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In attesa della guerra di secessione per i colonnelli della Lega è lotta per la

Publie le lunedì 28 giugno 2010 par Open-Publishing

Da un lato Roberto Maroni e dall’altro Roberto Calderoli; da un lato il ministro dell’Interno che all’indomani delle elezioni regionali dichiara "che ora è il momento di fare le riforme, intendendo tutte le riforme non solo quella federale" (una "mossa" che "viene letta come un modo per intestarsi la leadership della Lega"), e dall’altro il ministro della Semplificazione, che risponde salendo "al Colle con in tasca la ’sua’ riforma istituzionale, per stoppare le ambizioni di Maroni e riaccreditarsi come il vero ministro delle riforme": qualcuno sostiene che dietro la nomina di Brancher si celerebbe in realtà "una guerra interna di posizionamento che tra i colonnelli leghisti si è aperta da alcuni mesi per la successione al leader", una "Babele" che avrebbe spinto Berlusconi a "mettere un suo uomo dentro il dossier del federalismo per avere un voto in più dalla sua in Consiglio dei ministri, ma anche per controllare da ’dentro’ le mosse della Lega".
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