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LA DEMOCRAZIA PARTECIPATA: LA PIRAMIDE ROVESCIATA. NO GLOBAL E LEGA

Publie le domenica 4 luglio 2010 par Open-Publishing
28 commenti

Ognuno può avere una vaga tendenza ideologica. Precisarla è un obbligo morale. Io nasco a un’attenzione più vivida alla politica dopo il macello di Genova, primo segno violento di un sistema virulento, che, nato dalla mafia e da una visione fascistica e dispotica del potere, non poteva che tendere ad un regime autoritario monocratico, associandosi alle peggiori forze del paese.

Nasco coi no global, col movimento dalle 800 associazioni di volontariato di Lilliput, con la campagna per le bandiere di pace per impedire il nuovo massacro dell’imperialismo americano in Medio Oriente. Nasco dall’avversione profonda alle guerre del petrolio, alle trame esiziali della CIA, alla falsa democrazia USA che in realtà è un plutocrazia masso-ebraica, nemica delle democrazie altrui e aggravata dall’oscurità demenziale di Bush. Nasco dalla lotta contro la globalizzazione economica che sta distruggendo il mondo anche come pianeta, come clima, come risorse, e sta distruggendo l’uomo come essere libero, dignitoso e consapevole.

Mi pongo, insieme a milioni nel mondo, come Davide contro Golia, contro i grandi potentati della Borsa, della Banca, delle multinazionali, della BM, del FMI, del WTO e anche della parte più iniqua dell’UE e della BCE, strumenti di quel neoliberismo esiziale che sta distruggendo la Terra e immiserisce l’umanità economicamente e moralmente, piegandola ad una visione distorta di se stessa, del suo senso, del suo merito, delle sue possibilità, sotto la crescente spada dell’intimidazione, della paura e della fame. Una visione, quella neoliberista, quella di Marchionne per intenderci o di Berlusconi, che al centro non ha l’uomo e i suoi valori e diritti, il suo progresso economico o morale, ma il potere, la merce, il lucro, il capitale, nel cui nome si è pronti a fare ogni sorta di abominio, ad accettare gli incesti più blasfemi, in una visione distorta e demoniaca della supremazia di pochi su tutti, che schiaccia ogni altro nel regno degli schiavi o dei succubi, o lo spinge ad omologarsi al male per non perire, infettando come una marea nera e vischiosa che uccide l’uomo libero o lo cambia nel contrario di se stesso, infettandolo, mentre perverte gli stessi mezzi democratici, stravolge le parole, svuota i controlli, aumenta la crescente impunità dei potenti.

E’ orribile notare come a questo crescente abuso che il potere politico fa del mondo, dell’uomo e della sua centralità fondamentale, corrisponda la parallela crescita di arroganza di una Chiesa sempre più superba, impunita, venale e dissoluta. E che ciò sia conforme all’essere la Chiesa l’unica dittatura teologica rimasta al mondo non la giustifica né la assolve.

Il movimento no global, che si dia o no questo nome, parte da una premessa fondamentale:

LA PIRAMIDE DEL POTERE DEVE ESSERE ROVESCIATA.

Il suo simbolo è esattamente il contrario della piramide massonica.

L’intento no global intende smascherarla la falsa mitologia neoliberista e il suo abuso deviato di quella democrazia, che, nata precaria e asfittica già nelle mani dei Padri Fondatori americani (che stettero bene attenti a non dare troppo potere alle masse), in luogo di trovare maggiori forme di garanzia dei cittadini e della loro autodeterminazione, è stata progressivamente svuotata di ogni significato, fino a convertirsi oggi in una veste solo formale che nasconde il suo opposto.

Oggi il concetto di democrazia deve essere ricreato.

Il movimento no global è in sintonia con quasi tutte le istanze marxiste, ma è la stessa storia a negare le conclusioni di Marx quando egli dà per scontato che quando il proletariato, che è l’ultima classe, prende il potere, la lotta di classe è finita. I fatti hanno mostrato anche troppo che il risultato non è stato la scomparsa degli abusi della classe egemone ma solo la ricostruzione di una nuova piramide di potere, nuove nomenclature, nuove violazioni dei diritti umani e nuove distruzioni della democrazia.

Occorre dunque ripartire dal basso con una visione concettuale che non ripeta vecchi errori e che rovesci veramente la visione centralistica e verticistica che è contraria ad ogni democrazia vera.

I no global partirono dai Nuovi Municipi, esperimenti locali di democrazia partecipata in cui almeno l’elettore cominciava a dire la sua sui problemi del territorio, gestendo anche un minimo di finanza, perché, se manca l’elemento decisionale ma soprattutto quello finanziario (si ricordino le pagliacciate dei consigli scolastici) la democrazia è solo una burla.

La democrazia è un potere effettivo solo se si basa:

sulla conoscenza dei fatti e delle persone (SAPERE),

sul potere di scegliere i tuoi rappresentanti e di licenziarli se si dimostrano indegni (ELEZIONE E CONTROLLO),

sul potere di decidere tu, attraverso di loro, cosa è meglio per te (DELIBERAZIONE INDIRETTA)

ma soprattutto sul potere di decidere come spendere i soldi (FINANZE).

Quando emerse la Lega, fu evidente da subito che non si potevano fare accostamenti con alcunché di democrazia partecipata.

Si cominciò subito con l’infame riforma elettorale di Calderoli che eliminò d’un botto il diritto alle preferenze elettorali, rimettendo tutto nelle mani di una dozzina di gerarchi, da cui discese un Parlamento scelto da loro e dipendente da loro (nel cdx addirittura scelto da uno), senza più alcun legame o mandato popolare, e in cui tutti, ma proprio tutti, difesero i loro cloni da processi o condanne, fino agli ultimi casi eclatanti di Brancher, Cosentino, Dell’Utri per non parlare dello stesso B, accusato addirittura di stragi senza che i suoi battano un ciglio o che l’opposizione si svegli dal coma.

Proprio il punto supremo di qualunque democrazia dal basso, la scelta elettorale e il controllo, è stato ammazzato dalla Lega, con l’aggiunta di un premio spropositato alla fazione vincente (che ora non supera il 30%). Che a quel punto le elezioni fossero carta straccia lo ha dichiarato quel 46% di cittadini che non sono andati a votare.

