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Brasile nega estradizione Battisti. Berlusconi: caso non chiuso
Publie le venerdì 31 dicembre 2010 par Open-Publishing4 commenti

Non sarà estradato in Italia l’ex militante dei Proletari Armati per il Comunismo Cesare Battisti. Lo ha deciso oggi il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, nel giorno in cui scade il suo mandato.
Una decisione, quella di Lula, per cui il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi esprime "profonda amarezza e rammarico", precisando che la vicenda è "tutt’altro che chiusa".
Il governo di Brasilia ha annunciato in una nota che la decisione è stata presa "in base al trattato di estradizione tra Brasile e Italia".
Nel 2009 la Corte Suprema del Brasile aveva deciso che Battisti doveva essere estradato per le condanne per omicidi commessi in Italia negli anni 70, ma la decisione finale spettava al presidente.
Battisti ha sempre negato di aver commesso gli omicidi e sostiene di essere un perseguitato politico. Lula gli ha garantito lo status di rifugiato nel gennaio 2009, decisione che ha alimentato tensioni con l’Italia.
"Esprimo profonda amarezza e rammarico per la decisione del presidente Lula di negare l’estradizione del pluriomicida Cesare Battisti nonostante le insistenti richieste e sollecitazioni a ogni livello da parte italiana. Si tratta di una scelta contraria al più elementare senso di giustizia", dice Berlusconi in una nota diffusa da Palazzo Chigi.
"Considero la vicenda tutt’altro che chiusa: l’Italia non si arrende e farà valere i propri diritti in tutte le sedi", aggiunge Berlusconi. "Esprimo ai familiari delle vittime tutta la mia solidarietà, la mia vicinanza e l’impegno a proseguire la battaglia perché Battisti venga consegnato alla giustizia italiana".
SCONCERTO FRATTINI E ALFANO. FLI: "SCHIAFFO AL GOVERNO"
Il ministro degli Esteri Franco Frattini in una nota esprime "sconcerto" e "profonda delusione", e dice che il governo italiano intende "utilizzare immediatamente tutti i possibili margini offerti dall’ordinamento giuridico brasiliano per ottenere nei tempi più rapidi la sospensione della procedura di scarcerazione di Cesare Battisti".
"Il ministro Frattini - prosegue la nota - ha chiesto all’ambasciatore italiano in Brasile, La Francesca, di recapitare al nuovo presidente del Brasile, Dilma Rousseff, al momento stesso del suo insediamento, un messaggio in cui si fa stato della ferma determinazione del governo italiano ad esperire tutte le possibili vie legali per ottenere l’estradizione in Italia di Battisti... Il ministro Frattini ha quindi deciso di richiamare a Roma l’ambasciatore La Francesca per consultazioni".
Da parte sua il ministro della Giustizia Angelino Alfano sottolinea in una nota che la decisione del Brasile incrina "la credibilità e l’efficacia delle leggi e dei trattati internazionali. In particolare, non si comprende per quale ragione il presidente Lula eccepisca (che) ci potrebbe essere un aggravamento della condizione personale dell’estradando che, nel caso in esame, è stato regolarmente condannato dalla giustizia italiana perché colpevole di efferati omicidi".
Il capogruppo di Fli alla Camera, Italo Bocchino, parla di "un sonoro schiaffo alla politica estera italiana e dimostra che la diplomazia delle pacche sulle spalle appena si arriva alle cose serie finisce per diventare la diplomazia dei calci nel sedere... Adesso serve uno scatto d’orgoglio senza tentennamenti da parte del governo".
Messaggi
1. Brasile nega estradizione Battisti. Berlusconi: caso non chiuso, 31 dicembre 2010, 19:44, di carla ghiglieri
Lo stato italiano, nella persona di tutti i suoi degni (o indegni: questione di punto di vista) rappresentanti, ha dimostrato a più riprese di volere infierire
su tutti i suoi oppositori, al di la delle loro responsabilità, e anche in assenza
di queste, per il solo fatto di aver cercato di metterne allo scoperto la vera
natura di dittatura a mala pena coperta dalla concessione di libertà presunte
democratiche come l’esercizio del diritto di voto, salvo contrastare in tutti i modi, anche i più indecenti, che la sovranità popolare si esercitasse liberamente. Mandanti ed esecutori della strategia della tensione hanno sempre
goduto di larghe coperture e impunità, arrivando spesso a ricoprire alte cariche
pubbliche, come pure nel caso dei responsabili di esplicite connivenze con la
criminalità organizzata. Detto questo, l’indignazione sbandierata per la
protezione accordata a Cesare Battisti dal Brasile, il miscuglio rivoltante di
ipocrisia e malafede che troppe voci e penne di regime ci stanno riversando
addosso, non fa che confermarci nel nostro giudizio, dico, noi italiani dissidenti
rispetto al pensiero unico ex-democristiano, ora berlusconiano, sempre e
comunque fascista, e rallegrarci al pensiero che non ci sarà in Italia un altro
Adriano Sofri.
