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Comunione e Liberazione, razzismo, xenofobia e neo-fascismi.
Publie le sabato 26 agosto 2006 par Open-Publishing13 commenti
Dazibao Religioni Estrema destra
Al meeting di Rimini il riferimento di Berlusconi al contrasto all’immigrazione e ad un’Italia monorazziale (sic) e cristiana è stato particolarmente stridente e l’applauso che lo ha accolto ha fatto venire i brividi a molti, come un’eco dei defunti fascismi e razzismi.
Questo è uno solo dei fatti sconcertanti, in cui sono compromessi i neo-cattolici di estrema destra e in cui vediamo una profonda crisi morale di una parte dei cattolici, e ci riferiamo in particolare a Comunione e Liberazione, senza dimenticare il nuovo integralismo sessista di stampo neocons, importato direttamente dalle peggiori countryes americane, un confessionalismo guerresco di cui Bush fa gran vanto e che gli permette di distruggere il mondo con le guerre infinite, sventolando parole deviate come la democrazia e il Dio cristiano.
Dunque gli adepti di Comunione e Liberazione non invitano al meeting di Rimini l’attuale Presidente del Consiglio, che oltre ad essere un fervente cattolico è la massima autorità dell’attuale governo, ma re-invitano e applaudono entusiasticamente soggetti come Renato Farina, vicepresidente di Libero e mai rimosso dal suo incarico, nemmeno dopo essersi dichiarato al soldo della CIA, cioè essere pagato per diffondere disinformazione ed eccitare alla guerra.
I ciellini re-invitano pure l’ex presidente del Senato Marcello Pera (ma l’invito non spettava a Bertinotti... anche per una questione di etichetta?), il quale Pera fu celebre, nel 2005, allo stesso meeting, per due ore di fanatica apologia xenofoba e attacco al meticciato, peraltro con forti applausi di consenso dei ciellini presenti.
Si è pensato bene poi di chiamare l’ex presidente del Consiglio Berlusconi, famoso per la Bossi- Fini (ma la Chiesa non l’aveva condannata come disumana?) nonché per altre sciocchezzuole, reati finanziari vari e coperture delinquenziali, senza parlare del disastro dell’economia di questo paese e del suo attacco alle parti sociali più disagiate, nonché della rottura degli equilibri istituzionali e della distruzione della Costituzione.
Addirittura gli si è riservata la sala maggiore e l’accoglienza più entuasiata.
Abbiamo anche visto i fischi della platea ciellina a Francesco Rutelli, il gelo verso la Margherita, che dovrebbe essere il suo naturale partito di riferimento, ma è avversata per essersi inciuciata con gli odiati “comunisti”, e i fischi ignobili alla senatrice Paola Binetti, ex presidente di Scienza e Vita, passata nella Margherita a una più umana valutazione dei Pacs.
Questi fischi e plausi ci offendono profondamente, in primo luogo come cristiani, in secondo luogo come democratici, poi come amanti della coerenza intellettuale e morale che dovrebbe essere il precipuo compito di ognuno.
Naturalmente sappiamo benissimo che Berlusconi si porta dietro abbondantissima claque e la stessa claque la manda a fischiare i suoi avversari, viziando qualunque platea con immagini esibizionistiche che saranno riportate nei tg impressionando i teleutenti, e che appartengono alla più bassa strumentazione demagogica, e sappiamo benissimo cosa abbiano a che fare col Cristianesimo, e cioè niente, quanti sventolavano al meeting bandiere della Lega o di Forza Italia, come conosciamo il livello zero di quel cattolicesimo da ferventi cristiani di persone come Calderoli o Borghezio o Bossi, i riti al dio Po... i matrimoni a Odino, il razzismo come propagazione all’odio, la xenofobia più efferata, l’odio anti-islamico, e vediamo che queste presenze sono grottesche e infamanti per la stessa CL che le ha permesse, ma sappiamo altrettanto bene che, malgrado i vari delitti del defunto governo e il suo bassissimo grado di eticità e cristianità, i ciellini continuano a votare per la Cdl, come se niente fosse, nulla li tange, né la fratellanza con la mafia, né la camorra, né la P2, né la peggiore delinquenza finanziaria, né il disastro economico, morale e sociale del paese e ci chiediamo quale Cristo consentirebbe il perdono e il consociativismo con chi è reo di assassini, stragi, commercio di droga, tratta di carne umana, racket e tutto il resto.
Ci chiediamo cosa abbiano a che fare questi appoggi e queste scelte con la più piccola parte del Vangelo e del Cristianesimo.
Ma, se si tratta solo di opportunismo politico, allora possiamo cancellare da CL l’attribuzione di qualsiasi cristianità.
Berlusconi ha dichiarato: “Qui infiltrati comunisti non ce ne sono”. Però infiltrati di destra ce n’erano e anche troppi.
Quando Berlusconi ha detto che l’Italia non sarebbe mai diventata “una società multietnica, che sarebbe stata italiana e cattolica”, Alessandra Mussolini è scattata gridando: “L’aveva detto anche mio nonno”. Inutile dire che anche lei a un meeting di veri cattolici ci sarebbe dovuta stare come il cavolo a merenda. Se CL si presta allegramente a fare da palco a tali esibizionismi dell’estrema destra, per noi può anche chiudere!
