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ControCorrente: la sinistra guardi alla FIOM.
Publie le lunedì 20 settembre 2010 par Open-Publishing1 commento
ControCorrente: sospendere il congresso della federazione. La sinistra guardi alla FIOM
DIREZIONE NAZIONALE PRC . INTERVENTO DI M. VERUGGIO
Ferrero ha chiesto di esprimersi sull’impostazione generale della sua relazione e gli rispondo che sono in totale disaccordo e del resto credo che nessuno se ne stupirà. Qualche giorno fa il segretario della FIOM Landini, durante un dibattito alla Festa della Federazione della Sinistra a Roma, diceva che oggi c’è un problema di rappresentanza politica del mondo del lavoro, ma che i partiti non se ne possono ricordare soltanto quando perdono le elezioni constatando che i lavoratori non li hanno votati. Qui c’è il nocciolo della nostra discussione di oggi: il tema del rapporto tra questione sociale e questione elettorale. Ferrero ci ha indicato tre assi di intervento: il ‘Nuovo Ulivo’, la manifestazione nazionale della FIOM del 16 ottobre e la Federazione della Sinistra. Il problema è che c’è una contraddizione manifesta tra il secondo punto e gli altri due. Se - come è stato detto in relazione - l’obiettivo prioritario è lanciare la grande alleanza democratica entro ottobre, allora non ci concentreremo sulla manifestazione del 16. In primo luogo perché non siamo materialmente in grado di reggere contemporaneamente su due fronti. In secondo luogo perché - come dicevo - c’è in questa impostazione la subordinazione della questione sociale alla questione elettorale e quindi è evidente che la FIOM passa in secondo piano. Certo oggi tutti dicono ‘siamo con la FIOM’. Ma cosa significa stare con la FIOM? Per me significa sostenere la sua battaglia fino in fondo. Per il gruppo dirigente di questo Partito invece significa sostenerla fino a che ciò non entra in contraddizione con i propri interessi elettorali. La dimostrazione più lampante l’abbiamo avuta nel congresso della CGIL. Di fronte a un tentativo di isolamento sociale e politico dei metalmeccanici qui si è teorizzato che era meglio non prender posizione per non scontentare i vari Patta, Diliberto e Nicolosi, i quali a loro volta sono quelli che non vogliono scontentare il PD e che perciò oggi ci chiedono non solo di dichiarare la nostra disponibilità a un nuovo governo di centrosinistra, ma anche di garantire preventivamente che, se esso dovesse nascere, noi non lo faremo cadere.
FERRERO: ‘Non puoi dire questo. E’ una tua interpretazione, ma non puoi attribuire questa affermazione a Rifondazione!’
Caro Paolo, ti ricordo che in una riunione del 20 luglio 2009 a Genova ti ho chiesto com’era possibile non avere una politica sindacale, tanto più alla vigilia di una scadenza importante come il congresso CGIL e tu mi hai risposto proprio questo: che non possiamo avere una politica sindacale perché nella Federazione convivono anime troppo diverse: la FIOM, Lavoro Società, RDB. In ogni caso - se preferisci - dirò che è una mia interpretazione, ma ciò non toglie che questa interpretazione è condivisa dalla stragrande maggioranza dei nostri iscritti che militano nella CGIL, da una parte e dall’altra. E ti dico anche che se la Federazione è il motivo per cui non abbiamo una politica sindacale allora essa non soltanto è inutile, ma è una palla al piede per i lavoratori italiani ed è per questo che i lavoratori non l’hanno votata ieri e non la voteranno domani e che siamo destinati a diventare il partito dell’asterisco, per citare un sondaggio pubblicato qualche giorno fa su Repubblica (NdR: Nel sondaggio si indicavano con un asterisco i partiti al di sotto del 2%). E’ per questo infine che sono stato e continuo a essere contro la Federazione della Sinistra. Perché è un’operazione elettoralistica (peraltro fallimentare) nel segno della subalternità al PD. Un’operazione che suscita avversione nella maggior parte dei nostri iscritti - a prescindere dalla loro appartenenza alle diverse aree del Partito, perché viene percepita come una scelta utile solamente per la sopravvivenza dei gruppi dirigenti, una vera e proprio scissione di vertice dalla base di Rifondazione.
D’altra parte il carattere di questa federazione lo si ricava dalle tesi che avete approvato per il prossimo congresso. Quando si parla di una ‘alleanza democratica’ per dare un’alternativa al Governo Bossi-Berlusconi significa - nel linguaggio della politica - che siamo pronti ad allearci anche con Fini. Non parliamo poi delle regole di questo congresso che prefigurano il più basso livello di democrazia nella nostra storia. Quanto al mandato che Ferrero ci ha chiesto di dargli in vista della riunione del Consiglio Nazionale della Federazione di sabato si tratta di fatto della richiesta di una delega in bianco.
In questo quadro non c’è da stupirsi poi se Nichi Vendola aumenta i propri consensi. Perché nella percezione collettiva lui sfida il PD, certo su un terreno - quello dei nomi, delle candidature, delle primarie - che non è il nostro. E tuttavia voi non state sfidando il PD né sul terreno dei nomi né su quello delle cose, che dovrebbe essere il nostro terreno prediletto. Quando in realtà uno sbocco politico alternativo alla crisi della sinistra ci sarebbe ed è proprio nello scontro FIOM-FIAT e nel processo politico che questo scontro potrebbe mettere in moto.
Proprio per questo dico NO alla Federazione e aggiungo un altro elemento. Che prima si faccia il congresso della Federazione e poi quello di Rifondazione rappresenta un’inversione logica che avete cercato di far passare assicurandoci che subito dopo il congresso della Federazione ci sarebbe stato quello del Partito. Oggi la possibilità di elezioni anticipate ci dice che la certezza di poter svolgere il congresso di Rifondazione a marzo non c’è più e per questo chiedo che venga rimesso in discussione anche il congresso della Federazione. Sulle elezioni utilizzo le parole di Landini, che chiede alla politica di schierarsi: o si sta con la FIOM o si sta con Marchionne. Credo che noi dovremmo girare questa richiesta di una scelta di campo chiara agli altri partiti della sinistra, da Vendola a Ferrando, proponendo loro di costituire una coalizione di quelli che stanno con la FIOM, inevitabilmente alternativa al PD. Così facendo almeno eviteremmo di sfiorare il ridicolo proponendo ‘grandi alleanze democratiche’ con Ichino che vuole smantellare il contratto nazionale e lo Statuto dei Lavoratori.
Ripreso dal sito di ControCorrente-sinistra prc
Messaggi
1. ControCorrente: la sinistra guardi alla FIOM., 20 settembre 2010, 22:10, di nando
Le contraddizioni della Fds e dei suoi dirigenti e ormai risaputo. Anch’io penso o si sta con la Fiom o con Marchionne, il resto è noia come dice una famosa canzone... Saluto il compagno Enrico, di aver ripreso da ControCorrente questo interessante articolo che mette in evidenza la strategia sbagliata dei vari Diliberto, Ferrero... Ma comunque questi tizi ormai non ci stupiscono quasi più di niente.