Home > LA CHIAMATA

LA CHIAMATA

Publie le sabato 18 settembre 2010 par Open-Publishing
8 commenti

Leggendo Travaglio

Poco tempo fa Giorgino LaMalfa, detto il figlio degenere di suo padre, aveva detto a Nucara: ”Dobbiamo entrare nel Pdl e inseminarlo di cultura laica!” Al che il povero Nucara aveva risposto: “Giorgio, a 70 anni io non mi sento di inseminare nessuno!” E invece eccolo qua l’arzillo vecchietto che spinge per la fecondazione assistita! Fa il galoppino ridens per “racimolare una ventina di voltagabbana disposti a votare l’impunità a B al posto dei riottoso finiani” che gliel’hanno promessa ma non si sa mai. Ormai Fini è la bella Camilla che tutti la vogliono e nessuno la piglia.

Purtroppo con Nucara è stato un disastro. Sono finiti i tempi d’oro, Dov’è più quella bella ressa a Palazzo Grazioli per vedersi corpo e voto? Girano alla larga anche i venditori di coca. Un tempo cani e porci pullulavano vendendosi aggratis. Ora non basta la rielezione e l’estinzione del mutuo con vista Colosseo. E non serve nemmeno che uno come Stracquadanio si precipiti a dichiarare urbi et orbi che prostituirsi è legittimo (vedete il sottile nesso?)
Povero Nucara! Si rallegra di essere famoso e lo fermano per strada, pensa di portare a nuova gloria il Partito Repubblicano. A quale gloria? Quella dei postriboli? La Malfa padre straccerà la tessera.

Ma era meglio incaricare Capezzone che ha più pratica. Nucara si perdeva anche quel Calearo che fu uno degli uomini ‘nuovi’ pescati da Veltroni (ora ci riprova!), e che Veltroni mise addirittura capolista nel Veneto, per poi sentirsi dire che non era di sx (del resto non lo è nemmeno Veltroni!)

Quante persone ci saranno che attendono “LA CHIAMATA”?

Annunciaziò, annunciazio’ Se Berlusconi annunciava LA CHIAVATA forse era meglio!

Messaggi

  • Penso che qui non frega niente a nessuno di La Malfa padre e figlio e delle menate di Travaglio filosionista, allievo di quel fascista di Montanelli: l’elenco dei ladri di regime l’abbiamo già a disposizione. Sarebbe più interessante invece venirci a dire come mai da grillina paragoni la Lega a IRA, ETA e Secessionisti Corsi, invocandone addirittura l’incarcerazione usando polizia e esercito? Ricominci colla propaganda pro M5s?

    • Dimenticavo, davi dei terroristi a queste tre organizzazioni indipendentiste, che politicamente non vedo cosa c’entrino con la Lega, coacervo di razzisti xenofobi fascisti!

    • Baschi, irlandesi e corsi hanno mille ragioni per rivendicare la loro indipendenza ...

      Sono tutte e tre le entità vittime di un colonialismo di secoli ...

      Si può poi discutere sulle forme di lotta più efficaci ... tra l’altro da molti anni l’Ira non fa più lotta armata .... ed anche i corsi, pur con forti differenze tra le varie organizzazioni indipendentiste ed a volte con agganci non sempre raccomandabili con settori della malavita locale, non mi sembra stiano svolgendo alcun tipo di "guerra", preferendo ormai un’antagonismo di massa ed alla luce del sole ...

      La stessa Eta ha appena annunciato un "cessate il fuoco" unilaterale ... anche se sembrerebbe non essere stata presa molto sul serio, rispetto a questo annuncio, dal governo spagnolo ....

      Ma, come dicevo, quelle sono, al di là delle forme di lotta, battaglie anticoloniali sacrosante ..... quelle nazionalità esistono storicamente ...

      La Padania, come giustamente ha detto chiaramente anche Fini, come entità nazionale non esiste .... e comunque il Nord Italia non è "colonizzato" da nessuno ... anzi, casomai, è storicamente il Nord Italia - dal lontano 1860 - a "colonizzare" in qualche modo il Sud ....

      Lungi da me qualunque nostalgia "borbonica" o qualunque sentimento antirisorgimentale ( che invece spesso manifesta proprio la Lega) ... ma non c’è dubbio che l’Italia Unita che si realizzò 150 anni fa fu più un annessione forzata e feroce del resto d’Italia al Piemonte che una vera unificazione nazionale .... non propriamente quello che auspicavano Garibaldi, Pisacane o Mazzini .... e le conseguenze di questo ancora si vivono .....

      K.

    • E’ perfettamente vero e mi scuso del paragone. Magari i leghisti avessero simili precedenti storici! Il paragone, improprio lo riconosco, mi serviva solo per indicare la situazione di chi si vuole separare da uno stato e paradossalmente lo amministra, mentre accade normalmente in Europa che i secessionisti siano avversati dai governi. I paragoni purtroppo sono quasi sempre sbagliati se li si considera solo in parte

      V.

