordine pubblico in quei
giorni. Non ci interessa la vendetta, cerchiamo
giustizia, non ci saremmo fatti niente di una eventuale condanna di
Placanica: a 30 anni o a 30 minuti che fosse».
Dello stato delle indagini sui fatti della scuola Diaz e della caserma
Bolzaneto ha parlato l’avvocato Lavinia Botto,
del Genoa legal forum: «si concluderanno entro la fine del mese - ha
rivelato -. E sempre entro la fine del mese
dovrebbe essere archiviata l’accusa di associazione a delinquere a fini di
devastazione e saccheggio ipotizzata per
alcuni manifestanti».
Quanto alle violenze avvenute in strada, «cercheremo di agire non solo
sotto il profilo penale, ma anche sotto
quello civile».
«Saremo a Genova non per una commemorazione - ha ribadito Vittorio
Agnoletto, a nome del Social forum
europeo - ma per riaffermare che vogliamo vivere in uno stato
costituzionale, che garantisca il diritto di avere verità e
giustizia». Quanto ai fatti del G8, «è intollerabile che sotto indagine ci
sia solo qualcuno, ma non i vertici delle forze
dell’ordine e i vertici politici di allora: non si può pensare di
perseguire l’atto concreto, e non quelli che hanno creato
materialmente le condizioni perchè quell’atto si verificasse». (AGI) Bas
Segue 091605 LUG 03 NNN

E questa è l’Ansa

MOSTRE, DIBATTITI E CORTEO FINALE CON CEROTTO SULLA BOCCA (ANSA) - ROMA, 9
LUG - A due anni
dalla morte di Carlo Giuliani il movimento no global si dà nuovamente
appuntamento in quelle stesse strade di
Genova dove il giovane fu ucciso durante il corteo contro il G8 del 20
luglio 2001. Ma quella di quest’anno non sarà
una commemorazione, un momento di tristezza e di lutto bensì una festa,
voluta proprio dai genitori di Carlo,
Giuliano e Heidi, un’occasione per tenere viva la memoria e per tornare a
parlare di contenuti, «gli stessi del 2001 e
per i quali Carlo è morto».
A presentare le iniziative che si terranno nel capoluogo ligure dal 12 al
20 luglio prossimi sono stati oggi a Roma
Giuliano Giuliani e Vittorio Agnoletto, leader del Social Forum.
Una settimana piena di incontri per ricostruire la verità di quanto
accadde, al di fuori delle versioni ufficiali, ma anche
di dibattiti, mostre, spettacoli teatrali e musica perchè, ha spiegato il
padre di Carlo, «quello che successe a piazza
Alimonda nel 2001 non era altro che il tentativo, attraverso la repressione
preparata e studiata a tavolino, di sviare
l’opinione pubblica dai contenuti dei forum alternativi al G8».
E, per questo, ha aggiunto Agnoletto «in un momento in cui il movimento è
cresciuto, è necessario tornare a parlare
di contenuti e ribadire le ragioni che ci spinsero allora e che sono le
stesse che ci spingono oggi: vogliamo vivere in
un mondo dove esiste il diritto dei popoli e il diritto ad avere verità e
giustizia». Giuliani e Agnoletto hanno ribadito
l’intenzione del movimento di non fermarsi davanti all’ archiviazione del
procedimento nei confronti di Placanica, il
carabiniere che sparò in piazza Alimonda. «Non abbiamo mai voluto nè
vendetta, nè condanne - ha detto Giuliani -
ma volevamo e vogliamo un dibattimento per cercare di stabilire le
responsabilità che vanno ben oltre il dito che ha
premuto il grilletto». «C’è qualcuno - ha aggiunto Agnoletto - che sotto
indagine non c’è mai finito: sono i vertici di
polizia, carabinieri e della politica di allora. Coloro cioè che
costituirono le condizioni perchè quegli atti si
compirono».
La settimana genovese si aprirà sabato 12 luglio con un convegno per
illustrare le ragioni del movimento inteso
come costruttore di pace e giustizia. Nel pomeriggio ci sarà invece un
incontro dal titolo «i comitati civili contro silenzi
e impunità» a cui parteciperanno diverse associazioni di familiari delle
vittime «delle forze dell’ordine, di fascisti e di
organizzazioni mafiose». Accanto ad Heidi e Carlo Giuliani siederanno le
associazioni delle vittime di Ustica, piazza
Fontana, Italicus, rapido 904, Uno Bianca, ma anche i familiari di Fausto e
Iaio, di Luca Rossi e i comitati per
Francesco Lo Russo e Walter Rossi. Il giorno successivo sarà inaugurata la
mostra «non archiviabile»:
un’esposizione multimediale che parte da piazza Alimonda per raccontare
tutto ciò che da allora è avvenuto in Italia e
nel mondo. «La guerra in Iraq, le ingiustizie continue e le promesse non
mantenute dagli otto grandi che si trovarono
a Genova» ha detto Giuliani. Uno spettacolo teatrale, invece, sarà dedicato
alla rappresentazione del dibattimento
sulle vicende di piazza Alimonda e che l’archiviazione della procura di
Genova ha di fatto reso impossibile nella
realtà.
La settimana si chiuderà il 20 luglio, anniversario della morte di Carlo,
con un corteo che partirà dal punto in cui il
giovane fu ucciso e finirà alla fiera di Genova. Una giornata, ha detto
Giuliani «di festa del diritto alla vita e ai tanti
diritti negati». «Abbiamo chiesto alla gente di partecipare in silenzio,
con un cerotto o un qualcosa sulla bocca a
testimoniare il loro tentativo di chiuderci la bocca - ha concluso il padre
di Carlo - ma non ci riusciranno e il nostro
silenzio sarà talmente assordante da forare anche i timpani di chi non vuol
sentire».(ANSA).

GUI 09-LUG-03 14:19 NNN