Dunque, al meeting di Rimini Berlusconi si è permesso di fare il verso a Pera, avversando gli immigrati e ripresentando una xenofobia che ormai è reato in tutta Europa e, visto che questo rifiuto allo straniero derelitto, così poco evangelico, sembra aver accolto gli applausi anche della platea ciellina, e visto anche che i blog di questi tempi sono pieni di insulti razzisti e leghisti a ruota libera dato il consenso delle alte sfere, vorremmo fare alcune obiezioni alle contestazioni più frequenti che reggono il rifiuto viscerale all’immigrato.
Partiamo dai dati della Caritas, che forse rappresenta un cattolicesimo ben diverso da quello politicizzato e destrorso di CL.
Contestazioni ricorrenti:
“Gli emigrati italiani verso le Americhe andavano bene perché quelli erano paesi spopolati mentre noi siamo sovrappopolati”
Confrontare i tassi di popolazione USA-Italia non ha senso, gli Stati uniti erano e sono ancora in gran parte deserti e inabitabili (Texas, Nevada, Nebraska, Montana, Alaska, stati centro-nord, isole..)
“Gli immigrati ci stanno invadendo e distruggeranno la nostra economia”.
Gli economisti europei pensano il contrario. La popolazione dell’Europa è in forte calo (si avvia a ridursi del 20%) mentre aumenta l’invecchiamento degli europei, presto il 50% di loro sarà sopra gli 80 anni, il che vuol dire che saranno gli immigrati regolarizzati a pagare le loro pensioni (nel 2000 il sistema pensionistico incideva per il 12,5% del PIL europeo e ora molto di più, in Italia siamo al 14%, una cifra enorme che troverà sempre meno coperture) ma, ai tassi attuali, gli immigrati sono ancora troppo pochi per coprire questa spesa immensa. Dal punto di vista del PIL, avremmo addirittura bisogno di un numero maggiore di lavoratori immigrati o il sistema pensionistico crollerà perché non ci sarà più nessuno ad alimentarlo.
“Gli immigrati tolgono lavoro agli italiani”
Questa è una balla assoluta. Gli immigrati non tolgono lavoro agli italiani, i quali cercano un lavoro impiegatizio, magari in un call center, ma vicino a casa, per gli alti costi dei fitti e perché chi ha un titolo di studio alto stenta a ridursi a pura manovalanza.
Sono sempre di più le imprese che non trovano operai sul posto e devono ricorrere a stranieri, extracomunitari o no; Luxottica, per es., nel bellunese, non riuscendo a fare assunzioni in loco ha assunto polacchi; nei frutteti della Val di Non, nei campi di pomodori del sud, in quasi tutti gli alberghi del Trentino o Veneto, nelle fabbriche, sulle strade.. lavorano migranti, lo stesso nei cantieri edili, sulle strade ecc.
Eliminarli significherebbe il crollo dell’economia italiana.
Il fatto è che imperversa il lavoro nero o sottopagato e molti salari sono troppo bassi per pagarci un affitto e solo gli immigrati dormono in sistemazioni che nemmeno le bestie vorrebbero, al punto che molti imprenditori pensano a costruire case popolari per avere la mano d’opera mancante. I migranti alimentano quella massa enorme di lavoro nero e di evasione fiscale che Berlusconi si è guardato bene dallo stroncare, e i loro sfruttatori sono spesso gli stessi che, a parole, li boicottano.
Il solo gettito proveniente da una riduzione dell’evasione fiscale e da una regolarizzazione del lavoro nero sistemerebbe tutti i guai economici dell’Italia. Ma quelli che gridano al razzismo sono gli stessi che strepitano poi contro qualunque controllo fiscale strillando allo stato giustizialista.
“Gli immigrati sono portatori di religioni pericolose”
Non si sa perché. Il 50% di loro sono cristiani. E non esistono religioni pericolose. I fanatici allignano ovunque, anche tra i cristiani (basta vedere Bush). Esistono solo persone oneste e disoneste.
“Sono rozzi e analfabeti”
Non è vero nemmeno questo. Il 12,1% degli immigrati residenti è laureato mentre gli italiani solo il 7,5. Nelle miniere sarde ci sono ingeneri russi che fanno il lavoro dei minatori rifiutato dai locali. Le badanti dei nostri vecchi invalidi sono spesso laureate e così le cameriere o le lavapiatti degli alberghi trentini.
“Gli immigrati faranno abbassare i nostri salari”
Questa obiezione è la più strana, anche perché, quelli che qui urlano di più sui motivi economici, non hanno aperto bocca contro la Direttiva Bolkestein, con cui a livello UE si volevano aprire assunzioni retribuite con le paghe più basse esistenti in Europa e regolate con le leggi meno difensive dei diritti dei lavoratori (come in Polonia, che pure è un paese cattolico) per favorire le imprese, abbassando i loro costi.
