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Francesco Piccioni, un deputato fascista e il Corsera

Publie le venerdì 17 settembre 2010 par Open-Publishing
8 commenti

Francesco Piccioni, Gasparri e il Corriere della sera.

Prendendo spunto dall’articolo del Corriere della Sera in cui si annunciava la bufala delle candidature di Ferrero e Diliberto nelle file del PD, il deputato fascista Maurizio Gasparri ha presentato una interrogazione parlamentare sulla vicenda chiedendo spiegazioni sul ruolo nel Manifesto e nel PRC di Francesco Piccioni. Il giornalista ha un passato, e una pena interamente scontata, nelle Brigate Rosse e questo per il Corriere della Sera è indiscutibilmente un caso scabroso. Gasparri si chiede se per caso il Manifesto e il PRC siano beneficiari di finanziamenti pubblici visto che tra le loro amicizie e frequentazioni hanno un ex brigatista. Si potrebbero dire molte cose. Innanzitutto, come sostiene sul Manifesto Loris Campetti, si potrebbe domandare a Gasparri per quale motivo siede in Parlamento sugli stessi banchi di Giuseppe Ciarrapico il quale forse qualche problema giudiziario con i fondi sull’editoria ce l’ha. Ma non scendiamo al livello giustizialista in quanto il problema che qui vogliamo trattare è di natura politica. L’articolo bufala del Corriere della Sera era evidentemente dalla prima all’ultima riga un articolo becero e reazionario. Chiunque abbia un minimo di dimestichezza e di etica comunista lo capiva dall’inizio. Che l’articolo in questione riguardasse beghe interne al PD era chiaro a tutti. Non si capisce perchè alcuni nuovi rivoluzionari lo abbiano usato per polemiche contro il PRC e la sua politica. Ora, è evidente che ci possono essere milioni di motivi politici seri per contestare la nascita della Federazione della Sinistra e la politica di alleanza democratica per sconfiggere Berlusconi. Bisognerebbe però che le critiche non smettessero mai di avere un carattere politico invece di scivolare in basso. Chi usa la destra e la sua pubblicistica per i suoi fini, quanto nobili essi siano, dovrebbe avere presente che in questo modo si trova nelle condizioni di sviluppare i famosi effetti collaterali. I Gasparri di turno, il TG1, non aspettano altro che delegittamare ogni opposizione di sinistra non integrata nei meccanismi del sistema economico. Per questo usa mezzi che una volta si dicevano"vergogne antiche come le montagne". Per favore, non diamogli una mano. Contestiamo pure, ma parliamo di politica. Ricordiamoci che terroristi erano anche i partigiani sulle montagne e nelle città durante la guerra di Liberazione. Chi in quel periodo non condivideva la linea del CLN non avrebbe mai pensato di usare strumentalmente un articolo dei giornali di regime. Nel frattempo esprimo la mia personale solidarietà ad uno dei migliori e più attenti giornalisti italiani.

Roberto

Messaggi

  • Caro Roberto, inizierei con il dividere le due questioni che trattava il corriere della sera e la Stampa , una è quella di Piccioni, e nessun a mio sapere, compagno la ha ripresa, l’altra è quella di un accordo di Ferrero-Diliberto con Bersani .
    Sulla prima nessuna credibilità a chi cerca una connessione br-prc, la cosa si commenta da sola, sulla seconda invece beh che dirti, mi ripeto, ma se non è zuppa è pan bagnato.
    Ferrero inoltra l’immediata smentita, il corriere della sera la pubblica, Ferrero è soddisfatto della "riparazione", la giornalista del Corriere della sera non smentisce, ma quel che rimane sicuro è che la FdS continua ad offrire sostegno ad alleanze interclassiste.

    Sul come lo faccia è bene chiarire che non è la stessa cosa se lo fa come indipendente nelle liste del pd o meno, ma per quel che mi riguarda il problema dell’appoggio all’interclassismo rimane lo stesso.
    E quello della mancanza di credibilità al suo stupirsi ( di Ferrero) che i compagni possano prendere sul serio una nuova giravolta dello stesso, pure.
    Quanti paletti son già stati buttati giù dai dirigenti della sinistra ex radicale che oggi è appiattita sul governismo ?
    Quante svendite hanno regalato al pds, ai ds, al pd nel corso di questi anni?
    Quanto lavoro di base hanno buttato a mare per sostenere politiche compatibili con questo sistema economico?

