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Battaglia in Val Susa !

Publie le domenica 3 luglio 2011 par Open-Publishing
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12.50 - Sfondato a Ramat il cordone della polizia. I manifestanti sui sentieri stanno provando a mantenere la posizione. Lacrimogeni a grappoli provenienti da sopra l’autostrada. Intanto dalla parte di Giaglione si mantiene la posizione al fortino del presidio.

12.40 - I manifestanti proseguono determinati verso la zona delle tende, del presidio assaltato lunedì scorso. Continua il lancio dei lacrimogeni, fittissimo, sparanti alla cieca in mezzo ai boschi.

12.35 - Partita una carica ma i manifestanti resistono. Continuano ancora i lacrimogeni ad altezza d’uomo, sparati con l’intento di colpire sia chi sta salendo, sia chi riscende dai sentieri.

12.30 - Continuano i lacrimogeni nel bosco ad altezza uomo dalla parte di Ramats. In campo contro i manifestanti anche gli idranti.

12.05 - La polizia lancia lacrimogeni sui manifestanti che stanno risalendo i sentieri da Ramats. Anche dal presidio riconquistato si preparano a cominciare l’assedio.

12 - Riconquistato il presidio NoTav vicino all’area dei cantieri, il fortino sgomberato dalla polizia lunedì scorso. Applausi all’ingresso, nessuna presenza della forze dell’ordine. Ora i primi manifestanti giunti nell’area da Giaglione attendono i gruppi provenienti da Ramats ed Exilles.

Messaggi

  • 13.17 - Uno dei manifestanti feriti ad una mano da un lacrimogeno sta per essere portato in ospedale (da Radio Onda Rossa)-

    13.15 - Segnaliamo che su twitter i notav colonizzano il TT #saldi scrivendo #notav nervi #saldi.

    13.10 - Si contano al momento almeno due persone ferite perchè colpita direttamente dai lacrimogeni lanciati dal cavalcavia.

    13.05 - E’ stata sfondata dai manifestanti No-Tav la recinzione di protezione al cantiere all’altezza dell’area archeologica (fonte La Repubblica)

    13 - Continua il corteo anche alla centrale elettrica di Chiomonte. Molta gente accerchia dal fiume e insulta i Carabinieri a "difesa" della Centrale, l’ex ingresso della ’Libera Repubblica’.

    • 13.35 - All’ingresso ovest del cantiere il resto dei manifestanti continua ad essere sotto il lancio continuo di lacrimogeni e la polizia sta usando anche gli idranti.

      13.29 - Continua il doppio assedio al cantiere. La baita della Libera Repubblica della Maddalena all’ingresso est è stata riconquistata e da ospitalità ma ci sono almeno due feriti, di cui uno alla gamba in maniera grave. (da Radio Onda d’Urto)

    • Lacrimogeni nei boschi, ’’ferito un manifestante’’

      "Una pioggia di lacrimogeni lanciati anche sul volto dei manifestanti". Il racconto degli scontri tra le forze dell’ordine e gli attivisti al corteo No Tav, sui sentieri intorno dove è in corso il presidio sulla Maddalena di Chiomonte, sito del cantiere per l’alta velocità

      VIDEO da Repubblica :

      http://tv.repubblica.it/dossier/battaglia-no-tav/lacrimogeni-nei-boschi-ferito-un-manifestante/71985?video

    • 14 - La polizia appicca il fuoco al bosco a pochi metri dai manifestanti. L’incendio è stato prontamente spento.

      13.50 - Cambio continuo tra i manifestanti che salgono e scendono per mantenere il presidio al’ingresso ovest del corteo. Ennesima tornata di lancio di lacrimogeni.