E non ci pare che i partiti xenofobi che stanno in Parlamento abbiamo fatto una propaganda contro la Direttiva Bolkestein e il suo progetto di appiattimento dei salari e di riduzione dei diritti pari all’aggressività che hanno rivolto contro i migranti.
Se c’è un progressivo peggioramento del livello di vita delle classi medio-basse, ciò non è attribuibile al lavoro extracomunitario, ma semmai all’introduzione di un precariato selvaggio, al tentativo di affossare lo statuto dei lavoratori, le difese costituzionali e lo stato sociale, un brutto trend che purtroppo è stato inaugurato dalla sinistra ma che ha trovato la sua massima esplicazione proprio in quella destra di Berlusconi e della Lega che CL sembra tanto apprezzare.
Così dobbiamo vedere la platea di Rimini accogliere e votare quelli che hanno proposto la castrazione chimica per gli extracomunitari stupratori o il taglio della mano per gli extracomunitari i ladri, approvare l’indulto solo a patto del condono ai reati finanziari, e abbiamo dovuto sentire un’ovazione per colui che disse che “per raccogliere i cadaveri dei migranti i pedalò bastavano”!
Che per questi strani cristiani salvare l’embrione e vietare i Pacs sia quanto c’è di meglio per difendere la vita pare davvero aberrante!
“L‘Italia ha troppi immigrati”
Falso. L’Italia ha il tasso di immigrati più basso d’Europa, solo il 4,8%.
La quasi totalità di chi sbarca sulle nostre coste va altrove, siamo una terra di approdo e di transito, come la Spagna.
Abbiamo solo 2.800.000 immigrati. In Germania sono 7.300.000, in Francia 3.500.000 (con tutto che la Francia ha un forte apporto dalle ex colonie).
E manteniamo un tasso alto di italiani costretti a emigrare perché hanno aspirazioni, titoli e meriti che il governo italiano sembra buttare via, senza creare le opportunità che esistono in altri paesi.
Già nel 1970 furono di più gli italiani che emigrarono che i migranti che arrivarono.
Quel che è chiaro è che c’è un allarmismo immigrati diffuso ad arte da gruppi politici che vogliono decentrare l’attenzione da fatti ben più gravi giocando su odio e paura.
L’arrivo via mare è quello che colpisce di più l’opinione pubblica anche per la ossessiva visibilità nei tg ma essi sono solo il 10% del totale.
Molta opinione pubblica resta invece molto poco cristianamente impassibile di fronte ai migranti che affogano ormai ogni giorno nel loro disperato tentativo di sopravvivenza.
Nel 2004 gli affogati furono oltre 700, poi è stato un cescendo, ormai ci sono morti ogni giorno, una morìa tragica, terribile, come una guerra dimenticata, che evidentemente i ciellini nei loro applausi sconclusionati non prendono nemmeno in considerazione.
Eppure non è nemmeno quello degli arrivi via mare il fenomeno più eclatante. La maggior parte degli immigrati entra con un visto regolare e poi si ferma. Nel 2005 gli arrivi sono stati oltre 13.000.
E nessuno dice una parola sull’assenza di prevenzione, sul vuoto assoluto di patti vincolanti coi paesi di provenienza (principalmente Libia, Marocco e Tunisia), sull’assenza di leggi che puniscano la tratta di carne umana, sul fatto che gli scafisti sono immediatamente liberati e spesso ricomprano il loro stesso scafo, sulla mancanza di coordinamenti tra le forze di sicurezza italiane, sulla loro carenza cronica di mezzi, sul non coordinamento tra le polizie europee.
Siamo nel vuoto totale del diritto, della prevenzione, della pianificazione internazionale, come se i problemi di ordine pubblico potessero risolversi solo con la repressione brutale.
Il traffico di esseri umani è gestito principalmente da scafisti libici e tunisini, eppure l’Italia non fa nulla contro di loro, non interviene nei porti di imbarco, non può obbligare le polizie locali a bloccarli, non ha nemmeno una legge che li possa trattenere o punire. Parlare di repressione e di espulsione, a questo punto, diventa grottesco.
Altre obiezioni:
“Quando noi italiani andavamo in America avevamo documenti regolari e eravamo apprezzati come buoni lavoratori”
Falso! All’inizio tutti potevano andare in America a cercar fortuna, fu l’eccesso degli afflussi a imporre restrizioni, e, con documenti o senza, gli Italiani furono sempre i più odiati.
