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Leghe pallonare naziromane in risposta a quelle del Nord, i fasci non si smentis

Publie le giovedì 17 giugno 2010 par Open-Publishing
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Ci sono strumenti validi, soprattutto quando è dal basso che manca un’opinione, che sia veicolata dalla stampa e dalla informazione ufficiale, quella atta in fin dei conti a dare visibilità efare notizia. Ci sono i medesimi strumenti destinati a trasformarsi fra le nostre mani, come qualcosa che rimane in corso d’opera e non è dato sapere, se non con un piccolo sforzo di logica, a cosa è destinato il suo futuro. Lo capì l’uomo primitivo, col fuoco e con le armi, mezzi d’ausilio e d’offesa. Con internet abbiamo l’illusione che la nostra voce echeggi fra le mura virtuali fino ad arrivare in una meta, quella più ambita, sociale e chissà forse anche politica. Ci sono strumenti che si adattano benissimo al potere vigente, come le magliette misura unica. Siamo quindi arrivati senza mezzi termini all’apologia del fascismo. Sarà capitato a chiunque vedere pullulare il web di gruppi dedicati a quello o quell’altro gerarca, e noi con la testa bassa a sopportare il delirio delle estreme destre di cui tanta gente ignara o meno si fa portatrice di idee nefaste oltre che malate. Le autorità si guardano bene dall’intervenire, magari gli risulta più facile chiudere una pagina che parla di diritti e combatte contro questa marea nera maleodorante. Poco fa se un giorno non basterà una diga.
Si è parlato di Lega, di nazipallone, di federalismi idiopatici e schizoidi, piani politici e non così capaci di cavalcare la mancata progettazione di un piano nazionale concertato, dove identità è campanile e municipio, iconografia di bassa retorica, lupi, aquile... e ancora pallone.
Insomma anche questo è fascismo a tuti gli effetti e non scomoderemo la storia per chiamare in causa le biografie dei vari Borghezio e c.
Naturalmente li si guarda crescere, germogliare in quel qualcosa d’altro che dicevamo sopra. Con una passività sistematica tale da stizzire il miglior statista che la storia abbia conosciuto, ma fin qui poco fa. Si sa che sono i rapporti di clientela a stabilire la politica, i piccoli favoritismi, gli aggiustamenti dell’ultima ora. Chiudere un occhio anche quella è strategia.
Ci si dovrebbe chiedere come mai però ogni movimento, iniziativa sorta in risposta sia venuta da quella destra becera e marcia che ci sguazza sotto il muso illetamato da decenni di governo dotato di carta bianca. Ed è soprattutto colpa nostra va detto se non sentiamo più l’olezzo.
Il potere ha capito che sono i ludi a darci quello che lui non è in grado di offrirci e non lo sarebbe neanche potendo, perché non vuole, non è il suo ruolo.
Nascono quindi per espresso desiderio indotto una serie di gruppuscoli che a ben guardarli, al di là delle apparenze innocue e bonarie, aldilà della retorica iconografica, sono inquietanti perché preambolo di un approfondimento di quella spaccatura di cui dicevamo poche righe sopra.
Ci dovremmo rendere conto che è dai fascisti che ci vengono proproste con tanto di piatto di similargento.
E mi riferisco alla risposta alla Lega, come i movimenti "Popolo di Roma" del camerata Castellino, o un sedicente "Impero Romano", con palla al centro, sui cui ritoreneremo a breve (e badate bene che non si limitano al discorso di reti e fuorigioco) e infine una lista che è stata di recente radiata dalle ultime Regionali pur appoggiando la vincitrice dal braccio teso Polverini, già a cavalcioni fra le tifoserie di lazio e roma, è stata radiata per averr accolto firme di ...deceduti. Questo Movimento, "Movimento per Roma" appunto diretto e ideato, ora con tesseramento e sede, da un emarginato ideologicamente e politicamente, ex Forzaitaliota Michele Baldi, poi passato a "miglior vita" con il saltimbanco Rutelli metendo all’asta la sua manciata di voti alle politiche, ora riappare come se nulla fosse (immaginiamo che esista però una prassi legale per una simile "riappropriazione"), si affianca a niente di meno che da anni all’ex terrorista Mario Corsi, noto sul finire degli ’80 per essere stato parte dei Nuclei Armati Rivoluzionari, brigata Franco Anselmi quindi accusato di associazione a banda Armata e indiziato per l’omicidio dei compagni Fausto e Iaio e Ivo Zini. Passo passo, stratagemma per stratagemma i fasci attraversano anche le strade più impervie per fare politica più o meno subdola. Se pensiamo poi che al Campidoglio bazzicano Mambro e Fioravanti e alla Regione un certo Zappavigna compagno di sanguinose merende con il "radiocronista" Marione, sta a noi compagni tenere alta la guardia....

Ogni idea nuova, per propagarsi, si cristallizza in formule; per conservarsi si affida a un corpo di interpreti, prudentemente reclutato, talvolta anche appositamente stipendiato, e, a ogni buon conto, sottoposto a un’autorità superiore, incaricata di sciogliere i dubbi e di reprimere le deviazioni. Così ogni nuova idea finisce sempre col diventare una idea fissa, immobile, sorpassata. Quando questa idea diventa dottrina ufficiale dello Stato, allora non c’è più scampo. (Ignazio Silone)

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