      13.40 - Interrotti i lavori del cantiere

    • ReteViola "Gli sbirri sparano i lacrimogeni contro i #NoTav ma hanno il vento a sfavore e gli tornano indietro". Non è una barzelletta

      14:14 - Grillo se ne va, manifestanti a polizia: "Vergogna"

      Dopo il suo intervento, Grillo ha lasciato la manifestazione No-Tav.
      Intanto, i manifestanti hanno aperto un varco nella recinzione che delimita l’area del cantiere dal versante della centrale elettrica di Chiomonte. La situazione è molto tesa, anche se al momento la gente si limita a urlare "Vergogna" contro le forze dell’ordine.

      ‎14.09 – Siti #NoTav: manifestante colpito in volto da lacrimogeno

      Secondo i siti No Tav ci sarebbe un manifestante “gravemente ferito” da un lacrimogeno che lo avrebbe colpito al volto in Val di Susa.

    • ‎14:24 -

      Sono almeno cinque i fermati dalla polizia nel corso degli scontri con le frange più radicali dei No-Tav. In particolare, si segnala una ragazza di Parma, un disoccupato di Modena e un meccanico della Ferrari di Maranello. Il numero dei feriti tra le forze dell’ordine è ufficialmente sei, ma testimoni sul luogo riferiscono di almeno una cinquantina di agenti contusi.

    • ‎14.45 – Piegata la recinzione davanti la centrale di Chiomonte

      Alcuni manifestanti #NoTav passando attraverso i sentieri sono riusciti ad entrare nell’area transennata nei pressi della centrale idroelettrica ed hanno sventolato una bandiera #NoTav.

    • 14.45 -

      Prosegue l’assedio su entrambi i fronti. I manifestanti valligiani e solidali non hanno intenzione di muoversi dai boschi. Ad ogni lancio di lacrimogeni il cambio tra i manifestanti permette di mantenere la posizione. Si comincia a coordinarsi per decidere come mantenere l’assedio nelle prossime ore.

    • 15.30 - Nella zona dei boschi ad ovest del cantiere la polizia sta avanzando con una ruspa.

      15.20 - Anche sul fronte della centrale elettrica i carabinieri lanciano lacrimogeni ad altezza d’uomo, oltre a spray urticanti e idranti.

      15.10 - Dei feriti in condizioni non gravi sono stati portati alla borgata di S.Antonio circa mezz’ora fa

    • Val di Susa, manifestazione No Tav di Benedetta Argentieri - Corriere della Sera

      16:00 La gente comune applaude i black bloc !!!

    • 17.28 – Consigliere veneziano: “Grave uno studente veneto”

      Uno studente veneziano è stato gravemente ferito dalla Polizia questo pomeriggio in Val di Susa. “Si tratta di un ragazzo di diciannove anni, del Coordinamento studenti medi di Venezia e Mestre”, lo sostiene il consigliere comunale di Venezia Beppe Caccia, che partecipava, insieme ad una folta delegazione partita da Mestre nella notte, alla manifestazione di oggi contro il progetto Tav.

      17.22 – Forze dell’ordine caricano e allontano i manifestanti dal cantiere

      L forze dell’ordine sono uscite in massa dall’area di cantiere vicino alla centrale per allontanare i manifestanti. I manifestanti stanno risalendo i tornanti che portano all’abitato di Chiomonte dopo un lancio fitto di lacrimogeni. Molte le proteste dei No Tav: “Stanno usando un tipo di lacrimogeni altamente tossici che in altre Paesi sono proibiti”.

      17.03 – Scontri senza sosta davanti alla centrale

      A Chiomonte, davanti al centrale, continuano senza sosta gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Gli uni scagliano pietre, bastoni e grossi petardi, le altre li allontanano con i lacrimogeni. A distanza dalla zona calda sono ancora migliaia le persone assiepate lungo le strade che portano all’area di cantiere. C’è difficoltà anche per il transito per i mezzi di soccorso.

      16.03 – Presidio dal viadotto si sposta verso Baita

      Il presidio nella zona dei viadotti si è spostato verso la baita della Maddalena per fare il punto della situazione e medicare alcuni dei feriti. Alcuni, comunque, si sono già incamminati sui sentieri che conducono all’abitato di Giaglione. Alla baita sono arrivati anche i dimostranti che, nell’area archeologica (la località si chiama Ramat), questa mattina erano riusciti a sfondare una cancellata del cantiere impegnando le forze dell’ordine in duri scontri.

