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g8 - fine indagini

Publie le sabato 9 agosto 2003 par Open-Publishing

NEL FASCICOLO ANCHE 3 NO GLOBAL DELL’ ASSALTO AL DEFENDER DI CC (ANSA) -
GENOVA, 8 AGO -

Sono 26 gli avvisi di conclusione indagini preliminari (Acip) inviati ad
altrettanti no global nell’ inchiesta sulle violenze
di strada avvenute nel luglio del 2001, a Genova, durante i giorni del G8.
Si conclude così la prima tranche della
maxi inchiesta sui disordini di strada, di cui sono titolari i pm Anna
Canepa e Andrea Canciani, coordinati dal
procuratore aggiunto Giancarlo Pellegrino.

Ora gli indagati hanno 20 giorni di tempo per presentare ai pm memorie
difensive o chiedere nuovi interrogatori.
Dopo questo termine i pm potranno chiedere al gip il loro rinvio a giudizio.
Dei 26 destinatari dei primi Acip, 23 erano stati già colpiti, nel
dicembre scorso, dalle misure cautelari (9 arresti in
carcere, 4 arresti domiciliari, 10 obblighi di dimora o di presentazione
all’ autorità giudiziaria), disposte dal gip Elena
Daloiso, su richiesta della procura. I restanti tre sono manifestanti
arrestati o indagati per i disordini.

Le accuse ipotizzate dai pm sono, a vario titolo, quelle di devastazione e
saccheggio, resistenza aggravata a
pubblico ufficiale, porto e detenzione di materiale esplodente, furto
aggravato e continuato, e tentativo di lesioni
gravi.
Nell’ inchiesta sulle violenze di strada è confluito anche il fascicolo
sull’ assalto al Defender dei carabinieri,
avvenuto il 20 luglio in piazza Alimonda, nel corso del quale venne ucciso
il giovane Carlo Giuliani dal carabiniere
Mario Placanica (il caso del militare è stato archiviato per legittima
difesa e uso legittimo delle armi).

Gli aggressori, indagati in un primo tempo dal pm Silvio Franz per tentato
omicidio, ora devono rispondere di
tentativo di lesioni gravi e resistenza aggravata a pubblico ufficiale.
Si tratta dei manifestanti genovesi, Massimiliano Monai (l’ uomo della
trave) ed Eurialo Predonzani (il giovane con il
salvagente) e del no global pavese, Luca Finotti, di 23 anni.

I tre inoltre devono rispondere anche di altre violenze di piazza con le
accuse di devastazione e saccheggio e
resistenza aggravata a pubblico ufficiale.
Sempre nell’ ambito di questo filone di indagini non sono ancora terminate
quelle che riguardano i Cobas, i teatranti
austriaci e altri gruppi dei centri sociali.

Delle altre inchieste sul G8, sono invece concluse quelle sulla sanguinosa
irruzione della polizia nella scuola Diaz e
sulle presunte violenze avvenute nella caserma di Bolzaneto.
L’ invio però degli avvisi di fine indagine è slittato per la troppa mole
di lavoro che gli uffici della procura non
riescono materialmente a smaltire. (ANSA).