    • No, i paragoni sono fatalmente sbagliati quando si presume di assumere la "legalità" come concetto totalizzante e dirimente ...

      Tipico difetto, oltre che del PD ( ma la storia comincia già col vecchio Pci berlingueriano ), di tutte le aree a vario titolo "giustizialiste", tardogirotondine ecc. ecc. ....

      La storia è stata sempre fatta dalla "illegalità", a partire da tutte le rivoluzioni, anche quelle borghesi ...

      Un conto è quindi la sacrosanta "illegalità" degli oppressi ...la giusta ribellione a leggi ingiuste .... un conto è quella del potere in tutte le sue forme ....

      Sono notoriamente lontano mille miglia da ogni "ortodossia comunista" .... ma continuo a pensare che la discriminante principale rimanga ancora oggi quella "di classe" ... e non quella tra "buoni e cattivi", "onesti e disonesti", "violenti e nonviolenti" ecc. ecc. ecc.

      E’ qui che nasce fatalmente la contraddizione generale ... ed anche quella, quasi quotidiana, degli interventi di Viviana ...

      K.

    • Mi dispiace, non sono una terrorista, ed è vero che la legalità costituisce per me un valore che riconosce poche eccezioni. Anche Socrate diceva che se si distrugge l’ubbidenza alle leggi, si distrugge lo Stato che su di esso riposa. La soluzione non è disubbidire alle leggi ma cercare di realizzare una democrazia in cui le leggi siano un prodotto della volontà, dei bisogni e degli interessi popolari.

      Se si assume come principio guida quello di violare le leggi che non ci piacciono non siamo molto diversi da un Berlusconi che ha il potere di cambiare le leggi secondo il suo interesse personale.
      Ma non posso pensare a uno Stato che riposi sulla possibilità per ognuno di scegliere quali leggi ubbidire e quali no. Mi pare che questo si stia già facendo anche troppo in Italia per gli intr4essi più bassi e vili.

      Solo in stretti e rarissimi casi di coscienza, il cittadino può disubbidre alla legge, e lo diceva anche Don Milani nel caso dell’obiezione di coscienza di fronte alle armi, ma la storia ci ha mostrato fin troppi casi di obiezione di coscienza (come quella medica di fronte all’aborto) attuati per motivi che poco hanno a che vedere con nobili intenti.

      Apprezzo i medici che si sono rifiutati di ubbidire alla legge che imponeva di denunciare i migranti che arrivavano ai pronto soccorso, e riconosco il valore di ogni lotta politica e sociale contri leggi inique, ma so anche quanto la trasgressione sia un pericolo che può facilmente dilagare in fornde di antistato che finora non hanno giovato a nessuno.

      Non ho un’anima terrorista, non so che farci. Voglio uno stato più giusto e per questo mi associo a chiunque lotti per tale fine, ma non posso pensare alla distruzione di qualsiasi legge.
      Credo pertanto che la disubbidienza alle leggi debba essere attuata solo in rarissimi casi e tutti da valutare.

      In quanto alla storia di baschi dell’Eta, corsi insurrezionalisti e Irlandesi dell’IRA, mi chiedo se la scia di sangue che ha contrassegnato la loro storia, sia stata pari ai loro conseguimenti e sia stata la forma di lotta migliore che potevano attuare.
      Non voglio togliere nulla ai loro diritti, mi chiedo solo se i mezzi usati sono stati pari ai risultati.

      Martin Luther King, Mandela e Gandhi hanno ottenuto di più senza usare la forza. La lotta armata non è mai stata una grande soluzione per i problemi del mondo, almeno a guardare la storia. A volte sono state più vincenti le idee.
      Come no global e dunque pacifista, ho diritto ad avere questa posizione.

      Non si può essere pacifisti in Iraq, ma guerriglieri in casa propria.

      viviana

    • Mai sentito parlare della "disobbedienza civile" ?

      Più o meno la forma di lotta che usarono Ghandi e Martin Luther King ..

      Mica per "disobbedire a leggi ingiuste" bisogna essere "terroristi" o "guerriglieri ....

      Comunque questo intervento di Viviana è del tutto indicativo delle pesantissime contraddizioni che attraversano l’area giustizialista/tardo-girotondina ....

      Appunto il mondo diviso in "buoni e cattivi", "onesti e disonesti" ecc. ecc. ... ma non ha mai funzionato nè funziona così ....

    • Quanto a Mandela, ha usato largamente anche la lotta armata .... del resto il regime dell’apartheid era un regime fascista .... col tuo ragionamento allora non si doveva fare nemmeno la Resistenza al nazifascismo ... anche se alla fine la transizione dall’apartheid al Sud Africa di oggi è stata, per una serie di condizioni storico/politiche, sostanzialmente pacifica ....

      K.