Elena Corbucci scrive:
“Voglio solo ricordare che ancora prima dei meridionali al nord, nei primi anni del novecento ad Ellis Island sbarcavano circa 4000 italiani al giorno. Eravamo considerati come gli animali: arrivavamo solo con i 10 dollari necessari allo sbarco, con la fodera di un cuscino riempita di pane secco e pochi effetti personali. A New York abbiamo fondato il nostro ghetto dove i primi giovani italiani, stufi di essere sottopagati in miniera, cominciarono a chiedere il pizzo agli altri negozianti italiani più vecchi, creando la mafia. I giornali dell’epoca, come il Times, ci vedevano come una piaga da debellare. Proponevano di cementare il porto, di bruciare le nostre baracche...ci designavano peggio degli albanesi, dei neri e dei russi che pure arrivavano numerosi. I bambini italiani più fortunati giravano scalzi per New York chiedendo l’elemosina e spesso morivano di fame: arrivavano su navi come la Fortune da soli anche a sei anni. Eravamo tali e quali agli sbarcati a Lampedusa. Anzi, forse peggio. Cosa bisogna fare allora? Fare finta di non aver avuto mai bisogno di niente e nessuno? Secondo me si deve andare alla fonte. Finchè tutti se ne fregano di come NON vivono nei paesi sottosviluppati ma si interessano solo di nazioni che li possono sfruttare, niente cambierà. Bisogna aiutarli dal loro paese, aiutarli nello sviluppo, stanziare dei fondi. Voi pensate che per una madre sia facile scegliere di trasportare il proprio figlio di 20 mesi? Basti questo per pensare a quanto PEGGIO stanno a casa loro. Non hanno nulla da perdere, tutto è meglio che là. TUTTO. Ma si giudica, si critica, si compatisce e poi si gira il viso e si accende la tv per vedere il grande fratello. Io penso che anche noi cittadini dobbiamo fare qualcosa, cosa non lo so ancora, ma non mi sembra giusto che siamo sempre qui a FREGARCENE di tutto e SUBIRE tutte le decisioni assurde che il governo prende per noi. Facciamoci Sentire per l’amor di Dio! La pacchia Italiana, come potete vedere anche voi, sta finendo.”
In Usa i negozi esponevano un cartello che diceva: “Vietato l’ingresso agli straccioni italiani e ai cani”. Cartelli simili comparivano fino a pochi anni fa in Belgio, Germania e Svizzera.
Nell’odio americano agli emigrati avevano la peggio ebrei, irlandesi e italiani. E’ vero che abbiamo avuto Fermi, Sinatra o Fiorello La Guardia ma anche Al Capone e tutta la mafia americana.
Gli italiani erano considerati sporchi, ladri e imbroglioni. E "Italiani tutti mafiosi" lo dicono anche ora. Eravamo "gli indesiderabili", lo siamo spesso adesso.
Negli anni ’20 l’America fu attraversata da un’ondata xenofoba che chiedeva a gran voce di espellere tutti gli italiani (e non si fece eccezione per i veneti!)
Milioni di disperati si riversavano sulle città americane e la gente reagiva con odio.
Se qualcuno riusciva a metter su qualche botteguccia se la vedeva devastata dalle organizzazioni xenofobe.
Molti italiani entrarono nella malavita locale. Alcuni si organizzano in bande (Cosanostra, Manonera..). Contro di loro l’opinione pubblica insorse. Le accuse erano sempre le stesse: vagabondi, sovversivi, anarchici, camorristi e mafiosi. I giornali non facevano certo distinzione fra gli italiani onesti e i rapinatori assassini.
Oggi la comunità italo-americana (15.700.000, 6% del totale) è entrata nelle classi alte degli USA. Ci sono nomi famosi, politici, industriali, atleti, artisti.. Ma nella prima metà del secolo scorso, gli italiani erano ai livelli più bassi della società, considerati cialtroni, scansafatiche e criminali.
Dal 1869 al 1875 lasciarono il nostro paese 123.000 emigranti l’anno, e dal 1876 al 1915 fino a 650.000, in totale ben 25 milioni di italiani!
E’ da notare che gli stessi xenofobi che odiano i migranti odiano anche i meridionali e chiamano meridionali tutti quelli che abitano a un km a sud dal loro campanile.
Scrive Aldemo Ballarotti:
“Le stesse cose, al nord, si dicevano per i meridionali, che arrivavano non con i gommoni, ma con quei lerci e maleodoranti treni dal sud, che all’arrivo al capolinea dovevano essere disinfestati. Le stesse identiche cose: "ci rubano la casa popolare, i posti nell’asilo, i posti di lavoro...stiano a casa loro, con le loro madri vestite di nero, col capo coperto dal fazzoletto nero" "Non si affitta a meridionali" "I meridionali non hanno voglia di far niente, sono solo capaci a fare figli" e giù umiliazioni...
Quello che mi fa specie adesso è che sono i signori Moneta (un siciliano) a dirle queste cose.
Non nascondo che problemi del genere siano di facile soluzione, ma i poveri e i disperati li avremo sempre con noi. Ci vogliono politiche globali per risolverli, sia a livello economico, politico-diplomatico. O pensate che una Bossi-Fini, ma anche una Turco-Napolitano o le cannoniere possano fermare i disperati del mondo ???”
“Gli extracomunitari sono tutti criminali”
Chiaramente chi è misero e non è integrato deve per forza delinquere o crepa. E’ una regola per chiunque, anche per gli italiani, come lo è oggi per i negri del Bronx o degli stati del sud degli USA.