Dei presupposti di democrazia, nella Lega, mancava tutto.

Il sapere latitava per motivi culturali ed era sostituito dal plagio di piazza e dall’unione attraverso obiettivi di odio sociale.

Il controllo sui rappresentanti è sempre mancato fino alla dichiarazione odierna di Bossi su Dell’Utri, Brancher, Cosentino o altri soci di mafia e camorra, per cui: “B ha il peso del Governo, qualcosa gli si deve dare!”

In quanto alle delibere, sono 16 anni che la Lega non fa che votare leggi ad personam nel solo interesse di B, che la tiene attaccata all’esca del federalismo.

Quando poi passiamo al lato finanze, si vede che, non solo gli enti locali, che dovevano essere il pernio portante del federalismo, sono stati depauperati di tutte le loro finanze fino ai tagli attuali che hanno suscitato la reazione bipartisan delle Regioni, perché senza finanze c’è solo la paralisi, ma è continuato quell’accentramento di potere su Roma ladrona a cui la Lega partecipa ormai attivamente, unendosi alla corruzione, alle mazzette (Fiorani-Brancher-Banca di Lodi-mazzette per salvare Fazio), agli scambi allegri di favori comprensivi di escort e coca, al mantenimento di enti inutili (Province), alle mangiatoie di Stato che si dilatano senza che se ne vedano tagli o freni.

Insomma, se la democrazia dal basso doveva essere il rovesciamento della piramide del potere accentrata a Roma e ormai nel solo B, con la Lega abbiamo visto il formarsi di altre piramidine analoghe che riproducevano gli stessi vizi di accentramento del potere ladrone nelle mani di pochi, pronti subito ad aumentarsi emolumenti e poteri, per di più impuniti e improcessabili, mentre al resto del paese il potere veniva tolto completamente: di sapere, di decidere, di controllare e di gestire i mezzi per governare.

A questo aggiungiamo la legge-bavaglio contro indagini e informazione, lo scempio del territorio con l’adesione delle Regioni leghiste al nucleare, il federalismo demaniale che consegnerà 11.000 beni ‘pubblici’, persino sorgenti, isole e porti.. all’avidità mercantile di giunte, che possono essere barbare come mafiose o camorriste, derubando la Nazione di un suo bene fondamentale, bene su cui oltre tutto è fondato il patrimonio dello Stato e dunque anche il debito….(immaginare un uomo che mette un’ipoteca sulla casa e poi vende la casa).. a quel punto mi chiedo cosa resta nella Lega che parli, non dico di democrazia dal basso o di federalismo, ma anche solo di intelligenza.

MASADA 1165. LA PIRAMIDE ROVESCIATA

http://masadaweb.org

Messaggi

  • Tutto giusto ... però ....

    Però termini come "democrazia USA che in realtà è un plutocrazia masso-ebraica" sembrano usciti direttamente dalla bocca di Hitler e/o di Mussolini .... o dagli articoli dei fascistelli "sociali" ....

    Certamente la cosa non è intenzionale ... Viviana ormai un pò la conosciamo tutti ed è certamente lontana da suggestioni rosso/brune o terzoposizioniste ...

    Ma, attenzione, la forma nella sociètà della comunicazione è sempre più sostanza ... ed allora alle parole bisogna stare attenti ...

    Negli Usa domina il capitalismo più bieco ... nel quale certamente le componenti massonica ed ebraico/finanziaria hanno un ruolo importante ...

    Ma sono solo alcune delle componenti di un sistema molto più complesso ... che va invece indicato nel capitalismo imperialista tout court ... e non soltanto in alcune delle sue componenti ...

    Cercare di indicare "il mostro" solo in alcuni aspetti, importanti ma non preponderanti, del capitalismo Usa è appunto tipico di chi si oppone agli Usa ( o finge di opporvisi) da posizioni di estrema destra .....

    O peggio ancora di chi, da posizioni nazistoidi, vede in una presunta razza, appunto gli ebrei, ogni male del mondo ...

    K.

  • forse faresti bene a chiederti il perchè il movimento no-global è morto e che fine abbiano fatto i suoi "guru" come Caruso e Casarini...Voglio subito ricordarti come Caruso affrontò il rapporto tra le nuove generazioni che partecipano o parteciparono al movimento no-global e gli insegnamenti dei maestri del proletariato internazionale. Egli affermava lapidario: "Questa generazione in movimento ha ben chiaro, a differenza delle precedenti... come la strada illuminata dai ’Grandi Maestri’ finisca in un burrone. Questo è sicuramente l’elemento più evidente di rottura con le forme tradizionali della mobilitazione sociale’’...Ecco come liquidò con una sola frase Marx, Engels, Lenin...infine la ciliegina di quel discorso per la gioia di tutti gli anticomunisti e i neofascisti, fù dove Caruso auspicava, con altrettanta frettolosa e presuntuosa saccenza, la fine della lotta per il socialismo e il rovesciamento della "piramide leninista’’...Parliamoci chiaro, per Caruso l’alternativa al sistema capitalistico non è mai esistita e mai esisterà, così come non esiste la possibilità di uno sbocco rivoluzionario delle lotte a meno che queste non siano pacifiche...Secondo i no-Global come Caruso e Agnoletto, i cambiamenti possono arrivare solo col potere politico e non con la lotta di classe violenta, è questo secondo loro il nuovo motore della storia, è questo il vangelo dei "rifondatori" del comunismo...da come la storia insegna però, il socialismo non è mai arrivato per via parlamentare, ma forse Agnoletto e Caruso segneranno una nuova pagina di storia...:-)))))

    • Cara Viviana, condivido la tua analisi che risponde ad un bisogno di Ideologia che abbiamo tutti coloro che riteniamo di non adattarci a questo regime e a non diventare residuali del liberismo.

