Home > "Napoli non si piega" alla devastazione del territorio

"Napoli non si piega" alla devastazione del territorio

Publie le giovedì 31 marzo 2011 par Open-Publishing
5 commenti

Pino Marziale, candidato sindaco di Napoli non si piega denuncia i disastri ambientali bipartizan nell’area metropolitana. Qui a seguito la nota:

Il periodico riesplodere dell’emergenza/monnezza a Napoli ed in tutta l’area metropolitana rappresenta il plateale fallimento di tutti i tentativi che, nel corso di oltre un decennio, si sono susseguiti con modalità bipartizan e concertativa.

Amministrazioni e governi di centrodestra e di centrosinistra, presidenti del consiglio e ministri, prefetti e commissari straordinari hanno puntualmente accompagnato il criminale disastro ambientale che ha devastato Napoli e l’intera Campania.

Per decenni le varie amministrazioni hanno impedito l’avvio serio, e non propagandistico, della raccolta differenziata e del ciclo integrale del riciclaggio/riuso.

Per decenni le varie amministrazioni hanno sostenuto e finanziato le lobby degli inceneritori e le aziende a loro legate. Per anni queste scellerate politiche oltre a minare la salute dei cittadini e a devastare l’eco/sistema hanno dato linfa alle organizzazioni criminali come dimostrano le numerose inchieste giudiziarie.

E’ tempo di una radicale svolta, è tempo di non pagare più i costi dell’uso antisociale dell’emergenza/rifiuti:

· da subito – a partire dai grandi quartieri popolari – organizzazione della raccolta differenziata e

di progetti di tutela e bonifica dei territori;

· utilizzo delle competenze e delle professionalità dei Lavoratori Socialmente Utili, dei Consorzi

di Bacino e dei precari del Progetto Bros per definire un grande piano di manutenzione e

riqualificazione urbana con criteri ecologicamente sostenibili;

· opposizione ferma alla costruzione dell’Inceneritore a Gianturco e finanziamenti certi per la definizione dei piccoli impianti di compostaggio;

Pino Marziale

Candidato a Sindaco di Napoli per

NAPOLI NON SI PIEGA

I nostri diritti contro i loro profitti

Napoli, 30 marzo 2011

Napoli non si piega

i nostri diritti contro i loro profitti….

9xX MAIL: napolinonsipiega 9xX appellonapoli.itQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Info: 3357625742 – 3297856389 – 3496705097

www.appellonapoli.it
Ripreso da: www,contropiano.it

Messaggi

    • Non sono uno che ragiona in termini di percentuali... però devo ammettere che la presneza di sinistra critica in città è molto ma molto debole. Praticamente assente Pcl. Non mi sono mai fidato dell’Idv soprattutto a Napoli, dove questo partito ha raccattato i piccoli "grandi elettori" dell’Udeur. Detto questo un pensiero su De Magistis, che non sarà Che Guevara, lo avrei fatto.

      La sua lista civica ancora la devono stilare ma sembra ci saranno i movimenti contro la discarica di Chiaiano e quelli dei servizi socialmente utili. Data la situazione purtroppo Lettieri è ultra-favorito perchè a Napoli, più che altrove, conta chi controlla i pacchetti di voti. inoltre Rifondazione a Napoli, dopo la scissione dei Vendoliani, si è presentata sempre da sola alle ultime elezioni (provinciali e regionali), non dico che basta questo ma almeno è un passo in avanti. Personalmente mi avrebbe fatto piacere un fronte più unito, non tanto per meri calcoli elettorali ma per essere presenti sul territorio. Ce ne sarebbe veramente bisogno.