“Lo stato spende per dare a tutti i migranti assistenza sanitaria, casa e provvigioni togliendoli ai nostri pensionati o invalidi”
Non esiste che tutti i migranti abbiano assistenza sanitaria, casa o sovvenzioni ( i rumeni baraccati sul greto del Reno a Bologna sono un piccolo es.), chi è senza permesso di soggiorno lavora in nero e si nasconde e non lo aiuta nessuno, per lui ci sono solo i lager dei CPT.
“Ci manderanno in crisi economica”
La studiosa Bonvicino dice: “E’ privo di senso dire che l’immigrazione comporterà una crisi economica o sociale nel Nord del mondo. Secondo l’ONU (2002) ci sono nel mondo 175 milioni di immigrati, il 32 % (56 milioni) vive in Europa, il 23,4 (41 milioni) nel Nord America e il 28.5 (50 milioni) in Asia; in media, uno su 10. Dati troppo bassi per giustificare allarmismo” .
Piuttosto i migranti contribuiscono all’economia europea in forte misura.
“Noi eravamo diversi e non abbiamo fatto migrazioni di massa come fanno loro”.
Non è così. Gli italiani sono stati protagonisti del più grande esodo migratorio della storia moderna. In poco più di un secolo, dal 1861, ci sono state più di 25 milioni di partenze, un numero quasi equivalente all’ammontare di tutta la popolazione al momento dell’Unità d’Italia. Per il 47% venivano da Veneto, Friuli e Piemonte e al 90%, erano analfabeti e rurali, così disperati da accettare paghe più basse, tanto che molti furono linciati da folle xenofobe inferocite, altri furono linciati con l’accusa di essere mafiosi e di diffondere criminalità.
Oggi ci sono decine di milioni di italiani o figli all’estero (14 milioni solo negli USA, 1 milione in Australia, 4 milioni andarono in Argentina, molti in Brasile ecc. ).
Gli USA del resto sono un paese formato da migranti, altrimenti sarebbe abitato solo da pellerossa e inuit, discorso simile vale per Argentina o Brasile.
“Ognuno stia al paese suo”
E difatti oggi noi italiani siamo al primo posto tra i migranti comunitari con 1.185.700 emigrati. Non abbiamo dati su quanti partono per gli Stati uniti. Non sono più gli analfabeti affamati di un tempo, sono giovani più qualificati, spesso dotati di grande talento, ma resta il fatto gravissimo di un paese che non è in grado di trattenere e realizzare nemmeno i propri figli.
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Messaggi
1. > Comunione e Liberazione, razzismo, xenofobia e neo-fascismi., 27 agosto 2006, 16:33
Ormai è chiarissimo che C.L. è divenuto un partito vero e proprio organico all’estrema destra ed a Forza Italia, basta vedere come si spellavano le mani ad applaudire le"uscite" xenofobe (e stupide perchè mi dovete spiegare cosa vuol dire l’italia agli italiani) di Berlusconi e le inutili chiacchiere di Andreotti (mafioso riconosciuto in sentenza) mentre Rutelli che faceva tutto il baciapile è stato contestato ed addirittura fischiato per non parlare degli altri membri di governo andati con le migliori intenzioni!A ben poco servono i distinguo, i se ed i ma successivamente emessi da dirigenti di C.L. che cercano solo di non perdere quei (purtroppo) tanti consensi che ha nel centrosinistra, almeno ammettessero il loro inqualificabile, razzistico, monotematico comportamento che ben poco ha a che fare coll’insegnamento cristiano ma neanche quello. Si ricordassero:quel che viene fatto all’ultimo degli uomini è fatto a me! Ben gli sta al centrosinistra ed ora togliessero l’otto per mille alla chiesa visto che ne vogliono fare "club azzurri"! A proposito si dice che il meeting è costato 9 milioni di euro pagati dagli sponsor: da quali?Tanto per sapere cosa non comprare
1. > Comunione e Liberazione, razzismo, xenofobia e neo-fascismi., 28 agosto 2006, 06:54
Che in Italia ci siano partiti che diffondono xenofobia e razzismo e che ci siano ciellini che anche applaudono sconsiderate frasi razziste (vedi Pera o Berlusconi) fa veramente a pugni con qualunque idea di cristianesimo e mostra solo il degrado di un gruppo-partito che ormai si regge solo sull’appartenenza fanatica e il desiderio di potere.
Ho un figlio a Londra da alcuni anni e ci andiamo spesso. L’Inghilterra è un paese indubbiamente più avanzato dell’Italia anche se a stato sociale non se la cava bene.
La multiculturalità è la norma e nessuno ne fa un problema.
Se la pessima politica estera di Blair non avesse aggredito il Medio Oriente a fianco dell’odiato Bush, non ci sarebbe stato l’attacco nel metro o il presunto attentato agli aerei (dico presunto perché anche in Uk molti hanno avuto l’impressione di una manovra concertata i un momento in cui il consenso a Blair è così basso da far temere che non arrivi a fine mandato. Del resto quelli che hanno sventolato l’attacco sono gli stessi che giuravano sulle armi di distruzione di massa)
Notare che lì tutto è stato smorzato e se n’é parlato poco e i viaggi non presentano le difficoltà che leggiamo, mio figlio è appena arrivato in aereo senza disagi, la stampa italiana esagera notizie che sulla stampa UK nemmeno compaiono.