      Stamane riflettevo all’attacco fatto all’Italia dalla riviste Time. Sosteneva che
      trattasi di un paese marcio ma non perchè c’è corruzione ma perchè è stato incapace di fare "riforme" e "modernizzazioni". Quando si parla di riforme e modernizzazioni si intendono le operazioni rivolte a sottrarre welfare, diritti e
      salari al lavoro dipendente. Fare degli Stati soltanto punti di appoggio delle multinazionali. Abolire la società etcc,,,,

      Credo che mai l’umanità si sia trovata difronte ad una offensiva ideologica così
      stringente ed inesorabile da parte della borghesia. Per questo abbiamo bisogno di un movimento che abbia nella SUA ideologia cioè nel Pensiero Forte la sua capacità di contrapposizione ed anche di vittoria

      Ma, naturalmente, tutto quello che fuoriesce dallo schemino di partito, rischia di essere qualificato rosso-bruno, di destra etcc.,.,

      Ma noi sappiamo che non è così e che la ricerca e la scoperta di nuovi pensieri
      a seguito di analisi di realtà completamente diverse da quelle che stavano alla base degli schemini è arricchimento, conquista.....
      Per questo condivido tutto quello che hai scritto.
      Pietro

    • Cara Armata Rossa, mille volte meglio Caruso che i sepolcri imbiancati come DAlema Veltroni e se mi consenti lo stesso Bertinotti.

      Caruso ha fatto le sue battaglia. Si è occupato di carceri e di emarginati disdegnati dalla " sinistra" dei salotti.....

      Ha dato al socialismo l’alfabeto per leggere nelle nuove sofferenze del carcere, della droga, del pracariato.,.....

    • Schemini di arricchimento e conquista??!!!???

      Ma cosa significa???

      Guarda che le logiche che governano il mondo sono rimaste grosso modo le stesse di un secolo fa: Profitto e Potere.

      Se Marx avesse fatto degli esempi concreti dei mali del Capitalismo oggi avrebbe fatto sicuramente l’esempio di Pomigliano.

      Certo oggi abbiamo l’economia finanziaria (che cmq nn crea ricchezza ma la sposta) ma il fuclro centrale è il possesso dei mezzi di produzione (ed anche quelli dell’economia finanziaria sono in mano ai capitalisti).

      Se invece di cercare sempre terze vie ci si fermasse un poco a studiare forse si capirebbe come il Comunismo (non solo Marx, seppur fondamentale) e la critica al sistema capitalistico sono attualissimi.

      Se tu Pietro hai un’altra idea fatti avanti e proponila. Chessò un bel governo dei migliori oppure un governo dei puliti (bellissima in proposito è una gag di Troisi "che tiene da invidiare un ricco da me").

    • Cmq su Caruso sono d’accordo con Pietro, anche se ha fatto diversi errori.

    • Una volta ti dicevano "deviazionista"!!

      Ora ti dicono: terza posizione, terza via

      Ma il succo è sempre quello: intolleranza per la ricerca di nuove idee,
      stalinismo gretto ed incartapecorito...

    • Scusa Pietro ma qui quello chiuso e offensivo sei tu.

      Io ti ho solo chiesto di spiegarmi di grazia le tue idee. Qual’è l’alternativa al Capitalismo e al Comunismo?????

      Cmq fino ad oggi solo un mio conoscente di Forza Italia mi aveva dato dello Stalinista...

    • Pensare che il capitalismo globale, sia finanziario che - per quel poco che ne rimane - produttivo, si riduca a complotto giudaico/massonico è non solo una follia come analisi politica ...

      E’ anche, oggettivamente, un ripescare le analisi tipiche del fascismo e del nazismo ... intenzionalmente o meno è politicamente del tutto secondario ....

      Capirai poi che novità di ricerca il terzaposizionismo ... è roba che già girava negli anni trenta del secolo scorso, è la teoria che segnò il potere di Peron in Argentina ..... riciclata pure da Gheddafi all’epoca del "libro verde" e quando si atteggiava a principale antagonista degli Usa .....

      E’ soprattutto un modo per non parlare del capitalismo come sistema che poi finisce, soprattutto nei periodi di crisi ( e questo potrebbe essere veramente molto lungo ) per generare tutte le peggiori aberrazioni dell’umanità moderna ... si prende solo qualcuna di queste aberrazioni, la si riduce totalmente a ristretto complotto meglio se ad opera esclusiva degli ebrei, ed il gioco è fatto ..... ed una volta creato il "nemico di comodo" su cui scatenare le ire degli oppressi, si salva il capitalismo in senso più generale ....

      Lasciamo poi perdere le giaculatorie sui Maestri, roba da veterostalinisti del PMLI, gente più da setta religiosa che da partito marxista ... e che spesso riescono, da utili idioti, nel compito di rendere semplicemente ridicolo e troglodita tutto quello che sa di marxismo e di comunismo .... non è un caso che esponenti di questi partitelli infinitesimali sedicenti marxisti-leninisti ( ne ricordo uno che esiste sull’isola di Ischia !) siano in alcuni periodi diventati ospiti fissi di alcuni programmi della Mediaset ....

      Non vedo poi quali particolari colpe abbia il povero Caruso ... quello che doveva fare l’ha fatto e l’ha fatto bene .... in quell’anno e mezzo da deputato indipendente nel Prc si è regolarmente dissociato, nel voto, dalle puttanate antiproletarie e guerrafondaie del governo Prodi .... certo Caruso non è un Maestro nè pretende di esserlo .... ma certo si è sporcato le mani con le lotte della "gente in carne ed ossa", quelle dei più umili dimenticati dalla "sinistra" .... e non si è limitato ad ululare alla luna i sacri principi come certi esponenti di piccole sette ....

      Ed ha pure rotto, quando era giusto farlo, con Casarini e c. ......

      E comunque, pur con gli innumerevoli e credo inevitabili difetti di direzione, il movimento cosiddetto no-global è stata l’unica novità veramente positiva ed innovativa degli ultimi decenni, nel mondo ed in particolare in Italia ....

      K.

    • volevo dire "ne ricordo uno che esiste SOLO sull’isola di Ischia !" ....

    • anche se ne ha parlato Mussolini e quindi ha screditato la notizia tra gli antifascisti, il complotto giudaico-massonico esiste e come e resta sempre impunito.

      I titoli tossici sono stati prodotti da emeriti esponenti della finanza ebrea
      Il loro maggiore esponenti è tuttora in galera.