    Il loro sostegno a "missioni di pace", ed lo smantellare paletti di classe, ha portato alla politica del menopeggio dell’oggi, ed a una completa non fiducia sul loro operato.
    Ferrero si fa eleggere segretario del PRC sventolando una "svolta a sinistra" e politicamente si inventa una FdS molto simile a SEL e il continuare ad appoggiare il centrosinistra caso per caso, che tradotto nel politichese non credibile, vuol dire praticamente dappertutto, comuni, provincie, regioni, ed adesso anche politiche.
    Perchè mai dovrei stupirmi se oggi si diventasse indipendenti esterni nelle liste del pd?
    Perchè dovrei dare credibilità a quello che era l’esponente più governista del prc Bertinottiano?
    Che tu, sappia, il prc perchè non ha sostenuto la sinistra cgil, all’ultimo congresso cgil?
    E’ meno grave del presentarsi in lista con il pd?

    Non ti segnala un voler prendere le distanze da quella che è stata una grande mobilitazione del popolo di sinistra?
    Non sarà che era un pagar pegno al Patta-pensiero che in termini sindacali vuol dire ingoiare tutti i "rospi di maggioranza " compatibili possibili?
    Beh, per quel che mi riguarda, e scrivo a titolo personalissimo, mi ricordo del Ferrero che cercava di organizzare la sinistra-prc nei primi anni della costruzione del partito, ed ho visto, il seguito politico di chi è diventato convinto ministro del governo Prodi e degli interessi che sostenevano siffatto governo (banche e confindustria) e non ho dato credito alla sua annunciata "svolta a sinistra" che è servita a rimetter in carreggiata i dirigenti arcobalenisti e continuo a pensare che per ridargli credibilità serve ben altro che un suo comunicato di smentita e vedo ancor meno valido il comunicato di smentita del pd ( a proposito il pd di Ichino ti sembra meno borghese del corriere della sera?)..

    Ben altro ci vorrebbe nell’oggi, per tornare credibili.
    Sostenere le lotte ed i conflitti, esser sostegno di chi lotta per spostare a sinistra cgil e sindacalismo di base, organizzare un corpo collettivo che si opponga a chi cerca di far pagare la crisi dell’economia capitalista ai settori popolari, e tanto altro che è l’esatto opposto del sostenere il centrosinistra interclassista in ogno dove.

    La FdS al contrario di quel che tu scrivi non è: opposizione di sinistra non integrata nei meccanismi del sistema economico.
    Essa persegue un sentiero che non porta alla sinistra di classe, ma al suo contrario, e se nell’oggi fa da stampella sinistra esterna , la politica del menopeggio che persegue porta diritti al coinvolgimento sempre più interno.
    I famosi paletti che cadono uno dopo l’altro, e che fanno si, che in piena crisi economica del capitalismo, non esista ancora un’unica opzione politica organizzativa dei comunisti, degli anticapitalisti, e che il Ferrero possa dare del pirla a chi non accetta di mettere in discussione la politica indipendente dei comunisti di fronte alle forze padronali.

    Ieri sera Bersani consigliava, dalla trasmissione di Bruno Vespa, al pdl di rispondere ai tanti lavoratori precari che intendono lottare, ai tanti professori che non staranno in silenzio nel vedere smantellare la scuola pubblica, agli operai che non hanno più lavoro o che vedono il loro lavoro senza diritti.
    Rispondere perchè la non risposta porta ai conflitti, ha usato il : muoversi perchè quando piove, piove per tutti.
    Poverino si preoccupa dei segnali di lotta, dei conflitti che emergono, questo è il partner dei Ferrero e dei Diliberto,
    Nelle feste del Pd si invitano i Bonanni, gli Angeletti, gli Ichino, e le contestazioni dal basso fioccano, gli interessi che difende il pd son sempre più chiari.

    E "qualcuno" non trova di meglio che il trattare con il pd, un misero tentativo di tornare in parlamento non sull’onda del conflitto che riemerge dirompente, ma sul minimo di accordo possibile.
    Il menopeggio che continua ad avanzare, contro cui contrapporsi sapendo quali amari frutti può ancora dare.
    Si doverbbe raccogliere il conflitto, per rilanciarlo, per organizzarlo, ma si preferisce sostenere il Bersaniano: Quando piove, piove per tutti.
    Questo si che: Chiunque abbia un minimo di dimestichezza e di etica comunista lo capiva dall’inizio.
    Il resto per me è pan bagnato che traquillamente con dirigenti governisti può diventare una enorme zuppa.
    Se non oggi, domani, ma questo poco importa, è la pietanza che a gran parte di base non piace, e si pone il compito di dover cambiare il menù altamente indigesto.