In UK nei luoghi di lavoro c’è gente di tutto il mondo e così nelle strade, sul metro, nelle case; sembrano tutti ben integrati e c’è lavoro per tutti, i gruppi di lavoratori o amici sono misti senza problemi.
Il vicino di casa è uno neozelandese che ha sposato una cinese, di sopra abita un pakistano e a fianco un indiano che ama una polacca, di lato uno scurissimo dello Zaire che si è messo con una pallidissima svedese, questo non fa né caldo né freddo a nessuno.
Il mondo futuro sarà così.
Altrove (noi siamo il peggio) le reazioni negative sembrano conseguenze di leggi o atteggiamenti che non permettono l’integrazione, ma dove essa è facilitata tutto scorre in modo più civile e ordinato.
In UK nessuno ti rifiuta una casa o un lavoro se non sei britannico o ti discrimina per questo. Si chiama civiltà.
Dove vigono leggi democratiche, dove la gente è accettata civilmente e trova casa e lavoro, abbiamo cittadini rispettabili di qualunque colore siano. Dove questo non c’è si allargano miseria e delinquenza. E’ scontato.
Piero
2. > Comunione e Liberazione, razzismo, xenofobia e neo-fascismi., 31 agosto 2006, 13:56
Caro Piero, hai certamente ragione su molte cose... ma permetimi di dire che tu descrivi una sorta di "idillio multirazziale" che francamente non è nelle cose reali... quando ricapiti in inghilterra prova a far caso a come i "mestieri" (ed i redditi) siano rigidamente suddivisi su "scala razziale"... prova a girare bene tra i quartieri ed a valutare bene le percentuali di violenze a sfondo razzista che quotidianmente attraversano le metropoli inglesi... ciao marione
3. > Comunione e Liberazione, razzismo, xenofobia e neo-fascismi., 31 agosto 2006, 20:20
Mi spiace, Marione, ma in Inghilterra ci sono stato, e la divisione razziale per ceti non l’ho vista.
Mi pare ovvio che chi immigra per bisogno economico ha bisogno di tempo per emergere ma ho avuto l’impressione che le possibilità di emergere fossero pari per tutti.
Ci sono zone operaie e zone in, e tra gli operai ci sono britannici come non, e lo stesso nelle zone sofisticate e costose, salvo la zona ebraica di Londra che è lussuosissima e omogenea, ho notato in particolare le differenze sui metro’ secondo le destinazioni, metrò di un certo colore affollati di operai, metro’ nuovissimi detti Millennium dalle zone più ricche pieni di manager e impiegati di alto livello per la city. Non mi ricordo i colori, ma a seconda del metro’ che prendi e delle zone che attraversa vedi una tipologia umana diversa, mista però sempre di colori e di etnie.
Il capo dell’azienda di mio figlio è pakistano e è uno di quelli che si è fatto da sé.
Molti ricchi di Londra sono indiani.
Tanto per fare un nome a caso, il padre di Dodi, Mohamed al Fayed, è proprietario degli esclusivi magazzini di Harrods a Londra. Miliardari di tutto il mondo sono residenti a Londra.
Londra sembra una città dove non ci sono ostacolo razzisti ma conta l’intraprendenza e la capacità di lavorare e investire. Nessuno guarda da dove vieni ma cosa fai.
Nella stessa ora puoi incontrare donne nere chiassose e enormemente grasse, vestite a colori sgargianti che sembrano uscite da Harlem o imbatterti in un matrimonio elegantissimo che trasuda ricchezza da tutti i pori con limousine bianche lunghe come treni e auto di grosse cilindrate.
Non è come dici..
In quanto ai reati, aumentano come aumentano le città, e non sono ancora niente in confronto a quello che avviene a New York, per esempio. In USA devi stare attento a non camminare per la strada perché in certe zone puoi essere arrestato dalla polizia perché chi va a piedi è sospetto, ma se prendi un’auto a nolo devi stare ancora piùattento perché per una velocità che da noi sarebbe da lumache (90 miglia all’ora), la polizia ti può anche sparare, ci sono poi zone dove nemmeno la polizia entra e se ti perdi lì è peggio che a Scampìa, e anche in zone di New York centralissime, ancora pochi anni fa i taxi non andavano oltre l’80° Street (ora non lo so) e dovevi stare attento che un malintenzionato non ti trascinasse in un vicolo, tra un grattacielo e un altro, e ti borseggiasse o addirittura ti tagliasse la gola. Tutte le metropoli hanno un tasso altissimo di emarginazione e di criminalità
Piero
2. > Comunione e Liberazione, razzismo, xenofobia e neo-fascismi., 1 dicembre 2006, 22:45
"un magnifico collage di luoghi comuni,banalalità,falsità.in perfetto stile sovietico!"
1. > Comunione e Liberazione, razzismo, xenofobia e neo-fascismi., 2 dicembre 2006, 14:26
C’è sempre qualche ignoto che scrive le sue sgrammaticate cose:
""un magnifico collage di luoghi comuni,banalalità,falsità.in perfetto stile sovietico!"