      Sono PROVATE LE RIUNIONI per distruggere i PIGS ( quattro nazioni e tra queste l’Italia). Chi credete che partecipava alle riunioni?

      Le Agenzie di Rating che fanno da cani di caccia per distruggere le nazioni vedi Grecia da chi sono dirette?

      Non fu forse Sharon Ariel a dire che gli USA sono nelle mani di Israele?

      Perchè non si riesce a prendere una sola misura efficace contro la speculazione sui titoli di Stato? Perchè?

      Quindi il Complotto c’è ed è permanente. A Bildelberg hanno deciso di sopprimare dall’Occidente il ceto medio. O ricconi o poverissimi. In mezzo proprio niente

    • Non ho capito nulla di quel che ho letto, mentre ho ben chiaro cosa sia il movimento no global e posso assicurare che non è morto per niente.

      Scusatemi, non so cosa stia facendo Caruso, ha fatto bene a levarsi dalla politica, in cui ci stava male, era molto giovane, e immagino che avrà fatto qualcosa di buono fuori dai riflettori della tv.

      In quanto a Casarini non è mai stato un leader, era un esibizionista fantasioso e simpatico, un po’ arruffone, con un gruppetto di amici molto affiatato.

      Dire che Caruso e Casarini erano i leader del mondo no global è una piccola sciocchezza. Vuol dire conoscere solo quel che dice la televisione.

      Il movimento è e resta mondiale. E non ha leader.

      Conta nelle sue fila l’economista indiano Amartya Sen, lo scienziato tedesco Wolfgang Sacs, il regista e scrittore americano Michael Moore, la scrittrice americana Naomi Klein, il filosofo e linguista americano Noam Choski, l’economista americana Susan George, l’attivista italiano Francesco Gesualdi, il frate italiano Padre Zanotelli, la casa editrice EMI, lo scrittore portoghese Josè Saramago, il saggista uruguaiano Edoardo Galeano, lo scrittore e giornalista francese Ignacio Ramonet, il politico spagnolo Federico Mayor Zaragoza. ... da noi possiamo citare Dario Fo, Beppe Grillo, Giulietto Chiesa, le Donne in Nero, Moni Ovadia…

      Le organizzazioni sono Amnesty, WWF, Legambiente, Greenpeace, Medici senza frontiere, Attac, Manitese, Gruppo Abele, Libera, Sen Terra, Emergency, Banca Etica, Ya basta, Donne in nero, Lilliput, Altromercato…

      Perché non andate in una qualsisi grande libreria inglese a vedere piani e piani di letteratura critica no gobal?

      Il pensiero no global ha portato avanti la lotta dei colombiani per nazionalizzare il gas colombiano, la lotta di migliaia di indiani contro le 3000 dighe delle multinazionali, la lotta del popolo congolese contro le guerre spietate per il controllo del coltan, la lotta degli attivisti di tutto il mondo contro la spietatezza della Coca Cola, la lotta del subcomandante Marcos per i sen terra, o dei gruppi di volontari per il recupero delle migliaia di bambini soldato, o i 110 milioni di persone in marcia sulle strade del mondo per dire no alla guerra, o il rifiuto della distruzione della foresta amazzonica, o la lotta trentennale di Attac per frenare le transazioni finanziarie o salvare dalle mani rapaci della multinazionali i beni fondamentali come l’acqua...

      No global vuol dire nuova economia per la salvezza della Terra e per i diritti dell’uomo, lotta al neoliberismo e alle multinazionali con metodi non violenti, attacco allo spietato mercato neoliberista, ecologia, ambientalismo, ricerca di energie pulite, rifiuto della guerra, tipi di produzione e scambio diversi dagli attuali, Nuovi Muncipi, esperimenti di democrazia diretta, energia solare, produzioni biologiche... ci sono dentro premi Nobel, ricercatori, docenti, scienziati, sociologi, politici, giornalisti, economisti, agrimensori, meteorologhi, pacifisti, sindacalisti e milioni di attivisti in tutto il mondo...

      Va avanti da decine di anni e ha al suo attivo un lavoro imponente, una produzione anche cartacea enorme, convegni, ricerche, stili di vita, battaglie economiche, sociali.. sempre a livello globale.

      Non è difficile trovare dei giornali che riportano parte del pensiero no global, del movimento dei movimenti, Il Manifesto, Liberazione, Micromega, Le Monde diplomatique, Ecologia, Economia.... la galassia no global ha la propria stampa, i propri libri ormai diffusissimi (nelle grandi librerie inglesi ci sono piani interi dedicati solo a questo), i propri mensili, i propri convegni, le proprie ricerche....

      E’ incredibile che qualcuno continui a ignorare tutto questo come inesistente, vivendo di vecchie rendite e di un provincialismo duro a morire, ciò indica un grado di dissociazione storica, un non vivere nel nostro tempo.

      No global è una Rete mondiale che esiste da 40 anni, centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, sono i contadini asiatici contro il WTO a Hong Kong per difendere il cotone, gli indiani che difendono il riso Basmati dai brevetti USA, i sem terra del Brasile contro gli squallidi latifondisti, i villaggi distrutti dalle 2000 dighe della BM per crescere la miseria dell’India, i poveri delle bidonville keniote che mangiano spazzatura, l’Africa sotto la privatizzazione dei servizi per esportare un minimo di merci, distrutti dagli agricoltori USA che vendono sottocosto coperti dal governo, gli italiani che si ribellano alla mafia e al pizzo, gli iracheni che rifiutano gli OGM imposti nella Costituzione, i sindacalisti uccisi dalla Coca Cola, i morenti di AIDS per l’avidità delle multinazionali dei farmaci, i climatologi che paventano il disastro del clima, i sindacalisti contro lo scempio della Bolkestein, i difensori dell’acqua pubblica dalle privatizzazioni, i 110 milioni di pacifisti sfilati sulla Terra contro l’aggressione all’Irak, i Nuovi Municipi con forme di democrazia allargata, le migliaia di Comuni che convertono rifiuti in energia, fanno risparmio energetico o usano energie pulite, l’infinito numero di volontari che soccorrono gli infiniti mali del mondo.

