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la furia di Libero e del Giornale contro la sentenza Dell’Utri è rabbiosa, anche se la travestono da ‘grande vittoria’, perché la sentenza condanna Dell’Utri come mafioso ma salva Berlusconi come mandante di stragi politiche, dichiarando che Dell’Utri è stato un mafioso per un ventennio, ma si è convertito alla legalità esattamente nel 92, all’alba delle stragi, contro ciò che dice un proverbio siculo, “Cu nasci tunnu un’ pò moriri quadratu”.
La battuta di Ellekappa compendia il tutto: ”Fino al ’92 è concorso esterno. Dopo è fusione”.
E Giannelli: “Pronto, Silvio? E’ concorso esterno!! Ora posso fare il Ministro degli Esteri?”
E dunque: condannato Dell’Utri. Berlusconi assolto!
E poi si parla di toghe rosse!? La lotta in Camera di Consiglio avrebbe dovuto andare in diretta a reti unificate, con quelli che volevano salvare Berlusconi e Dell’Utri nonostante tutto e quelli che tentavano di salvare almeno Berlusconi, sacrificando, si per dire, un po’ Dell’Utri che tanto in galera non ci andrà mai. Non è dato sapere se c’erano anche quelli che volevano salvare la giustizia!
Cacciaturi ca assicuta ddu cunigghia, unu cci scappa e l’autru n’ô pigghia.
Cacciatore che insegue due conigli, uno gli scappa e l’altro non lo piglia.
Ma cacciatore che le volpi le difende, una trappola chiude e l’altra rende.
Ci hanno messo 5 giorni per aggiustare le cose così da derubricare la responsabilità di B nelle stragi. Ora intanto B è in salvo. Per Dell’Utri si vedrà. Hai mai visto un prete o un senatore finire in carcere? In Italia mai.
La sentenza è politica, come quella di Andreotti.
Per Andreotti si distinse il giudizio tra i fatti fino al 1980 e quelli successivi, la Corte stabilì che Andreotti aveva «commesso il reato di partecipazione all’associazione per delinquere Cosa Nostra, concretamente ravvisabile fino alla primavera 1980», reato però «estinto per prescrizione». Per i fatti successivi alla primavera del 1980 Andreotti fu assolto!
Dell’Utri nella mafia ci nasce, e ci prospera, fa il mafioso da una ventina di anni, poi nel 92 avrebbe detto di colpo: “Cara mafia, io mi dissocio”, dopodiché avviene di tutto: stragi di mafia, una trentina di morti, 200 feriti, giudici saltati per aria o sparati, tutto per destabilizzare il paese. E al termine arriva bel bello Berlusconi, l’uomo che ripristina l’ordine, e riscuote, guarda caso lui del Nord, tutto il bacino elettorale dei voti mafiosi in Sicilia. Ma, ovviamente, B non c’entra. E i giudici, prudentemente, decidono che il pentito Spatuzza, il maggiore dei pentiti, il più importante, con tanto di fatti provati,“non è attendibile”. Punto. Ma chi ci crederebbe? Nemmeno Cappuccetto Rosso!
Si esulta e si grida alla”vittoria”. In qualunque paese civile si sbatterebbe fuori dai confini nazionali Berlusconi e la sua ghenga a calci in culo. Qua Dell’Utri non perde nemmeno il posto di senatore. Berlusconi riscuote una grande vittoria. Il consenso ai porci sale. La Lega tace, pagata col Ministero di Brancher, che non testimonierà sui casini della banda del Nord. Io accetto un reato a te, tu ne accetti uno a me. E’ la ghenga prospera. Con gli idioti che in piazza urlano contro Roma ladrona.
“Notare” - lo dice il procuratore Ingroia- “che Dell’Utri non è stato condannato per ‘frequentazioni mafiose’. Nessuno in Italia è stato mai condannato per ‘frequentazioni mafiose’. Qui c’è proprio un rapporto costante per favorire la mafia e altri interessi connessi”. In pratica i giudici si sono messi d’accordo per non rovinarsi la carriera, ora che la Riforma della Giustizia metterà le sorti della loro carriera nelle mani dell’esecutivo. Per cui hanno deciso di accettare per buone le confessioni dei pentiti più piccoli che non chiamano in causa B, e di rifiutare la prova principale del pentito più grande che dice che B è il mandante delle stragi, che sono mafiose nell’esecuzione, ma politiche negli scopi.”Vengo anch’io!” “No, tu no”. E Spatuzza, teste principale sta fuori. Esclusa la prova pronta l’assoluzione. Non fa una grinza.
Si è arrivati a dire che i Graviano negano quel che dice Spatuzza e di riscontri non ne danno!! E perché si darebbe dar credito ai Graviano? Sono mafiosi e mai pentiti! E’ ovvio che dei mafiosi sconfessino un pentito!
Ma che la sconfessione di Spatuzza sia accettata da tutto il Parlamento e che la Lega non dica una parola e chi chiuda in un silenzio di marmo, questo è abbagliante!
Il giudice Ingroia ritiene Spatuzza perfettamente affidabile e con riscontri seri. Alfano, Mantovano e tutta la cricca berlusconiana ovviamente no. Tanto che gli toglieranno il Programma Protezione, in cambio del quale Spatuzza avrebbe dato i particolari, e lo ha detto entro quei 180 giorni che sono stati fatti scadere senza che lo Sato gli desse sul suo futuro quelle garanzie di vita ricostruita in incognito altrove, senza di cui sarebbe morto. Niente garanzie = niente confessione. Niente confessione =niente prove. E B è più salvo di pria.
Così ora Alfano, Mantovano e cricca daranno il Programma Protezione ai piccoli pesci mafiosi che hanno detto poco o nulla ma non lo daranno a lui, che stava per dire troppo.
E ancora Maroni ci racconta smarronate!? Ancora ci parla di lotta alla mafia e simili? Ma con che faccia?! Il silenzio complice della Lega dice tutto. Non hanno nemmeno la faccia di inventarsi qualche balla per quelli della Val Trompia. Zitti e mosca. E il popolo ciuco che non si accorge nemmeno della presa di culo.
Dice la sentenza: “Dell’Utri ha svolto per un ventennio un ruolo di costante mediazione tra mafia e ambiente imprenditoriale”. B è il primo imprenditore d’Italia e Dell’Utri è il suo consigliori, quello che gli ha fatto ottenere i voti siciliani e che gli ha messo in casa il pluriomicida mafioso Mangano. Voi che deduzioni trarreste?
Dell’Utri non è mai stato direttamente imputato per le stragi del 92-93, è vero, ma è stato indagato tre volte e lo sarà ancora.
Questa sentenza abnorme dice che dopo il 92 non ci sono prove che Dell’Utri e B siano implicati delle stragi. Per forza! Le prove c’erano e le hanno buttate! Anche il generale Mori, accusato di aver favorito Provenzano, al momento se l’è cavata.
Ma l’indagine continua!
Se Mangano, come Dell’Utri ha dichiarato, come Berlusconi ha dichiarato, è il loro eroe, allora Falcone e Borsellino cosa sono? Le loro vittime?
La reiterata e scellerata dichiarazione di Dell’Utri sull’eroe Mangano è come se avesse detto in tv, al tutto il popolo italiano: “La mafia ha vinto. Viva la mafia!”
Ormai in Italia i criminali sono al potere, la giustizia è morta, la democrazia finita, l’opposizione non è mai esistita e le frattaglie si litigano tra loro.
E il popolo, anche se si siede, l’ha sempre in culo.
"A li poviri e a li sbinturati cci chiovi ’nta lu culu macari assittati."
MASADA 1163. Hic sunt leones