Home > La marmaglia è fuori
Dice Travaglio che, nel 92, con tangentopoli, la classe politica, per recuperare un minimo di credibilità, resuscitò la “questione morale”, rinunciando all’autorizzazione a procedere e chiedendo i 2/3 per le autoamnistie con cui ogni 2 o 3 anni onorevoli e compari si ripulivano le fedine penali, alla faccia di chi dice che uno è innocente finché al 3° grado non sia dichiarato colpevole.
Altri tempi! Oggi B straparla di continuo di lotta a corruzione, evasione e mafia, mentre i fatti lo sbugiardano clamorosamente e lui continua a sfornare a getto continuo decreti e fiducie per proteggere proprio gli iniqui, saldamente sostenuto da quella Lega che sulla questione morale ci ha fatto la sua piazza.
L’opposizione è marcia o floscia o collusa, e sarebbe meglio buttarla in discarica prima che oltre che scoria diventi anche tossica.
Non solo si guarda bene dai tempi di Berlinguer (26 anni) dal pronunciare la parola tabù “questione morale”, ma gareggia con B in governatori alla Bassolino e Loiero, candidature alla Boccia o De Luca, svendita di acqua pubblica alla Domenici e Martini, blocchi di inchieste su fondi pubblici alla De Magistris, no a qualsiasi autorizzazioni a procedere, leggi salva-Berlusconi, protezionismi della casta e altre schifezze, tipo legge Mastella peggio della legge-bavaglio, spese militari record alla Prodi, conflitti di interesse condonati e frequenze televisive regalate, e, per non farsi mancare niente, ci aggiunge oggi anche il Ceccante, vero capolavoro non si sa se di idiozia o di “concorso esterno”.
La Casta sarò anche bipolare, ma è un compatto monovolume saldamente saldato in unicum per abusi, sprechi e difese impunitarie.
Di Pietro sembra una mosca bianca, ma anche lui, ogni precisa volta che segue il socio di maggioranza, cade nella merda e si imbratta.
Berlusconi boccheggia in acque alte (ma non camminava sull’acqua come Gesù Cristo?).
Bersani dice che potrebbe affogare. Bene, ma perché continuano a tendergli la ciambella?
Riunioni convulse a Palazzo Grazioli.
Fallito l’incontro con le Regioni.
Crollato miseramente lo spot sull’Aquila. Bertolaso rinuncia alla ricostruzione abruzzese perché se si fa vedere lo seppelliscono nei calcinacci.
Buttato alla Lega come l’osso al cane l’ennesimo rimando sulle quote latte.
Bocchino dice che ha una conta segreta con una coalizione che ha un punto più di Berlusconi. Poi ritratta. Chi era quell’Uno?
B fallisce l’incontro con Draghi e Geronzi.
Brancola. Offre a Casini il Ministero dello Sviluppo, infila nella compravendita anche il cardinal Bertone per convincere l’UdC a passare con lui. Offre a tutti escort e ministeri. Speriamo non anche al cardinal Bertone.
Ormai siamo al “Il mio regno per un cavallo!”
Particolare preoccupante: sono diversi giorni che non tira fuori i sondaggi.
Tutti i fedelissimi sono nella merda: Dell’Utri, Cosentino, Scajola, Verdini, Bertolaso, Cappellacci…Torna a galla come gli stronzi il mariuolo faccendiere fallito Carbone, che entra ed esce dal carcere come un misirizzi, in attesa- dice Travaglio- di diventare Ministro dei rapporto con la P2, ma anche Gelli lo schiferebbe. Travaglio: “Ogni volta, Carbone è accolto in carcere da boati di giubilo: “A Fla’, te possino! Chi nun more se rivede! E Sirvio? Quanno ariva Sirviotto nostro?”
Come si scriveva sulle porte dei manicomi: “La pazzia è fuori”, si dovrebbe scrivere a San Vittore: “La marmaglia è fuori”. Nei Palazzi, specialmente.
Nuovo Masada n° 1168. Sangue e orgoglio
Messaggi
1. La marmaglia è fuori, 10 luglio 2010, 19:10, di Nando
Sono d’accordo con te Viviana, i pazzi e i criminali stanno fuori dalle carceri, specie nelle istituzioni... Un saluto.
Nando