    I pirla ( definizione data dal Ferrero) stavolta non vogliono passare da coglioni, sembrerà strano, ma così a me pare.
    Lo dirà il seguito se trattasi di mio processo alle intenzioni dei dirigenti governisti, o il saper prevedere sviluppi del continuo svendere della ex sinistra radicale.
    Intanto rallegriamoci per la pioggia in arrivo, perchè quando piove per i comunisti non governisti è tempo di cui non aver minimamente paura, è il tempo di cui fidarsi.
    E’ l’autunno alle porte, che procede con forza, la pioggia indica che le vite di chi lavora, di chi è disoccupato, di chi studia, di chi è precario, valgono molto di più dei profitti del capitale.

    La sinistra di classe se sa esser sponda della classe, non può che ben raccogliere, a condizione però che la smetta con il menopeggismo, con il fare interessi altri, non potrà continuare a lungo quella che in tanti vedono come un marciare senza muoversi.
    Son tempi di pioggia, e l’autunno è già iniziato, finalmente.

    Enrico Biso

    PS: mi unisci a Roberto nella piena solidarietà a Piccioni, senza alcun se e senza alcun ma,

    • ma sono assolutamente d’accordo con te. Volevo che criticassimo il compartemento del PRC e della Fds in termini politici e non usando motivazioni strumentali e lo hai fatto. Poi credo che le cose siano un pò più complicate. Poi magari più tardi cerco di spiegare perchè. O magari meglio, scrivo un’altro pezzo.
      Grazie per aver compreso lo spirito
      Roberto

    • Mi limito alla questione di Francesco Piccioni, che peraltro conosco personalmente.

      Francesco è praticamente l’unico giornalista italiano che si occupa di lavoro sul quale si può certamente contare quando c’è da denunciare qualche scabrosa situazione di precariato particolare o quando si tratta di dare spazio mediatico ad una qualche vertenza sindacale di "lavoratori in carne ed ossa" ... anche dentro allo stesso "Manifesto" ho avuto esperienze negative con altri redattori, con Francesco Piccioni mai ... lui è sempre disponibile ...

      Ero a conoscenza del percorso personale di Francesco, che peraltro non è l’unico ex BR che lavora al "Manifesto" .... c’è pure Geraldina Colotti che in genere si occupa di cultura .... ma appunto lui come la Colotti hanno interamente, e da lunga pezza, scontato la loro pena ... e non vedo proprio dove sia quindi oggi lo scandalo ....

      Non capisco poi cosa c’entri Francesco Piccioni con Rifondazione Comunista ... a quanto mi risulta, assolutamente nulla ...

      Raf

    • Francesco Piccioni è quel bravo giornalista che dice Raf. Con Rifondazione non c’entra nulla. Viene usato come una clava prima dallo schifoso Corriere, poi da Gasparri.
      Tutto per attaccare i comunisti.
      Roberto

    • Bah, si potrebbe parlare degli ex appartenenti ai Nar e a Terza Posizione Marcello De Angelis, ora senatore PdL, e Vincenzo Piso ora dirigente nazionale e, mi sembra, consigliere regionale del Lazio dello stesso PdL ...

      Ma potremmo parlare anche di Lanfranco Pace, condannato a suo tempo al processo 7 Aprile per le attività prima di Potere Operaio e poi dell’autonomia operaia e processato pure per una breve appartenenza alle stesse BR - cosa quest’ultima da lui negata - che scrive oggi sul "Foglio" di Ferrara e sul "Giornale" della famiglia Berluskoni ... ed era prima iscritto a Forza Italia ed ora al PdL ....

      Piccioni invece fa solo ed esclusivamente il giornalista .... non è iscritto nè tantomeno parlamentare o dirigente di nessun partito, meno che mai di Rifondazione .... non vota essendo interdetto dai pubblici uffici anche se ha più volte dichiarato che, se potesse, non voterebbe lo stesso ...

      Quindi, di che stiamo parlando ?

      K.

  • Con il meno peggio siamo arrivati al peggio e questo grazie ai Ferrero e i Diliberto che hanno svenduto la sinistra radicale per i propri interessi e del partito. Ci vuole una sinistra anticapitalista e antigovernista che sappia lottare e manifestare accanto ai lavoratori e la gente meno abbiente, compreso gli immigranti e per fare tutto ciò bisogna accentuare i conflitti di classe...