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roma : 2 e 4 giugno - bush vattene !

Publie le martedì 25 maggio 2004 par Open-Publishing

Il Movimento della capitale lancia iniziative di protesta
Invita Michael Moore, annuncia blocchi a sorpresa
Incappucciati come in Iraq
per lanciare la sfida a Bush
"Il 4 giugno città bloccata contro il "signore dell’Impero".
"Roma città ribelle, fermeremo la parata del 2 giugno"
di ANDREA DI NICOLA

Un militante del movimento incappucciato come i prigionieri di Abu Ghraib

ROMA - "Roma città ribelle al signore dell’Impero". Questo l’obiettivo per il quale lavora la rete romana che organizza le proteste contro l’arrivo di George Bush il 4 giugno e che per l’occasione vuole bloccare la città e fermare, due giorni prima, la parata militare per la festa del 2 giugno. Proteste contro Bush con un testimone di eccezione: Michael Moore, il vincitore del festival di Cannes che dovrebbe partecipare alla kermesse finale della giornata.

Una giornata di proteste e contestazioni, progetti di ribellione che vengono esposti in una conferenza stampa nella sede della Provincia di Roma da due ragazzi incappucciati, "come i prigionieri di Abu Ghraib e per ricordare quell’orrore" come spiegano.

"Hic sunt leones era scritto sulle antiche mappe dell’impero romano per indicare i luoghi ribelli, bene - spiegano gli incappucciati - noi vogliamo che anche Roma venga segnata sulle mappe dell’Impero con un Hic sunt leones". Per raggiungere l’obiettivo il movimento si prepara ad una giornata lunga di contestazioni che ogni spezzone del movimento organizzerà con le forme che sceglierà.

Previsti blocchi a sorpresa in diversi luoghi della città fin dal mattino e per questo il movimento fa "appello agli studenti, ai precari, ai cittadini a bloccare la mobilità della città per rovesciare la zona rossa". Ingorgare Bush e rendere ingestibile la città. "Far capire che Roma rifiuta Bush e la militarizzazione. Rifuggiamo - dicono gli incappucciati - un confronto diretto con le forze dell’ordine come è stato fatto in altre occasioni". Il modello G8 di Genova sembra dunque superato.
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E se questo è il programma per la mattina il pomeriggio è previsto un grande corteo che partirà da piazza Esedra, passerà per piazza Venezia e finirà a Porta San Paolo, "luogo simbolo della Resistenza romana, e questo per dire che la nascita della Repubblica non si può festeggiare con Bush". Lì ci sarà la kermesse conclusiva alla quale dovrebbe partecipare Michael Moore, le trattative sono in fase avanzata.

Sul programma pesano delle incognite. Intanto le frange antagoniste della sinistra extraparlamentare, quelle fuori dal movimento, che si stanno mobilitando soprattutto al nord e che preoccupano non poco nonostante la fine di Europposizione, l’aggregato di marxisti e anarchici che si era visto in azione il 4 ottobre in occasione del vertice Ue dell’Eur. Di certo, sui siti internet, le assemblee e gli incontri dei movimenti antagonisti proliferano e questo lascia pensare ad una presenza di qualche peso per il 4 giugno.

Ci sono poi i movimenti di alcune frange anarchiche che sono distanti dal movimento: difficile capire che intenzioni abbiano. Poi l’arrivo, possibile, di militanti stranieri, probabilmente tedeschi, che potrebbero giungere nella capitale anche se i ragazzi della rete romana scherzano e se gli si chiede l’arrivo di black bloc stranieri rispondono: "Sì, quelli della Cia che scortano Bush".

E la proposta lanciata da Prodi e D’Alema di esporre le bandiere della pace ai balconi durante la visita di Bush i giovani del movimento sono netti: "D’Alema è quello che ha bombardato il Kosovo, è la persona meno indicata a parlare di pace".

Ma prima del 4 giugno ci sarà la prova del 2, la festa della Repubblica. Per le 9.30 i pacifisti si danno appuntamento all’incrocio tra via Labicana e via dei Normanni con l’intento di bloccare la parata militare dei Fori imperiali. "Faremo sentire - dicono - la nostra indignazione per la festa della Repubblica trasformata in uno sfoggio di potenza bellica. Fermeremo la parata con i nostri corpi". Ovvero: proveranno a sfondare i cordoni.

(25 maggio 2004)

da " Repubblica On Line "