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MOBILITAZIONI IN ITALIA PER FAR PRESSIONE SUL GOVERNO GRECO
Publie le venerdì 1 luglio 2011 par Open-PublishingGrecia in ginocchio davanti a Israele ?
MOBILITAZIONI:
ROMA: 1 luglio alle ore 18,00 davanti all’ambasciata greca in Via Mercadante angolo V.le Gioacchino Rossini
MILANO: PRESIDIO ore 18 piazza San Babila
NAPOLI: attendiamo info
chiediamo a tutte le città di organizzare le mobilitazioni e comunicarle a roma eRE freedomflotilla.it
La Grecia deve smettere di fermare le navi della flotilla nei vari porti di partenza obbedendo alle pressioni di Israele e USA!
Per chi ha a cuore i valori del resistere
Non vivere su questa terra come un estraneo o come un turista della natura. Vivi in questo mondo come nella casa di tuo padre: credi al grano, alla terra, al mare, ma prima di tutto credi nell’uomo. Ama le nuvole, le macchine, i libri, ma prima di tutto ama l’uomo. Senti la tristezza del ramo che si secca, dell’astro che si spegne, dell’animale ferito che rantola, ma prima di tutto senti la tristezza e il dolore dell’uomo. Ti diano gioia tutti i beni della terra: l’ombra e la luce ti diano gioia, le quattro stagioni ti diano gioia, ma soprattutto a piene mani ti dia gioia l’uomo! Nazim Hikmet - Messaggio al figlio dal carcere
C’è una parola dal valore immenso, che esalta la bellezza dell’animo umano più di ogni altra, difficile non cadere nella retorica, pronunciandola, perché è una parola che ci hanno insegnato i nostri morti, le vittime dell’oppressione, i condannati a morte che, nonostante fossero stati giudicati da uomini, nell’uomo continuavano a credere, nella sua capacità di elevarsi e di lottare per la giustizia, di riscattarsi e rendersi migliore. E’ questa la grande lezione di Vittorio Arrigoni, quel suo “Restiamo umani”, nonostante. Nonostante le urla e le offese, le ferite e gli assassini, le stragi, le torture, i tentativi di screditare e di gettare fango su chi opera per la giustizia e in nome dell’umanità.
Nonostante sia oggi carnefice chi ha sofferto come vittima in passato. Da troppi anni la resistenza palestinese è costretta a essere resistenza, in una terra dove resistere è svegliarsi la mattina e fare finta che tutto sia normale, alzarsi, camminare e amare, parlare con gli altri davanti a un caffè o portare al pascolo le capre, campare la famiglia con il proprio lavoro e rivendicando la dignità di non essere mantenuto in vita dall’Onu e dalle organizzazioni umanitarie. Lezione altissima di resistenza, quella che ci viene dai Palestinesi che la vita stringono con i denti giorno dopo giorno, nonostante le umiliazioni e i troppi lutti. La Freedom Flotilla si è mossa grazie a questa parola, e per i valori umani più alti continua la sua opera. Le persone che si sono iscritte e cercano di imbarcarsi in queste ore si trovano davanti gli ostacoli più impensabili, le accuse, le minacce di morte, i ricatti più feroci. Sosteniamoli, come possiamo, ognuno secondo le sue possibilità.
Chi in questi momenti resiste in Grecia, boicottato da tutti, Israele e il governo greco in primis, senza mezzi per continuare a pagarsi l’albergo e con l’angoscia nel cuore di chi ha lasciato il proprio paese affidandoci le lettere da recapitare la famiglia in caso di morte violenta in mare. Non lasciamoli soli, hanno bisogno di tutto il nostro aiuto, della nostra solidarietà e mobilitazione. Raccogliamo fondi per farli resistere quanto servirà. E urliamo in tutte le sedi che vengano lasciati partire per una missione che è di tutti noi, e che ci riguarda tutti, se vogliamo restare umani.