2. Brasile nega estradizione Battisti. Berlusconi: caso non chiuso, 1 gennaio 2011, 17:16
Il caso Battisti è forse l’esempio più spudorato .... fatti salvi l’ultracitato caso di Enzo Tortora e quello meno conosciuto delle "confessioni" di Felice Maniero .... delle aberrazioni della "legislazione di emergenza" introdotta in Italia tra la fine dei settanta e l’inizio degli ottanta ... ed in gran parte ancora in vigore ....
Per i delitti dei quali viene accusato Battisti ci sono rei confessi diversi da lui e da un pezzo fuori dalle galere, in quanto "pentiti" o "dissociati" ....
L’unica cosa che è certa, e che Battisti stesso ammette, è la partecipazione ( come palo/autista) nell’omicidio Sabbadin ... reato che, preso a se stante, sarebbe oggi prescritto ... omicidio peraltro riconosciuto dalle stesse sentenze come materialmente compiuto ( e mai ammesso dal cosiddetto "pentito") proprio dal suo principale accusatore.
Il resto è semplicemente aberrante ... la logica, mai applicata nemmeno alle Brigate Rosse e meno che mai alla criminalità organizzata, secondo la quale ogni membro di una banda è responsabile di tutte le azioni di quella banda indipendentemente da un suo ruolo personale nelle singole azioni o nella loro decisione e progettazione.
Che poi i veri motivi per cui prima la Francia ed oggi il Brasile non hanno estradato Battisti siano altri, legati a logiche geopolitiche ed anche geoconomiche, è senz’altro immaginabile.
Il fatto stesso che il Brasile insista sui "rischi di incolumità" di Battisti - argomento certamente non fortissimo - e non sulle citate aberrazioni di quella "legislatura di emergenza" è certamente molto indicativo di questa sostanziale ipocrisia tipica di ogni tipo di diplomazia statale.
Rimane il fatto che pressochè tutti i paesi, con qualunque tipo di governo, coinvolti in passato in casi come quello di Battisti ( casi non tutti necessariamente legati al lottarmatismo ed a reati legati alla politica) hanno pressochè sempre, con le più svariate motivazioni, rifiutato estradizioni in Italia.
E questo non solo con Berluskoni ( indubbiamente affetto da credibilità zero all’estero, salvo Russia, Libia e Bielorussia) ma anche con gli altri governi.
E per tutto questo un motivo "di merito giuridico" ci sarà .... checchè ne dica il giornaletto della Fiat ....o Repubblica ... o il Giornale ... o il Pd .... o Gasparri ... tutti uniti in una stranissima "unità nazionale" mai vista in casi precedenti del genere, anche più eclatanti ...
Radisol
P.S. Continuo, da falso ingenuo, a domandarmi perchè tanto scandalo non è stato sollevato per le mancate estradizioni del passato nei confronti di tanti fascisti .... primo fra tutti Delfo Zorzi dal Giappone .... ma anche Delle Chiaie da vari paesi sudamericani ... e Fiore, Morsello ed Adinolfi a suo tempo dall’Inghilterra ...
1. Brasile nega estradizione Battisti. Berlusconi: caso non chiuso, 1 gennaio 2011, 22:21
Riproponiamo un articolo di Carmillaonline dove si ripercorrono tutte le contraddizioni e le ambuiguità delle condanne e dei processi avvenuti contro Battisti fra pentiti smentiti e sentenze "politiche". red.
http://www.senzasoste.it/internazionale/caso-battisti-ecco-perche-lula-nega-lestradizione-i-dubbi-su-processi-e-condanne
2. Brasile nega estradizione Battisti. Berlusconi: caso non chiuso, 2 gennaio 2011, 17:22
Interessante anche questo vecchio articolo di BellaCiao :
Collettivo Autonomo Barona - Appunti per una storia impossibile
http://bellaciao.org/it/article.php3?id_article=2001