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ZINGARETTI INVITA GLI STUDENTI ITALIANI A IMITARE ISRAELE PER USCIRE DALLA CRISI

par Associazione Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese, onlus

Publie le giovedì 28 giugno 2012 par Associazione Amici della Mezzaluna Rossa Palestinese, onlus - Open-Publishing
2 commenti

“Laboratorio Israele” ovvero “Start-up Nation” di Dan Senor e Saul Singer, diventa l’occasione per
il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, per rendere omaggio al “modello Israele”,
con tanto di invito rivolto ai giovani italiani a emularne l’esempio per rilanciare la nostra poco
creativa economia. I migliori avranno un viaggio premio in Israele per conoscere e imparare
direttamente “come possa costruirsi un ecosistema dell’innovazione efficiente” dice Zingaretti, e
aggiunge il suo auspicio che questi giovani tornino con “la voglia di replicare quello che hanno
visto”. Potrebbe essere una minaccia e invece è una speranza!

Nel programma non è detto se il 4 e 5 luglio al teatro India, dove si svolgerà l’evento, saranno
premiati gli studenti capaci di deviare l’acqua altrui nel proprio giardino e ottenere dichiarazioni di
benemerenza per aver migliorato il paesaggio; né è spiegato se verrà premiato chi sa sparare con
mano ferma sui bambini o sulla Croce Rossa (versione italiana della Mezzaluna che, con le sue
ambulanze, disturba le azioni dell’esercito israeliano). Non si parla neanche dell’importanza
dell’esperienza militare e del ruolo delle forze armate, argomento che, tuttavia, verrà sicuramente
affrontato durante la presentazione del libro di Senor e Singer, dato che gli autori – opinionisti del
Wall Street Journal e consulenti del governo statunitense - lo individuano come uno dei fattori
chiave su cui si fonda la miracolosa crescita economica dello stato “ebraico” e affermano che il
lungo servizio di leva obbligatoria rappresenta l’elemento capace di far acquisire ai giovani soldati
(gli stessi che troviamo ai check point o sui carri armati) le vere e autentiche competenze
manageriali da reinvestire nel civile, realizzando quello che fa dire a Shimon Peres, nella sua
postfazione al volume, che Israele non è soltanto un paese, ma “un modo di pensare”. E noi
aggiungiamo: “purtroppo anche un modo di agire, di cui fanno le spese, da oltre 64 anni, i
palestinesi, colpevoli di essere e voler essere PALESTINESI nella loro terra”.

Ma veramente Zingaretti vuole che l’Italia, a cominciare da Roma, trovi una nuova prosperità
calpestando impunemente i diritti umani? Ignorando la legalità internazionale? Utilizzando le
tecnologie avanzate per effettuare omicidi senza processo e, dato l’invidiabile livello tecnologico,
senza rischio per gli assassini? e ancora, data la complicità internazionale, senza sanzioni per i
mandanti?

Diciamo a Zingaretti no, grazie, facciamo a meno di questo modello e rivolgiamo a quegli stessi
studenti e docenti che il 4 e il 5 luglio saranno al teatro India, l’invito a ricordare che la Start-up
Nation, la nazione pioniera, è quella dove il coraggio non fa rima col diritto, ma con l’occupazione
illecita o addirittura, e la storia dell’America ce lo ricorda, col genocidio. A Zingaretti, e ai tanti
liberisti che razzolano nella crisi, piace evidentemente l’idea che questo modello, saltando ogni
morale umana e politica, porta profitti elevati e straordinari incrementi del PIL. Questo è certo, ma non è per tutti, e a farne le spese sono e saranno i più deboli, socialmente, politicamente, u m a n a
m e n t e.

E’ questo che il presidente della Provincia di Roma vuole che i nostri giovani apprendano? Non c’è
male per un sedicente democratico che si propone come prossimo sindaco della Capitale.

Zingaretti lo sa che mentre lui prepara la festa, e anche ora, mentre noi scriviamo questo
comunicato, in Palestina si muore per mano di quell’esercito che rappresenta uno dei fattori chiave
del miracolo economico di Israele. Non è una domanda, di sicuro lo sa. E sicuramente sa anche che
gli insediamenti su territori occupati sono una violazione del diritto internazionale talmente grave
che sarebbe bene ricordare che neanche la Germania del periodo più nero del secolo scorso osò
farne. Ebbene, Zingaretti, sicuramente confortato da altri amministratori di questo nostro Paese che
perde pezzi e smarrisce il senso della Costituzione repubblicana, si permette di presentare Israele
come modello da imitare!

Zingaretti dimentica che il coraggio non sta nell’uso della forza, ma nel tentativo di far rispettare i
diritti violati da chi è più forte. Questo non può essere né dimenticato, né mercanteggiato.

Per questo non abbiamo remore, leggendo le dichiarazioni di Zingaretti, a dire forte e chiaro
VERGOGNA ! e invitiamo i cittadini romani a pensarci bene prima di votarlo come sindaco di
Roma alle prossime elezioni … potrebbe offrire il Campidoglio ai coloni e definire il dono come
innovazione creativa!

Messaggi

  • io non penso che Zingaretti invitasse a calpestare diritti umani, penso invitasse afondare nuove aziende ad alta tecnologia ( start-up) di cui lo stato di Israele ha il record mondiale per l’intraprendenza dei giovani ricercatori che mettono subito in pratica i loro studi.michele

    • Io invece penso che stiamo parlando dello stesso Zingaretti, che in data 25 Aprile 2012 , invece di dare sostegno ai partigiani dell’ANPI e a tutti gli antifascisti, che ritenevano inutile e provocatoria la presenza di un sindaco ed una presidente di regione fascisti alla manifestazione della ricorrenza più importante della lotta al nazifascismo, penso’ bene di non partecipare neanche lui, in segno di solidarietà verso i suoi colleghi, turbati da tanta sacrilega ostilità popolare.Il resto è la solita squallida leccata di piedi verso Israele e la sua potenza egemonica militare, che ancora oggi semina morte e terrore nei confronti del popolo palestinese.Zingaretti, al pari di Alemanno, non sarà mai il mio sindaco.