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ZITTO E CREPA

par Lucio Galluzzi

Publie le venerdì 4 maggio 2012 par Lucio Galluzzi - Open-Publishing

AMMAZZATI PURE MA SENZA FARE CASINO

Altro che basso impero, siamo nel pieno pieno regno del Terrore.
Fanno a gara a chi la fa più grossa, a chi è il maggior fetente, ladrone, truffatore, nazifascista.
Restano impuniti, lo sanno, si sono fatti le leggi per starsene al sicuro, hanno demolito ogni confine etico, più sono luridi più parlano.
Non ci sono quasi più parole per descriverli, hanno l’odio popolare intorno, ma il sistema che si sono creati, con il nostro permesso, li protegge.
Da anni ripetono le stesse cantilene mortuarie, frasi fatte, non spostano virgole, se le passano l’uno con l’altro: "macchina del fango, le Procure contro di noi, a mia insaputa, siamo specchiati come l’acqua di sorgente, ci diffamano perché diamo fastidio ai comunisti...", non hanno altri argomenti, non li devono neppure avere, tanto gli italiani imbecilli si bevono tutto.
Ci prendono in giro giorno dopo giorno, raccontando qualsiasi fandonia, esternando cazzate e sempre di più ci si vergogna ad essere italiani.
E’ ridicolo il tizio che impersona il Capo dello Stato che non sa più cosa deve dire per difendere l’indifendibile.

Ora si è pure dato al luogo comune più becero: "occorre svecchiare la politica": certo che è credibile detto da salme incartapecorite.
Da due anni ripete che sente odore di rivolta, anche violenta, a causa del malessere sociale, ma lo dice semplicemente e basta, non fa niente per evitare che la disperazione dilaghi in altro, i segnali concreti ci sono tutti.
Lo dice lui e lo copiano, come pappagalli ripetenti, gli altri idioti che vorrebbero rappresentare la Nazione, testimoniando solo sé stessi.
Se da una parte c’è il cinismo totale di una classe politica/dirigente disumanizzata e parassita, dall’altra, i sindacati, che sono tali sono per il nome, se ne fottono alla grande: minacciano scioperi generali, iniziative "dirompenti", proteste esemplari; appunto: minacciano e basta.
Poi fanno i concertini con lo Stato borghese, vampiro e assassino.
Nessuno ci rappresenta come come dovrebbe.
Tutti adeguati, in divisa, intruppati, solidali per l’unità nazionale, peccato che la Nazione se la sono divorata a brandelli e resta ben poco da salvare.
Squallidi e peggio che mediocri.
Gente che dovrebbe solo sparire perché attenta al pudore anche solo facendosi vedere per strada.
Quelli che "gli albanesi, stranieri e terroni a casa loro, mitragliamoli tutti", poi fanno affari di diamanti e investimenti in Tanzania, comprano le lauree per i figli deficienti e gli amanti delle badanti a Tirana, all’Università privata Kristal, si servono della ’ndrangheta per piazzare tangenti e appalti.
Non importa se le lauree le hanno pagate con il finanziamento pubblico: fanno schifo lo stesso.
Cariatidi e imbecilli tamarri, cafoni a più non posso, falliti e ignoranti che hanno anche fatto i ministri della Repubblica in nome e per conto di un pisello di Stato che doveva coprire le sue troie.
Due decenni di puttane, papponi, idrovore, voto di scambio, saldi di "parlamentari", Cosa Nostra e Affari Loro, leggi ad personam, lodi e lodini, Gheddafi e Putin... di "lavoro" per la Nazione: nulla di nulla.
Zero riforme, investimenti nulli, grandi opere solo progettate, politica del lavoro inesistente, pianificazione economica solo di tagli e al Quirinale quel tizio firmava di tutto, e tutto è passato, senza alcuna opposizione.
Hanno nulla da dire oggi il PD, Fassino e Bersani contestati il primo maggio.
Tacciano e si vergognino, soprattutto si facciano da parte insieme al disastro D’alema.
Così è stato fino a quando la BCE non ha ordinato che era ora di finirla con il Bunga Bunga totale nazionale, che dovevamo "pagare" i debiti che altri avevano fatto, che c’era bisogno del nostro sangue da donare alla Merkel o a Sarkozy: l’Europa Unita?
L’Italia viene "consegnata" alle banche e ai poteri forti dallo stesso che si batte il petto fingendo dolore per la disperazione dei cittadini già portati alla fame e al fallimento.
Ed eccolo il Terrore: quelli che sanno tutto e tutto possono, al sopra di ogni natura, professoroni, tecnici, magnifici rettori e rettoresse, prepotenti, sicumerosi, ricattatori sociali.
Quello che aveva iniziato il ventennio del troiame ora trova la sua conclusione attuativa nel "governo" Monti.
Se i primi avevano la faccia come il culo, questi hanno deretano e viso di bronzo, sono un braccio armato contro ogni possibile atto di vita e di riscatto sociale.
In pochi messi hanno sparso e fatto radicare la disperazione più totale fra la gente e come non era mai successo, i cittadini hanno cominciato a bruciarsi vivi, impiccarsi, farsi saltare il cervello... ogni speranza è negata.
Alle cantilene perenni di prima si aggiungono "vorrete mica finire come la Grecia!" e "è l’Europa che ce lo chiede".
Sempre peggio: quest’anno perderemo altri 130 mila posti di lavoro, disoccupazione giovanile ai massimi storici, nel 2012 71 mila famiglie italiane hanno scelto di vivere in baracche e roulottes [a loro nessuno regala o affitta case all’insaputa dei beneficiari], benzina a due euro/litro, consumi delle famiglie a picco, ansiolitici e neurolettici usati in massa...
Che cosa si inventano questi magnifici rettori per "uscire dalla crisi"?
Null’altro che la demolizione, ancora tagli: scuola pubblica, tribunali, forze dell’ordine, nuove tasse, strangolamento dell’art. 18... e che peste li colga tutti.
Dall’inizio dell’anno sono 54 le persone che si sono tolte la vita per causa economica.
Ieri un altro disperato si è barricato in una sede dell’Agenzia delle Entrate in provincia di Bergamo.
Aveva degli ostaggi, poi liberati tutti, era armato.



Voleva che i giornali parlassero della sua situazione e del perché era arrivato al fallimento economico strozzato dai debiti.
Lo hanno arrestato, rischia fino a otto anni di reclusione per il suo gesto.
Così hanno risolto tutto.
Domani la solita salma dirà nuovamente che si rischia la rivolta sociale violenta per disperazione.
La Camusso minaccerà l’ennesimo sciopero generale, non proclamato.
Monti si complimenterà per l’alto senso di responsabilità nazionale delle forze sociali.
La Fornero pronuncerà un sermone dei suoi e ci spiegherà come sia giusto non farla più piangere licenziandoci da soli, senza fare tanto casino però.
Zitto e crepa!

Lucio Galluzzi


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