      No global è la reazione “non violenta” dei popoli alla depredazione avida e ”violenta” che le corporation fanno al pianeta per un neoliberismo distruttivo che cancella ogni futuro possibile. No global è NO alle guerre infinite americane, alle contaminazioni nucleari, ai pesanti interventi della CIA sulle democrazie, a un mondo dove 200 ricchissimi sfruttano 6 miliardi di persone e dove la povertà è in aumento e i diritti regrediscono.

      In Italia se volete farmi il nome di un no global dite almeno Vendola che ha coniugato sinistra con difesa dell’ambiente, dite Don Ciotti di Libera, dite Francesco Gesualdi con la sua economia sostenibile e la rete di testi contro le multinazionali.

      No global è reazione allo sfruttamento feroce di poche multinazionali, alla schiavitù imposta al mondo dalla Banca Mondiale, dal WTO e dal Fondo Monetario Internazionale che dominano i governi.

      No global è dire no alle guerre infinite, allo sfruttamento infinito e all’avidità infinita

      No global è agire per una economia sostenibile, un cambiamento di stile di vita, l’allargamento dei diritti umani a tutti gli uomini della Terra, la salvezza del pianeta, un futuro di pace, la rivalutazione dei diritti dell’uomo e dell’ambiente

      No global vuol dire riprendersi la democrazia di base, il controllo dal basso, l’acqua, le strade, le scuole, le ferrovie, gli ospedali, lo stato sociale, l’informazione pluralista, la Costituzione..

      No global vuol dire agire dentro l’economia ma sottoponendola all’etica che è superiore

      No global vuol dire rispettare ogni credo e anche chi non ne ha e rispettare tutti i popoli

      Sono decine di anni che i no global, il "Popolo di Seattle", il "Movimento dei Movimenti", i gruppi di gente che chiede una economia sostenibile avanza nell’ignoranza di tanti e nello scherno di chi nemmeno li capisce. Sono decine di anni che essi dicono che questo tipo di economia va cambiata, questo tipo di finanza va cambiata, prima che sia troppo tardi.

      Al G20 di Toronto è stata discussa proprio una proposta no global quella della Tobin tax, una tassa anche minima sulle transazioni finananziarie in Borsa, è stata bocciata, ma non potete dirmi che chi da decine di anni lotta per dare regole diverse alla Finanza non esiste.

      Quando Obama avanza un piano di energie alternative o la Comunità Europea parla di energie verdi, dietro c’è il pensiero no global.

      Quando i Comuni italiani fanno rete per ripubblicizzare l’acqua pubblica, quello è pensiero no global.

      Quando 111Regioni su 20 dicono no al piano nucelare, è ancora pensiero no global.

      E voi mi parlate di Caruso (ragazzo che peraltro stimo) e di Casarini??
      Ma in che mondo vivete?

      Non è la prima volta che mi imbatto in queste domande. E allora ho memorizzato la risposta e la ripeto come oggi. Vorrei arrivare a un giorno in cui non devo ripeterla più. Ma sembra che quel giorno non arrivi mai.

      Casarini? Ma andiamo! Ma cosa c’entrano le pagliacciate divertenti di Casarini con un movimento mondiale? Ho partecipato anch’io a una parata di Casarini e mi sono sdraiata sulle rotaie in attesa di un teno carico di armi americane. Ma credete che il mondo progredirà perché Casarini ha dipinto un carrarmato di rosa?

      viviana

    • Cavolo ... abbiamo trovato la soluzione a tutti i mali ....

      A questo punto basterebbe dire che il guaio è che non è stato permesso ad Hitler di completare l’opera ....

      Come se Bildenberg, Trilateral, Fondo Monetario, Banca Mondiale, BCC, fossero istituzioni formate esclusivamente da ebrei ....

      Come se la crisi globale provocata dalle ricette neo-liberiste si riducesse alla questione dei "titoli tossici" emessi da Mardoff ....

      E come se tutti i mali del capitalismo derivassero da queste istituzioni ... finite quelle il problema è risolto ? Ad esempio Berluskoni non mi risulta abbia particolare dimestichezza con nessuna di queste ... anzi .... diciamo che in quelle istituzioni non lo sopportano proprio ....

      Ergo, Berluskoni è "buono" ? E ancora di più lo era Bettino Craxi ? ......

      E Bush comunque era meno peggio di Obama ? ....

      Perchè poi spesso i ragionamenti "complottisti" dei terzaposizionisti italiani lì vanno a parare ... E molti sono diventati ferventi antiamericani solo dopo la vittoria di Obama ..... indovinate un pò il perchè ?

      K.

    • Se è per questo il movimento no-global esprime oggi alcuni dei migliori governi dell’America Latina ... che pur con caratteristiche fortemente segnate da aspetti locali ( pensare globalmente ... agire localmente ... diceva uno dei migliori slogan del movimento) si rifanno in ogni caso a quella impostazione.

      Certamente il Venezuela di Chavez, certamente la Bolivia di Morales ... ma elementi no-global caratterizzano anche altri governi di paesi dell’area .... compreso, soprattutto negli ultimi mesi, quello di Lula in Brasile ....

      Caruso e Casarini ( peraltro personaggi assai diversi tra loro) non sono ovviamente nè Chavez nè Morales .... hanno diretto, più mediaticamente che nella realtà dei fatti, una fase del movimento ... che comunque è qualcosa di più ampio e globale rispetto al ruolo avuto qui in Italia, comunque molto importante almeno tra il 2001 e 2006 ....

      La verità vera è che molti, soprattutto dopo il suo esaurimento ( prima si cercava semplicemente di cavalcarlo ...), hanno visto nell’ oggettiva "eresia" del movimento no-global la causa di tutta una serie di sconfitte della sinistra ...

      Che invece hanno tuttaltre cause, compresa quella - tre le tante - di non aver capito nulla di questo movimento ....

      K.

    • Anche riguardo ad Obama concordo con K. Io delle differenze tra Obama e Bush e i repubblicani le vedo. Non come avrei voluto, ma le vedo.

