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Il disastro della Val di Susa

Publie le lunedì 31 ottobre 2005 par Open-Publishing
1 commento

Dazibao Manifestazioni-azioni Movimenti Polizia Ambiente Repressione Viviana Vivarelli

Rigorosi copincolla da scritti degli abitanti della Valle

di Viviana Vivarelli

La Val di Susa e’ esplosa. Oggiviolenti scontri con la polizia.

Gli abitanti e i sindaci della Val di Susa hanno sempre violentemente rigettato il progetto faraonico di scempio del loro territorio e stanno facendo scioperi da anni per impedirlo.

Il governo ha progettato la costruzione di una linea ferroviaria ad alta velocita’ (TAV), di collegamento con la Francia, che attraveesarebbe la valle con perforazione montana, che comporterebbe la rovina totale della valle stessa, il degrado dell’ambiente e l’aggravarsi del pericolo di disastri ambientali.

Sono anni che le popolazioni hanno detto no a questa imposizione che favorirebbe solo un potente blocco di interessi economici e politici in assoluto spregio del territorio e dei suoi abitanti e con successivo aumento di tasse.

In pratica basterebbe migliorare la rete ferroviaria con poca spesa, perche’ il Piemonte e’ gia’ collegato con l’Europa e non ha bisogno di questa opera dipendiosa e inutile che segnerebbe la morte della Valle.

La devastazione prodotta dal progetto sarebbe irreversibile. La zona e’ abitatissima e il tracciato avrebbe un impatto enorme sulle abitazioni, con treni che sfreccerebbero a 300 km all’ora rasenti le case, e grossi pericoli a opera dei cantieri, degli sbancamenti e degli smaltimenti, tali da compromettere per anni la viabilita’ e la vivibilita’ di tutta la zona.

Gli abitanti della Val di Susa giudicano l’opera assolutamente inutile, costosissima (si parte da una stima di 20 miliardi di euro), violenta, distruttiva per agricoltura, le falde acquifere, la diffusione di amianto e uranio, il rumore e le vibrazioni, lo smog.
Venti miliardi di spesa inutili, mentre si tagliano enti sociali e welfare, e tutto per favorire gli interessi economici di pochi.

La Val di Susa e’ gia’ attraversata da due strade nazionali, una mostruosa autostrada e una linea ferroviaria internazionale.

Le due gallerie da Venaus a S.Jean de Maurienne metterebbero in crisi le falde, e porterebbero alla luce materiali pericolosissimi come amianto e uranio, per di piu’ la societa’ costruttrice e’ gia’ sotto processo nel Mugello per reati ambientali e non garantisce nessun rispetto per la valle.

La Valle ha un patrimonio da proteggere in bellezza naturalistica, sci alpino, valori culturali, ma, se si realizzare la linea ad alta velocita’ si ridurrebbe a un corridoio di transito, si pensi che la Valle in alcuni punti e’ larga poche centinaia di metri e il danno sarebbe tremendo.

Fare un tunnel di 54 km significa avere una quantita’ gigantesca di materiale da smaltire per un volume di 15 milioni di m cubi che non possono essere collocati in zona e richiederanno un movimento di migliaia di tir per anni.

Per di piu’ si intende perforare rocce friabili, falde acquifere, depositi di gas naturale ecc, e, oltre alla pericolosita’ dell’intervento, sparirebbero le falde aquifere com’e’ successo da altre parti; nello scavo sono presenti ossidi di uranio che inquinerebbero le acque con conseguenze terrificanti (centinaia di medici hanno gia’ firmato un documento che attesta i futuri rischi di salute per la popolazione).

Si ricorda che la Valle e’ stata crocevia di traffici di trame eversive nere, ha visto traffici d’armi gestiti da soggetti legati a gruppi neofascisti collegati ai servizi segreti, che l’autostrada da 2200 miliardi fu affidata a una societa’ che subi’ 15 inchieste per tangenti, spionaggio, abusivismo e altro.