Ti rispondo con le parole di un’amica che parlava di Norberto Bobbio (immagino che questo "sovietico" tu non lo abbia mai sentito nominare, farà parte delle tue banalalità!)
"Norberto Bobbio era un piccolo borghese.. tutti gli anni va in campagna... e vede che qualcuno dei suoi amichetti non c’è più, perché è morto di tbc..
Adulto, scriverà che la sinistra è quel luogo ideale dove una persona pensa che la solidarietà sia uno dei modi più umani per andare verso una vera umanità.
Mentre la destra è quel luogo dove si assume come unica via la dominanza, la piramide naturale, dove si considera cioè naturale che il più potente domini chi lo è meno, così come il leone domina gli animali più deboli, si pensa che ciò stia proprio nella legge del gruppo, il più potente si ritiene più dotato e dunque adibito al comando. Non il migliore, si badi, ma solo il più forte.
E’ implicito in questa scelta che i deboli debbano essere calpestati e immagino che il nostro "banalalità" applichi questa regola anche alle razze, intendendo che la razza bianca ha il diritto di calpestare le razze inferiori o che la cultura occidentale ha il diritto di schiacciare le altre culture.
Non sono due teorie criticabili in assoluto, dipendono dalla nostra scelta.
Questa per la destra è l’unica via di sviluppo poissibile: la legge del più forte.
Non la compassione, non la solidarità, non l’amore, non Cristo, Buddha, Gandhi..."
Che poi tutto questo lo si chiami "perfetto stile sovietico" mi pare piuttosto da analfabeti della storia
viviana
3. Comunione e Liberazione, razzismo, xenofobia e neo-fascismi., 15 maggio 2007, 16:17
cara viviana,
non so dove hai trovato quelle informazioni circa il meeting di rimini, ma ti chiedo di verificarle accuratamente. Sai, a noi ci hanno sempre insegnato che per capire e giudicare la realtà fino in fondo bisogno tenere conto di tutti i fattori e mi sembra che, il tuo articolo s’impunti su una discussione piuttosto marginale. Il meeting di rimini, infatti, non si limita (anzi direi che occupa uno spazio piuttosto marginale) solamente della sfera politica, bensì cerca di proporre mostre, incontri, assemblee, spettacoli che possano far emergere la bellezza della realtà e della vita umana. I giornalisti e la televisione cercano di far emergere solamente il lato politico al fine di attaccare CL accusandolo di essere unicamente una setta politica, o solamene per registrare più ascolti!!Tuttavia anche se non condividiamo le stesse idee a riguardo ti esorto a riguardare per un attimo la foto che inconsciamente avete messo a testimonianza del meeting...dei ragazzi, giovani, del liceo e due dell’università che sorridono!!!!Mi dispiace ma credo che quella foto, da sola, faccia cadere tutto il vostro giudizio: se CL si limitasse alla sfera politica i ragazzi non sarebbero così felici ma sarebbero solo falsi e ipocriti, quei sorrisi e quella letizia che emerge dai volti giovani forse è conseguenza e espressione di qualcosa di più bello che li possono vivere!
Cordialmente
1. Comunione e Liberazione, razzismo, xenofobia e neo-fascismi., 15 maggio 2007, 20:07
Caro cordialmente, scusa se ti chiamo così ma è l’unico modo con cui hai firmato.
Rispondi molto semplicemente a queste domande: al meeting di CL di Comunione e Liberazione
chi ha applaudito calorosamente per anni e anni di seguito Andreotti, noto padrino della mafia?
chi ha applaudito calorosamente il leader di Forza Italia Berlusconi, personaggio a dir poco inquietante?
chi ha applaudito calorosamente l’ex presidente Pera quando ha attaccato il melting pot europeo?
Chi ha applaudito calorosamente Farina, già spia della CIA?
Chi ha applaudito calorosamente due terroriste come Francesca Mambro e Nadia Mantovani? (Berlusconi al meeting di Firenze si portò come testimonial Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, si vede che è un vizio)
Se non erano i ciellini chi era? Degli infiltrati?
Io non sono mai stata a Rimini a vedere Cl ma ho passato giornate intere a sentire gli interventi per radio. E mi è bastato
viviana (ma tu firmare.. mai?)
2. Comunione e Liberazione, razzismo, xenofobia e neo-fascismi., 17 maggio 2007, 18:09
scusa se ribadisco quello che ho detto nella lettere precedente...ma ti ripeto che il tuo giudizio è solo parziale, mi sembra che tu t’impunti solo su di un aspetto, quello politico! Due persone potranno avere diverse opinioni politiche ma di fronte a un evento tanto spettacolare quanto unico uno sarebbe falso con sè stesso se non ammettesse tale bellezza!Se un evento lo si guarda solo per un aspetto lo si riduce, lo si sminuisce e magari si arriva a considerazioni affrettate!Io non m’intendo molto di politica ma, come ogni uomo, riconosco la bellezza..e mi sembra ingiusto accusare così ferocemente un movimento cattolico solo per un aspetto politico diverso dal tuo!!!Vorrei farti notare che alla mia provocazione di stare di più di fronte all’INTERA realtà tu mi hai risposto solo con frasi riguardo all’unico aspetto che sembra essere rilevante per te...quello politico!!!!!!!!!!!Inoltre volevo sottolienare che non sempre i media riportano la realtà fedelmente e interamente!!