      Sartori dice che repubblicani e democratici sono due bottiglie con lo stesso contenuto ma due etichette diverse ed ha ragione. Sin dalla nascita coi Padri Fondatori la democrazia nacque in America come una plutocrazia, che di democratico ebbe sempre poco. Col tempo lo diventò anche meno e con Bush ha smesso di esserlo del tutto. Malgrado questo, questo paese ha sempre dato i natali a persone che potevano insegnare al mondo qualcosa, proprio lottando contro le strettoie e le false promesse della falsa demcorazia americana.

      Io continuo a sperare che ci siano delle differenze anche nei contenuti e spero anche che aumentino, vedo delle differenze anche tra Obama e gli stessi democratici, altrimenti non si spiegherebbero certe battaglie all’ultimo sangue nel Congresso o l’opposizione ad accettare certe scelte di Obama dal suo stesso partito.

      Vedo la vostra reazione a frasi fatte o parole emblematiche, come complotto, ghenga massonico-finanziaria, gruppo Bieldeberg ecc, che ovviamente sono parole obsolete o insufficienti o anche ridicole, usate per mancanza di meglio, per indicare un accrocchio tra multinazionali e potere finanziario, per cui le critiche filologicamente sono giuste.

      Ma non vedere che c’è una concentrazione del capitale internazionale che persegue lo stesso disegno folle e distruttivo, addirittura prevaricante sui singoli governi, e negarlo in nome del fatto che tra i partecipanti sorgono rivalità e contese, mi sembra riduttivo. Persino ogni multinazionale ne avrà un’altra che le è concorrente. Cosa vuol dire? Persino in un partito totalitario ci sono fazioni in lotta tra loro? Cosa c’entra?

      Quando guardo a come è gestito il sistema finanziario e a come i G8 si sprechino senza che ne nasca la minima regola di emendamento, non vedo dei gruppi in lotta tra loro, ma un unico mostro che intende perseguire con accanimento il proprio sistema turpe di speculazioni fregandosene del resto del mondo.

      Se non vi piacciono i termini usati, trovatene altri! O usate semplicemente la parola Capitale. Solo, cercate di spostarvi dal capitale marxista insediato nella borghesia ad una concentrazione di interessi a livello mondiale.

      In quanto a Trostko, mi scuso ma non capisco nessuna delle sue frasi o parole. Avanguardia? Avanguardia di che? Sei ancora all’avanguardia? Trosko mi sembra il fantasma di un mondo defunto. Si agita, parla, ma non capisco una parola di quel che dice.

      Su Grillo sapete come la penso, non intendo santificarlo ma perché dovrebbe essere un liberista? Perché ha una bella macchina? Perché coi suoi spettacoli guadagna parecchio? Perché non chiede la lotta armata? Perché non tende a uno stato totalitario che somiglia a un soviet? Ma a qualcuno pare ancora possibile la lotta armata o arrivare a uno stato totalitario?

      Se la redazione non interviene è perché questa è la sua linea. Non interviene mai. Se ti pare che abbia cancellato un post, forse è stato un disguido. Anche io a volte ho l’impressione di scrivere cose che poi non ritrovo. Non andare via ed esprimi sempre quello che senti! Il mondo deve essere fatto con il lavoro di tutti. E anche questo blog

      un abbraccio

      viviana

    • Cara Viviana, se sei riuscita a vedere delle differenze tra Bush ed Obama, vuol dire che hai ancora la vista buona !!

      In politica è estera è rimasto totalmente filoisraeliano e non ha alcuna voglia di disimpegnarsi seriamente dall’Iraq e dall’Afganistan.

      In politica interna l’unica differenza con Bush è stata la psudo-riforma sanitaria, lasciando però ancora campo libero all’assistenza privata solo parzialmente finanziata con soldi pubblici per i ceti meno abbienti, punto !!

      Il risanamento finanziario e la manovra anticrisi l’ha lasciato gestire dagli stessi uomini responsabili del dissesto e legati a doppio filo alle grandi banche !!

      Non è riuscito a tagliare neanche un dollaro dal bilancio della difesa, subendo le pressioni delle lobbies dei produttori di armi !!

      Nel disastro caraibico della BP si è subito rivelato indeciso ed incapace di adottare misure drastiche a difesa dell’ambiente, rivelando una totale sudditanza nei confronti dei petrolieri.

      Sul fronte dei diritti umani ha fatto poco e niente, non riuscendo neppure a chiudere Guantanamo.

      L’unica differenza con Bush, come diceva il Berluska, è che è più abbronzato!!

      MaxVinella

    • by my opinion non si può ritenere Obama un clone di Bush jr., così come non era possibile ritenere Clinton un clone di Bush sr. o peggio ancora di Reagan.
      Ritengo però che solo un cittadino statunitense possa rendersi conto delle differenze, perchè, come sempre, è sulla politica interna che si gioca la credibilità del presidente degli stati uniti. Politica di cui in genere sappiamo ben poco : da anni mi arriva quotidianamente via e - mail il Washington Post : quando riesco a leggerlo, da una parte riesco a seguirlo per ciò che riguarda l’estero, ma perdo assolutamente i contatti per la politica interna.
      Per noi che statunitensi non siamo in effetti pare non sia cambiato nulla o comunque molto poco , perchè la politica estera statunitense è comunque da sempre imperialista , in modo più o meno ficcante , anche se francamente sia per ciò che riguarda il conflitto fra arabi ed israeliani che l’IRAQ qualche atteggiamento appare cambiato.
      Ma dire semplicemente che la differenza è l’abbronzatura ( battuta comunque razzistella la sua parte) di Obama non è corretto e troppo semplicistico.

    • Bah, sta tesi su Obama mi sembra semplicistica.

      Che Obama si sia trovato eletto in condizioni storicamente irripetibili ... il punto più alto della crisi finanziaria .... e che sia stato eletto anche con l’appoggio decisivo di una parte delle "lobbies" non c’è dubbio.

      Escluso quindi, a parte la riforma sanitaria dove certo ha dovuto mediare con enormi interessi che si erano messi di traverso, che sia un "uomo di sinistra" ... e se anche lo fosse stato - nel senso comunque "americano" del termine - in origine, i fatti l’hanno costretto a scendere a patti coi peggiori poteri del neoliberismo globale.

      Basti pensare alle enormi giravolte sulla vicenda dell’Honduras.

