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Il prezzo di una vita : Sherwood Baker fu ucciso a Baghdad il 26 Aprile 2004
Publie le giovedì 10 giugno 2004 par Open-Publishing
di Dante Zappala (testo
originale qui)
Zappala fa parte dell’organizzazione Military
Families Speak Out (NDR)
Non tanto tempo fa, 250mila dollari bastavano per comprarsi una casa, aprire
un conto per il college e concedersi una cena in un ristorante di lusso. Oggi,
250mila dollari bastano solo per un soldato morto.
Mio fratello, il sergente Sherwood Baker, è stato ucciso in servizio a Baghdad
il mese scorso. Prima di partire, aveva sottoscritto la più alta assicurazione
sulla vita del Servicemember’s Group: 250mila dollari. Sua moglie ha ricevuto
quei soldi e una bandiera ripiegata. Dovrebbe arrivare con un bigliettino: “Grazie
per aver fatto affari con lo zio Sam. Le medaglie le teniamo noi”. Quello che
mi rimane è un fratello morto, un nipote orfano del padre e un vuoto gigantesco
dove una volta c’era quest’uomo gigantesco.
Per un ragazzo che non aveva mai fatto tanti soldi nella sua vita – era un soldato
di prima linea con uno stipendio di 2.500 dollari al mese – Sherwood ha pagato
il prezzo più alto in guerra, mentre le società e gli uomini d’affari nel business
bellico stanno facendo profitti enormi. Bush ha scaricato 149 miliardi di dollari
in questo conflitto. Dove confluisce tutto questo denaro? Certamente non nei
conti bancari delle vedove! Chi è veramente ricompensato per il loro sacrificio?
Che ne dite di questo: dall’inizio della guerra la Halliburton ha tirato su miliardi
in contratti con il governo.
E poi c’è Ahmed Chalabi e la INC. La sua società ha ricevuto 39 milioni di dollari in “aiuti”, assieme a un lauto stipendio di 340mila dollari al mese negli ultimi due anni.
Sherwood ha sbagliato tutto. Forse, se avesse aiutato a inventare le prove per cominciare una guerra, le persone intorno a Bush gli avrebbero garantito una maggiore quantità di denaro. Sarebbe sicuramente lanciato verso una carriera maggiormente retribuita.
Quanto valgono esattamente per lo zio Sam le false informazioni? Purché non si diventi una spia iraniana, sembra, queste ti tengono comunque nel salotto buono del Pentagono. Ma quel mestiere non era adatto a Sherwood. Lui ha fatto quello che fa la maggior parte degli americani patriottici – lavorava per vivere. Sapeva che non sarebbe diventato ricco con il suo lavoro, ma voleva aiutare la gente. Era un assistente sociale per i ragazzi mentalmente disabili. Per arrotondare, faceva il dj nei bar e nelle discoteche. Sherwood non era abbastanza imprenditore per riuscire ad entrare nella Harvard Business School. Così, quando George Bush gli disse di andare a lavorare con la sua Unità di Guardia in Iraq, lui ci andò volentieri.
Sherwood non ha mai posseduto una Hummer (un’enorme fuoristrada per uso civile, nda); girava armato su una Humvee (le jeep dell’esercito, nda). Oggi, non è disteso sul divano nel suo soggiorno con una tv a grande schermo e l’audio surround, a giocare ai videogame con suo figlio. E’ disteso da solo nella sua tomba.
Sherwood ha lavorato fino alla fine – è morto tracciando il perimetro di sicurezza per l’Iraqi Survey Group. Questo gruppo si è assunto la responsabilità di trovare quelle introvabili armi di distruzione di massa – di qualunque tipo – con la speranza di fare del Presidente un uomo onesto.
La morte di Sherwood presenta una stupefacente ironia. Hai trovato armi di distruzione di massa, Sherwood? No, fratello, se avessi voluto far soldi e continuare a vivere, avresti dovuto dire a tutti che le armi esistevano e che tu sapevi dove trovarle.
Poco prima di morire, Sherwood ha mostrato dove ti porta una vita di duro lavoro e sacrificio – affamato e assetato nel deserto. Nella sua ultima e-mail, ci ha chiesto di spedire a lui e ai suoi commilitoni del cibo e dell’acqua. Sembra che la più potente macchina militare al mondo tenga i suoi soldati a stecchetto.
Com’è che succede questo? Sono andato sul sito della Halliburton a cercare degli indizi. Dopo una disputa col governo riguardante qualche milione di dollari in ricarichi troppo alti, la Halliburton ha testardamente dichiarato: “Potremmo trattenere tutti o una parte dei pagamenti ai nostri subappaltatori” che forniscono servizi di ristorazione. Il che praticamente significa che i soldati Usa in Iraq non mangiano. Nonostante i suoi profitti miliardari, la Halliburton non è riuscita a portare a termine il suo compito fondamentale – nutrire le nostre truppe. I nostri soldati, d’altra parte, devono fare il loro lavoro, indifferentemente da quanto siano affamati, oppure finiscono davanti alla corte marziale e a Leavenworth (una prigione di massima sicurezza nel Kansas, nda). Chiedete a Camilo Mejia, l’obiettore di coscienza che è stato condannato a un anno di reclusione.
Ora credo che Sherwood è morto per tutti gli altri. Innumerevoli persone mi hanno detto che mio fratello è un eroe ed è morto per difendere la nostra libertà. Potrebbe essere così. In un Paese che promuove le virtù del Libero Mercato, lui è morto per il bene dei profittatori di guerra e molto poco per il bene suo.
Dante Zappala
10.06.2004
Collettivo Bellaciao