In questo clima ci sono stati gia’ due morti.

Oggi migliaia di persone, uomini e donne di tutte le eta’, hanno partecipato a combattivi presidi contro l’alta velocità ed hanno bloccato l’inizio dei lavori. La polizia li ha caricato a più riprese ed ha fermato quattro manifestanti, fra i quali una vigilessa, ora rilasciati grazie alla pressione ed alla solidarietà dei manifestanti stessi. I lavoratori delle fabbriche della Val Susa sono scesi in sciopero spontaneo a sostegno della mobilitazione.

Migliaia di poliziotti caricano e manganellano gente comune e sindaci. Un esercito di celerini sta forzando i blocchi degli abitanti della val Susa. Scontri, barricate di pietre e alberi.

La sindaco di Condove Barbara Debrrnardi scrive in un sms: "Oggi è una bruttissima pagina di morte della democrazia. Anche i sindaci sono stati caricati dalla polizia. C’è molta tensione, ci sentiamo in pericolo. Abbiamo le prove fotografiche. La polizia ha caricato una prima volta dopo le nove e poi di nuovo intorno alle undici e mezza. I poliziotti spintonano i manifestanti e quando questi non sono retrocessi non esitano a usare i manganelli. La seconda carica è avvenuta quando la folla ha cercato inutilmente di impedire che due ragazzi venissero caricati su un cellulare per essere portati via» .. "Stazione di Bussoleno occupata, Tgv bloccato ad Avigliana. Resistenza per difendere il futuro della Valle di Susa: il nostro futuro. Ci siamo ritirati nei boschi come vecchi partigiani mentre tutte le fabbriche della Valle sono appena entrate in sciopero»

«Fatti così gravi come quelli successi stamattina - dice Airaudi - non sono altro che il fallimento della politica. Ora è più che mai necessario riallacciare il dialogo con le popolazioni della Val Susa e allo stesso tempo respingere le provocazioni di un governo di centro destra che, nel momento della sua agonia, vuole imporre con la forza un progetto che quelle popolazioni non sono disposte ad accettare a scatola chiusa».

Messaggi

  • Buon giorno

    M’interessa quello che state facendo in val Susa. Il fatto sta che sia l’amianto sia l’uranio, in un modo on nell’altro ve lo gestiscono. Un cantiere che dura per anni poi sparisce ed il terreno viene poi rimesso in sesto, in un modo o nell’altro.

    Quello che io non leggo da nessuna parte è il problema fondamentale del rumore, sia sulle rotaie, sia sulla struttura catenaria, sia dal flusso dell’aria davanti ad un treno che viaggia a più di 150Km/ora, la parte d’eco che verrà rispecchiata su tutta la valle ed oltre.

    Poi un altro piccolo problema, non tanto grave ma alquanto nocivo, e spero che i freni usati dai treni siano privi di amianto, però creano polveri comunque.

    La lunghezza degli stessi, non sono treni, specialmente il trasporto merci, di 20 30 e più vagoni che viaggiano di notte, per non intralciare i passeggeri.

    Dovreste innanzitutto cominciare a misurare il livelli acustici attuali, quindi avete una base dove appoggiarvi, perché se non avete questi nel momento che andate in tribunale durante e dopo la costruzione un’avvocato principiante vi ribalta.
    Dovete leggere dei libri sull’ecologia e quello che succede quando costruiscono line ferroviarie.
    Dovreste leggere gli studi fatti in Olanda ed in Giappone sul rumore dei treni, interessante anche quando le rotaie sono tutte saldate, frenando le ruote dei vagoni si squadrano e questo crea dei problemi estremamente interessanti.

    Io ho bloccato il ripristino di una vecchia linea … per il servizio merci per il Tunnel sotto la Manica, basando molto il lavoro sul rumore….. che non è gestibile.

    Grazie
    Loris
    Oxon.innovations@libero.it