      Ma su Iraq e Medio Oriente è innegabile che sia in forte contraddizione con la destra israeliana .... che questa contraddizione non abbia ancora prodotto fatti significativi è un altro discorso.

      Ma credo che molte delle recenti malefatte del governo israeliano, compresa la strage sulla nave turca, rappresentino la volontà di Israele di mettere continuamente Obama di fronte a "fatti compiuti" ... e quindi di non permettergli un opera di mediazione con i palestinesi ... e nemmeno con l’Iran ...

      Dubito infatti che gli Usa possano oggi permettersi un terzo fronte di guerra con l’Iran .... mentre invece la destra israeliana, anche per motivi interni, ne avrebbe oggi un bisogno fottuto ....

      K.

    • Caro Max. Hai ragione. A volte si cerca per forza di vedere quel che si vorrebbe vedere

      viviana

    • Cara Viviana, non capisco perchè usi il termine soviet accanto a quello ben differente di totalitario.
      In realtà i soviet sono stati uno degli strumenti più democratici in assoluto, nella storia dell’umanità intera.
      Essi erano composti dai lavoratori di fabbriche in alcuni casi, in altri erano soviet di villaggio,o dell’insieme dei lavoratori e gli unici esclusi erano le forze di destra padronale al servizio (questi si ) di interessi totalitari ed antidemocratici.
      Erano assemblee permanenti di rappresentanti degli interessi degli ultimi della società, e non solo vigeva l’elezione in essi, ma anche la revoca se il rappresentante non faceva in essi quello per cui era stato eletto.
      E la revoca la richiedevano gli elettori stessi.
      Ti ho scritto questa precisazione non per fare il saccente, ma perchè credo che sia importante evitare di "buttare il bambino con l’acqua sporca" e che battersi contro il capitalismo non vuol dire rifiutare a priori termini ed esperienze che ancor oggi hanno tanto da dire, in positivo, per capire come meglio opporsi ad una ingiusta economia che fa il paio con una fallimentare politica asservita.
      A te il mio saluto,

      Enrico Biso

    • Caro Enrico, quello che dici vero, però...

      .. copio:

      "solo per quanto riguarda i primi anni dopo la Rivoluzione d’Ottobre si può dire che i soviet siano stati effettivamente funzionanti come organi di democrazia rivoluzionaria, e in modo sempre più parziale. Successivamente con l’ascesa di Stalin essi vennero completamente svuotati di significato e nella Costituzione sovietica del 1936 furono di fatto assimilati in un sistema istituzionale molto simile (sulla carta) ad una normale repubblica parlamentare".

      "In Unione Sovietica e nel suo sistema basato sui soviet, Soviet Supremo era il nome dato all’organo legislativo federale, articolato in 2 assemblee elettive".

      "Solo nei primi anni della loro nascita i soviet funzionarono come organi di democrazia rivoluzionaria; successivamente con l’ascesa di Stalin vennero completamente svuotati di significato."

      "Stalin attuò una politica di accentramento nelle sue mani del potere, creando una vera e propria dittatura. Quando le decisioni furono prese prese univocamente da una sola persona i comitati operai persero di potere e non ebbero più funzione d’essere. "

      In quanto a Trostko, io vedo solo due classi: quelli che hann il potere e quelli che non lo hanno.

      viviana

    • Caro Enrico, hai ragione, però...

      molto umilmente mi limito a copiare:

      "La parola soviet indica quegli organismi rivoluzionari e di lotta espressi direttamente dai lavoratori e dagli operai, sorti a Pietroburgo durante la rivoluzione russa del 1905, che avrebbero poi costituito almeno in teoria la struttura fondamentale dello Stato nato dalla rivoluzione bolscevica dell’ottobre (novembre) 1917"

      "Solo nei primi anni della loro nascita i soviet funzionarono come organi di democrazia rivoluzionaria; successivamente con l’ascesa di Stalin vennero completamente svuotati di significato."

      "Ssalin attuò una politica di accentramento nelle sue mani del potere, creando una vera e propria dittatura, a quel punto i soviet non ebbero più ragione di esistere".

      In quanto a Trotzko, fermo restando la struttura economica come base delle sovrastrutture successive della società, io vedo solo due classi: chi ha il potere e chi non ce l’ha.

      Ma credo che i rapporti di potere si possano cambiare anche con qualcosa che non ha strettamente a che fare col rapporto dei pesi economici, la lotta di noi tutti sarebbe persa in partenza.

      Gandhi cambià l’India lottando contro delle ideologie e non solo contro una economia, e usò idee, non patrimoni finanziari, e non mirà a instaurare nuove forme di discriminazione economica ma autonomia e autarchie di territorio. E non voleva che si usasse la rivoluzione dele armi ma quella del pensiero.

      Comunque, ognuno ha ragione nel suo punti di vista, e deve essere rispettao per questo, anche quano sembra di non capirlo

      cordialmente

      viviana

    • Caro Enrico, hai ragione, però...

      molto umilmente mi limito a copiare:

      "La parola soviet indica quegli organismi rivoluzionari e di lotta espressi direttamente dai lavoratori e dagli operai, sorti a Pietroburgo durante la rivoluzione russa del 1905, che avrebbero poi costituito almeno in teoria la struttura fondamentale dello Stato nato dalla rivoluzione bolscevica dell’ottobre (novembre) 1917"

      "Solo nei primi anni della loro nascita i soviet funzionarono come organi di democrazia rivoluzionaria; successivamente con l’ascesa di Stalin vennero completamente svuotati di significato."

      "Ssalin attuò una politica di accentramento nelle sue mani del potere, creando una vera e propria dittatura, a quel punto i soviet non ebbero più ragione di esistere".

      In quanto a Trotzko, fermo restando la struttura economica come base delle sovrastrutture successive della società, io vedo solo due classi: chi ha il potere e chi non ce l’ha.

      Ma credo che i rapporti di potere si possano cambiare anche con qualcosa che non ha strettamente a che fare col rapporto dei pesi economici, la lotta di noi tutti sarebbe persa in partenza.

      Gandhi cambià l’India lottando contro delle ideologie e non solo contro una economia, e usò idee, non patrimoni finanziari, e non mirà a instaurare nuove forme di discriminazione economica ma autonomia e autarchie di territorio. E non voleva che si usasse la rivoluzione dele armi ma quella del pensiero.

