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Incontri segreti. Il Gruppo Carlyle prossimamente a Lisbona
Publie le mercoledì 28 aprile 2004 par Open-Publishingguerra e affari
La compagnia d’armi di Bush senior discute, a porte chiuse, di appalti in 
Iraq e dei legami con Osama bin Laden
Il management della Carlyle Group sta preparando un incontro a porte chiuse 
da tenersi la prossima settimana a Lisbona. La notizia è stata riportata il 
4 aprile scorso dal Portugal News (pubblicato sul sito 
www.gloabalresearch.ca). Il gruppo Carlyle, che, lo ricordiamo, è un’enorme 
società d’investimenti con base negli Stati uniti, attualmente coinvolta 
nella fornitura di armi alle forze della coalizione anglo-americana presente 
in Iraq, gestisce (tra gli altri capitali) i patrimoni della Saudi Binladen 
Corporation (SBC) - guidata dai membri della famiglia di Osama.
Che ci siano stati stretti legami economico-finanziari tra la famiglia Bush 
e quella di Osama bin Laden e altre potenti famiglie saudite dovrebbe essere 
un fatto risaputo (si veda Michel Chossudovsky, Guerra e globalizzazione, 
Ega 2002).. Ma che molti ufficiali statunitensi sostengano, oggi, che la 
Saudi Binladen Corporation continui a finanziare le attività politiche del 
capo di Al Qaeda, Osama bin Laden (come ha fatto per molti anni), dovrebbe 
essere quanto meno imbarazzante per diverse persone dell’establishment 
statunitense.
Si tratta naturalmente di uno degli argomenti che saranno affrontati a 
Lisbona, sebbene al primo posto dell’agenda del meeting sembra che ci sia la 
richiesta di un maggior coinvolgimento del Carlyle Group nella ricostruzione 
della infrastrutture di Baghdad e delle altre aree urbane irachene una volta 
cessate le ostilità (ci si metterà al lavoro il 30 giugno?). Contratti da 
miliardi di dollari per rimettere in sesto le piste dell’aeroporto e le aree 
urbane distrutte dai bombardamenti della coalizione.
Oltre a George Bush senior, questa grande società finanziaria è gestita da 
una squadra di personaggi che in passato hanno avuto ruoli di spicco nella 
politica statunitense: come Frank Carlucci, attuale presidente della 
società, che è stato un ex direttore della Cia prima di diventare Segretario 
di Stato alla Difesa, e l’ex primo ministro britannico conservatore John 
Major. Vice di Carlucci un altro illustre ex, James Baker II, segretario di 
stato sotto Bush il vecchio. E siccome «gli affari sono affari», senza 
troppe distinzioni geopolitiche e culturali, il Gruppo Carlyle si può 
permettere di rifornire l’Autorità dell’aviazione federale statunitense di 
sistemi di sorveglianza per il controllo del traffico aereo e, allo stesso 
tempo, di firmare (come ha fatto di recente) contratti per 12 miliardi di 
dollari con l’United Defense Industries al fine di equipaggiare gli eserciti 
turco e arabosaudita ... tanto per confutare le tesi dei perditempo sullo 
scontro di civiltà.
La SBC, in particolare, ha giocato un ruolo centrale proprio nell’aiutare 
George W. Bush ad ottenere, ad esempio, le concessioni di sfruttamento 
off-shore da parte dello Stato del Bahrain, quando, nel 1989, l’attuale 
presidente Usa era a capo della piccola compagnia petrolifera texana (Harken 
Energy, che sostituì l’Arbusto di Bush senior). Per di più, nel consiglio 
d’amministrazione della Harken vi era Salem, il fratello di Osama bin Laden, 
lì rappresentato dal suo agente americano James R. Bath.
Dunque, al meeting di Lisbona si parlerà degli affari di Carlyle, ma anche 
dei legami attuali tra la SBC e Osama bin Laden; e, se la continuità di 
questi sarà confermata «ciò metterà George Bush senior e i suoi colleghi 
della Carlyle in una posizione imbarazzante. Come managers degli 
investimenti finanziari della Saudi Binladen Corporation, potrebbero 
benissimo essere accusati di aiutare indirettamente ed essere complici del 
nemico numero uno degli Usa», come rileva il Portugal News.
Il Manifesto