      Dal sito del "Fatto Quotidiano"

    • Ore 17.45 Radio Blackout: caccia all’uomo per chi si perde nei boschi. Per evitare contatti indesiderati non scendere e cercare di guadare il fiume ma fare il percorso inverso del corteo e tornare su Exille.

      Ore 17.19 Strada per Ramat: 6 cellulari della Finanza caricano i manifestanti

      Ore 17:14 Su Radio Onda Rossa testimonianza da Chiomonte. Continuano i lanci dei lacrimogeni ad altezza uomo da parte della polizia, polizia che impedisce l’arrivo delle autoambulanze. Ore e ore di lacrimogeni stanno mettendo a dura prova la resistenza dei manifestanti che comunque non demordono e continuano l’assedio.

      Ore 16:55Numerosi feriti giungono alla "casetta" vicino alla zona del cantiere a seguito dei lanci di lacrimogeni della polizia. Lo spezzone che scende da Ramat investito da proiettili di gomma ma la questura smentisce l’utilizzo di tali proiettili. Unico alleato il vento che spira contro le forze dell’ordine e rende meno efficaci i lanci di lacrimogeni. I manifestanti sembrano organizzarsi per resistere il più possibile: non sono black block ma gente della Val Susa.

      Ore 16:30 Da Radio Onda Rossa. Si stanno organizzando squadre di abitanti del posto pronte a portare viveri dove ce ne fossero bisogno. A Chiomonte prosegue l’assedio. Centinaia di persone sono ancora lì che tentnao di arrivare alle reti. Il maggior pericolo viene dal ponte da dove gli sbirri sparano lacrimogeni sulla gente. Sotto i piloni si sta rischiando che si sviluppi un incendio.

      Ore 16:06. Notizie di scontri vicino alla stazione di Chiomonte. I manifestanti continuano a resistere e cercano di buttare giù le recinzioni e vengono bersagliati da lacrimogeni ad altezza d’uomo. In circa 300, tra No Tav e antagonisti, sotto i viadotti dell’autostrada Torino-Bardonecchia continuano a tentare di sfondare la rete di recinzione dell’area occupata dalle forze dell’ordine. Polizia e Carabinieri respingono ogni blitz con lacrimogeni, sparati anche dal viadotto, e idranti. Secondo le agenzie si è comunque allentato l’assedio al cantiere Tav nella zona dei viadotti. Il grosso dei manifestanti si è allontanato dall’area e ha raggiunto la baita della Maddalena - dove vengono medicati i feriti - per fare il punto della situazione. Alcuni, comunque, si sono già incamminati sui sentieri che conducono all’abitato di Giaglione. Alla baita sono arrivati anche i dimostranti che, nell’area archeologica (la località si chiama Ramat), questa mattina erano riusciti a sfondare una cancellata del cantiere impegnando le forze dell’ordine in duri scontri: sono stati salutati da un lungo applauso.

    • 19.30 - Mentre molte persone solidali che hanno partecipato alla manifestazione di oggi scendono dalla Val Susa, molte altre rimangono... in attesa che la mobilitazione ricominci dalla baita della Maddalena riconquistata grazie alla mobilitazione di decine di migliaia di NoTav.

      18.37 - Il gruppo che si trovava a S.Antonio è riuscito a raggiungere Exilles

      18.15 - Al municipio di Chiomonte è cominciato un presidio perché un gruppo di persone fra cui amministratori valsusini sono accerchiati dalla polizia. Nei pressi di Ramats continua la caccia all’uomo.

      18.10 - Blocchi della polizia ad Exilles, chi tenta di recuperare la macchina viene fermato.

      18 - Nuova carica a Ramats nel corteo dove pare fossero presenti anche alcuni bambini.