      Comunque, ognuno ha ragione nel suo punti di vista, e deve essere rispettao per questo, anche quano sembra di non capirlo

      cordialmente

      viviana

    • Obama come Bush è un funzionario delle multinazionali. Con meno prestigio di Bush che appartiene ad una famiglia di petrolieri e di miliardari texani.

      La sua politica estera è una prosecuzione di quella di Bush e prima ancora di Clinton. Democratici e Repubblicani hanno una sola politica: spolpare il mondo per nutrirne i capitalisti americani. La politica della basi militari installate in tutto il mondo prosegue.... Come gli antichi spartani o ateniesi lasciavano un presidio militare in tutti i paesi sottomessi così questi signori lasciano le loro
      postazioni in terra altrui. A Bagdad hanno violato la città con la costruzione di una immensa enclave.......
      Da dove vanno via lasciano la terra, l’aria, l’acqua avvelenate per sempre da uranio, fosforo etc..

    • Sul rispetto dei sentire dell’altro, con me cara Viviana, sfondi una porta apertissima.
      il mio non capire l’accostamento soviet e totalitario ed il mio contestartelo, non era legato a polemica sterile, ma inserito in un giusto utilizzo terminologico.
      Il perchè è semplicissimo, si tratta per me di difendere una esperienza che pur essendo datata negli anni, ha ancora validità nello sperimenyare dell’oggi.
      Che poi Stalin abbia burocratizzato i soviet, e che essi grazie a quest’opera nefasta non siano più stati in grado di esser strumento rivoluzionario, purtroppo è assai vero ed attiene alla storia internazionale del movimento di classe, alle sue storture, alle sue deformazioni,
      Oggi siamo nella ricerca di strumenti di lotta, nel nostro opporci ognuno a suo modo e con le sue convinzioni al capitale.
      Con il proprio bagaglio, ma inseriti in una prospettiva di cambiamento.
      Il tenere in conto le esperienze di democrazia diretta già esistite, ci può essere di grande aiuto, di stimolo nel trovare gli strumenti possibili.
      L’economia capitalista ci " regala" un mondo diviso in classi, dove pochi gestiscono il tanto, e i molti si vedono nelle proprie mani le briciole, da una parte il lusso e lo sfarzo, e dall’altra sacrifici e miserie, ed in non pochi casi fame e morte per fame o per malattie che si potrebbero curare con poco impiego di danaro.
      Un altro mondo è possibile, ma sta a noi tutti il capire che strumenti fare nostri: l’autorganizzazione, la democrazia diretta, la partecipazione, e la memoria storica del già esistito, ci potranno essere di valido aiuto.
      Nel lavorare per tempi migliori, per poterci sotrarre alla barbarie del capitale, con i giusti strumenti possibili.
      Ricanbiando la cordialità.

      Enrico Biso

  • Che i titoli tossici ecc. ecc. siano stati orditi a tavolino per poter poi privatizzare tutto e di più ed assumere sempre nuovo potere da parte di singoli gruppi di potere mi sembra provato.

    Il caso della Grecia è emblematico.

    La distruzione della classe media in occidente cominci da molto prima. C’è un bel libro del De Matteis del 1985 se non erro di cui non ricordo il nome. E’ cmq un processo dovuto alla forte spinta neoliberista ed alla forte finanziarizzazione dell’economia che aumenta nettamente la forbice della ricchezza tra classi (sarebbe lungo qui da spiegare).

    Che però dietro a tutto questo ci siano gli Ebrei è una cacata. Certo la finanza ebraica è fortissima ma non di meno lo sono altre finanze.

    Se si potessero eliminare tali gruppi di potere non si risolverebbe per nulla il problema dello sfruttamento degli ultimi e tutti i mali del Capitalismo.

    Sul fatto che Beppe Grillo sia No Global mi fa un po ridere.

    Beppe Grillo è un liberista così come Travaglio. Sono per un economia pulita e per un economia di mercato pulita... ma pur sempre liberisti.

    Che Moore sia un No Global mi fa ridere, per tanti motivi non difficili da scovare.

    Su Caruso, ora scrive sul mensile La Voce delle Voci, era il giornale del PCI in Capania (capo redattore era Santoro) prima di esser edistrutto dai miglioristi campani (Napolitano).

    Attualmente il giornale ha ripreso ad uscire da anni e riporta importanti scoop e punti di osservazione differenti.

    Tra le firme ci sono oltre Caruso: Don Vitaliano della Sala, Giulietto CHiesa, Ferdinando Imposimato, Jacopo Fo, Nardone e molti altri.

    Per concludere i complotti sono sempre esistiti nella storia ma non sono mai stati la causa di tutti i mali o la spiegazione di tutto.

  • Nessuno intende prendere "un po’ dall’uno e un po’ dall’altro". Le battaglie sono tante anche se il nemico è solo uno. Stiamo solo dicendo che, se si affronta una di queste battaglie, per es. la difesa dell’acqua pubblica, si deve formare una concentrazione in lotta tesa a ’quella’ battaglia, dentro cui non si perde tempo a scannarci per le reciproche differenze idoelogiche o si va tutti a puttana.

    La storia ha dimostrato che è troppo difficile coalizzare gruppi troppo diversi su ideologie comuni, ma che è più pratico coalizzare forze diverse su obiettivi concreti e visibili che tutti capiscono.

    Insomma i grandi sistemi sussistono, anche se non tutti li hanno, e per me la visione no global è un grande sistema, anche se non si compendia un solo autore teoretico ma in molti.

    Sto tentando di farvi capire che non è sventolando bandiere che avremo speranze, ma scendendo sul campo su problemi concreti. Voi partite dalla cornice. Io vorrei partire dal basso, dalla realtà fattuale. Sennò si rischia di restare intrappolati nella cornice e di perdere il contatto con la terra e di fare bellissime disquizioni a vuoto, come uno che si parla addosso.

    Eppure, lo dovreste vedere da voi che il puntualizzare sempre le reciproche differenze ha portato solo alla dissoluzione del movimento! Non potete essere tanto testardi da incaponirvi ancora su questo!

    viviana