Grazie comunque della risposta
3. Comunione e Liberazione, razzismo, xenofobia e neo-fascismi., 18 maggio 2007, 07:27
Caro innominato che non leggi
ti ripeto che i meeting li ho seguiti integralmente per radio e non li ho letti sui giornali. Ed è l’aspetto politico che mi interessa, e di questo mi interessano ancora di più le parti che stridono totalmente col messaggio cristiano.
Ma la tua foga di difendere CL a gni costo è pari a quella di chi dice che i capi nazisti autori dei peggiori crimini erano però persone affettuose in famiglia e che amavano gli eccellini.
viviana
4. Comunione e Liberazione, razzismo, xenofobia e neo-fascismi., 20 maggio 2007, 21:10
cara viviana, capisco che ti interessi molto di politica e quello sia il tuo principale metro di giudizio ma..parliamoci chiaro...l’uomo non può vivere solo per la politica! Sicuramente ne saprai molto più di me in campo ma io sono certa di una cosa: l’uomo non è fatto solo di sogni o battaglie politiche e perciò il giudicare una manifestazione e, ancora di più, degli altri uomini dovrebbe essere un’azione alquanto premurosa!
Non pensare che ti consederi ignorante e incapace, anzi credo tu sia molto intelligente anche se non condivido con te molti giudizi, in particolare questo!
Grazie
5. Comunione e Liberazione, razzismo, xenofobia e neo-fascismi., 20 maggio 2007, 22:19
Proprio perchè "il giudicare una manifestazione e, ancora di più, degli altri uomini dovrebbe essere un’azione alquanto premurosa", ancora di più per dei credenti, non si capisce perchè poi si vorrebbe impedire a chi ha scelto affetti e stili di vita diversi di poter regolare "civilmente" queste scelte ......
K.
6. Comunione e Liberazione, razzismo, xenofobia e neo-fascismi., 21 maggio 2007, 09:17
Caro innominato
il fatto che non ti firmi mai continua a essere un segno di grave scorrettezza anche perché non dai modo di distinguere le tue mail da quelle di altri.
In verità mi sono occupata pochissimo di politica per 60 anni della mia vita, occupandomi piuttosto di pedagogia, psicologia e spiritualità e anche, moltissimo, di religione (cosa a volte diversa dalla spiritualità), o, piuttosto, di religioni comparate e di sistemi antropologici comparati, perché ciò rientrava nel mio percorso formativo.La politica è una scoperta recente per cui sono spesso impreparata su persone e fatti del primo novecento.
Tuttavia, qualunque cosa io abbia fatto, credo che in cima ai miei pensieri ci sia stato sempre l’amore per la conoscenza e il rispetto per la libertà e la diversità umana. Quell’amore che vedo oggi sempre più coartato dalle manipolazioni di istituti potenti come la casta partitocratica, la casta clericale, la casta che domina i media, le multinazionali, le centrali della globalizzazione economica e della massificazione neocon.
Sono arrivata alla convinzione che parole degne di rispetto come democrazia, informazione e religione stiano fortemente decadendo a causa di leader insani e che essi stiano accelerando la crisi della civiltà occidentale. Non c’è solo mediocrità in giro ma anche una pulsione malvagia che porta a strumentalizzare, mentire, abusare, confondere, colludere.
A causa di questi soggetti, l’Europa sta perdendo colpi e l’Italia, soprattutto, sembra essersi messa su una china irreparabile, con una svalutazione costante della politica.
I politici sanno benissimo che esiste una crisi della politica italiana ma sembrano arresi alla decadenza e alla crescente sfiducia popolare come se ciò fosse ineluttabile. E, quanto più i partiti perdono identità ed energia, chiùdendosi al riccio nella difesa di piccoli privilegi, tanto più la Chiesa surroga alla loro inerzia aumentando la sua arroganza e i suo strapotere. Male, molto male! non basta fingere che le cose siano diverse e bearsi dell’euforia di una piazza per nascondere che la crisi di valori ha colpito crudelmente anche la Chiesa a causa delle sue scelte efferate. L’esodo dei fedeli continua e a questo bisognerebbe guardare chiedendosene le cause, perché non basta darne la colpa alla crescente materializzazione, quando i fedeli che se ne vanno dalla chiesa cattolica affollano altre sette. Forse le cause sono ben altre. L’esodo si è accentuato con Voitila che le piazze le sapeva pur riempire. Ma forse il cattolicesimo dovrebbe essere ben altra cosa da uno spettacolo mediatico che affolla le piazze. O dovremmo dire: dietro le piazze niente?
viviana
(Come vedi non è difficile firmarsi, è solo una questione di onestà)