    • Si, ci sarebbe bisogno di una sinistra, con un percorso collettivo e di base, che si smarcasse da leaderismi, personalismi carrieristici, politicamente e culturalmente alternativa ed indipendente, da quel centrosinistra che nel suo agire di ogni giorno è indistinguibile dal centrodestra.
      Per far questo a Napoli, in un percorso che non è meramente elettoralistico, si è presentato un appello, si son fatte assemblee cittadine, e si è deciso di presentare Napoli non si piega.
      Un percorso partecipato, dal basso, di compagni e compagne che lavorano nel sociale, nei movimenti, e che vogliono portare le loro pratiche e le loro idee, anche nel "campo elettorale".
      Una risposta politica a quella crisi della sinistra, che in molti purtroppo continuano a credere di poter superare delegando chi De Magistris, chi altri.
      Come se il De Magistris, fosse altra cosa dal centrosinistra, come se il De Magistris, non si fosse autonominato per la sua discesa in campo, come se il tempo non passasse mai, ed a un Bertinotti non più usabile si sostituisse Uno o Altro.
      Ci sarebbe veramente bisogno di una politica altra, e Napoli non si piega, percorre un percorso politico nel tentativo, a cui auguro tutto il positivo possibile, di ridare voce a chi voce non ne ha.
      Con posizioni politiche chiare, lontani da quella politica politicante che privatizza, che taglia, che riduce diritti, clientelare e complice dei poteri forti.
      Tutte cose che a sinistra dovrebbero essere la regola, ma che invece si continuano a snobbare.
      Napoli non si piega, è semplicemente un percorso per dare sponda politica a chi lotta, a chi non si rassegna, e non solo per le prossime elezioni, ma anche per il dopo, a chi continua a pensare che per superare la crisi della sinistra, occorra ripraticare politiche di sinistra.
      Difendere le vite dei più dal profitto dei pochi.
      Colgo l’occasione per salutarti, caro Mirko P, e ringraziarti per il tuo commento critico, che mi ha permesso di scrivere quel che penso, di una esperienza politica di classe aperta ed, a mio personale giudizio, innovativa.
      In un panorama politico-fotocopia, non mi sembra poco, anzi.........

      Enrico Biso

    • Ma infatti l’esperienza è ottima e io giudico in maniera critica i personalismi che contraddistinguono l’attuale vita politica. Sono un poco meno netto nel rigettare in toto la figura del leader carismantico che riesce a infuocare le piazze. Certo se questo si trasforma nel padre padrone allora è da biasimare.

      Resta il fatto che a Napoli i movimenti sono ancora frantumatissimi. Quelli universitari (in particolare porta di massa) hanno stretti contatti con molti movimenti antifascisti e dei disoccupati ma restano ancora slegati da quelli operai ad esempio 8forse anche perchè lo stesso movimento operaio è frantumato al suo interno). Negli stessi movimenti (in alcuni) si è verificata una brutta deriva. E’ innegabile che buona parte di quelli del progetto Bross siano legati alla corrente Oddati (Iervoliniano) tramite l’ex pupillo di Bertinotti Corrado Gabriele (ora al Pd).

      Ripeto nel caso di Napoli avrei sfruttato l’occasione di De Magistris, fregandomene un poco delle modalità (in fin dei conti non mi hanno mai appassionato le primarie che a Napoli sono un esercizio retorico anche senza i cinesi). Poi altra cosa è costruire una piattaforma comune (comunista).

    • Giusto per informazione anche alcuni centri sociali (Isurgencia) supporteranno De Magistris.

      La cosa ha scatento gli attacchi degli altri centri sociali. La critica principale che è stata mossa è quella che De Magistris è antiproibizionista, il più grave dei mali di qst città e forse del mondo.

      Purtroppo i centri sociali a Napoli (non conosco bene le altre realtà) si comportano come partiti politici, con tanto di scambio di favori e quant’altro. Molti di quelli che criticano in particolare la scelta di Musella (sarà candidato nella lista napoli è tua) in passato hanno fatto pure campagna per alcuni ben peggiori (ricordo frange che sostenevano la Sinistra Arcobaleno e altri che hanno sostenuto addirittura candidati del Pd), senza voler arrivare a chi poi avendo la famiglia benestante ha abbandonato tutto, passando da "non ci avrete mai come volete voi" a Mtv.

      Ripeto De Magistris non è il Che e l’Idv non rispecchia minimamente le mie idee, però secondo me un tentativo poteva essere fatto.