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Marchionne a braccetto con la morte
Publie le mercoledì 15 settembre 2010 par Open-Publishing2 commenti
– Marchionne a braccetto con la morte -
di Paolo de Gregorio, 15 settembre 2010
C’è sempre un filo sottile che lega la propria personalità, le convinzioni, le scelte lavorative, lo stile di vita, e nel loro insieme determinano la storia di una persona.
Il prezzolato dalla FIAT, Sergio Marchionne, ci svela nei suoi principali comportamenti una spiccata tendenza a fiancheggiare strumenti di morte a cominciare dal suo patologico tabagismo, e per la scelta di investire un milione di dollari in azioni della multinazionale Philip Morris International (produttrice di sigarette e proprietaria del marchio Marlboro), che gli ha aperto le porte del suo consiglio di amministrazione.
Un fumatore accanito, patologico, che per il futuro si garantisce un cancro ai polmoni, investe una grande somma per trarre profitto (la multinazionale nel 2009 ha avuto profitti per oltre 6 miliardi di dollari) dallo spaccio di una sostanza che fa più morti di tutte le droghe messe insieme.
La collateralità con il marchio Marlboro che sponsorizza la Ferrari (di proprietà FIAT), con simboli visivi e subliminali, aggiunge alla personalità del nostro personaggio, oltre alla istigazione a fumare (in questo caso le Marlboro), anche la cultura della velocità che tante vite lascia sulle strade.
Per completare il mortifero quadretto, ecco il nostro uomo nella veste di smantellatore delle conquiste operaie, che “democraticamente” dice agli operai: o accettate più lavoro, ritmi maggiori, meno riposo, meno ferie, meno malattia, un solo quarto d’ora per la mensa, più straordinario quando c’è bisogno, oppure chiudo in Italia e vado in Serbia o in Polonia.
Anche qui sempre di morte si tratta. Quella degli incidenti sul lavoro che avvengono soprattutto quando il lavoratore è stanco e stressato, e di morte delle relazioni industriali, che oggi sono solo la ratifica di ciò che chiedono i padroni.
Chi di spada ferisce di spada perisce!
Per quanto riguarda Marchionne basterebbe che a fare giustizia ci pensasse la nicotina, con una giusta legge del “contrappasso” e, in subordine, si sfracellasse con la sua Ferrari.
Paolo De Gregorio
Messaggi
1. Marchionne a braccetto con la morte, 15 settembre 2010, 20:23
Se dovrei prendere alla lettera l’articolo dovrei pensare che tutti coloro che fumano
cercano la morte, che tutti coloro che cercano sicuri e grossi profitti dalle azioni cercano qualcosa di patologico, che razionalizzare il lavoro a fini produttivi
sia qualcosa di negativo. Se penso che nell’intimo dell’ uomo c’è sia la ricerca
della morte che della vita posso affermare che nell’articolo in fondo c’è del vero.
In ogni modo suggerisco all’autore di togliersi quegli occhiali neri " mentali "
che indossa.
1. Marchionne a braccetto con la morte, 17 settembre 2010, 10:59, di paolo
credo che sia utile, invece, togliere gli occhiali rosa che non fanno vedere la realtà quando vi sono collegata sofferenza e morte, e quindi impediscono di conoscerne cause, mandanti e killer.