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IL GIOCO AL PASSO DELL’OCA

A dirla in soldoni il video messaggio di Fini sul caso Montecarlo si vedeva lontano un miglio che era stato preparato pochi minuti prima.
Anche perché non sarebbe stato molto corretto preannunciare che la sua risposta l’avremmo vista on line in mattinata, poi nel primo pomeriggio che diventa secondo, per finire alle 19 serali.
Insomma hanno aspettato fino all’ultimo per vedere se arrivava qualche altra pataccata e poter impacchettare meglio il gioco allo sbaraglio.
L’ultima stramberia è stata quella dell’avvocato Ellero che ci dice "la casa di Montecarlo è di un mio cliente, straniero, ma molto vicini all’Italia, talmente ricco da potersi permettere non solo di comprarsi quell’appartamento, ma il palazzo intero…", il legale, ex senatore della Lega lo racconta a SkyTG24, e continua: "fino a ieri la proprietà dell’immobile era del mio cliente, del quale non posso fare il nome per deontologia professionale, non so oggi di chi sia, le proprietà nelle società off shore cambiano in un minuto".
Ma cosa dici?
Intervieni in un "affaire" ridicolo che sa di bufala neppure DOP, talmente alimentato da scemenze fino a diventare internazionale; un caso che potrebbe far cadere un Governo e/o aprire una crisi crisi pesantissima e ai telegiornali/agenzie dici che non sai, però forse è così, ma potrebbe essere cambiata la proprietà, il tuo cliente non te l’ha detto?
Ma siete tutti pazzi furiosi?
No, vero? Non lo siete. State giocando il vostro gioco. Ognuno di voi ha la sua parte ben definita, un ruolo che si è scelto e che sta portando avanti.
Sporco come gioco. Penoso e neppure intelligente. Con una strategia talmente lessa e trita che non vi smentisce: fascismo, solo e semplicemente tecniche mussoliniane.
E Fini cosa dice?
Dopo tutto il fumo che ha alzato, quasi non si vedeva più neppure lui, ci ha fatto scoprire che non c’è alcun arrosto. E’ stata tutta una polca, danzata senza arte, ma con molta parte.
Anatemi contro il premier, difesa della libertà di stampa, paladino del sociale, richiamo alla Costituzione, sentinella della democrazia, della Magistratura, dei lavoratori licenziati e precari tutti, dei lavori Parlamentari e Regole etiche politiche… cioè: quello che Napisan non fa da sempre, Gianfranco lo ha fatto per un po’.
Ha creato aspettative nei troppi stolti tanto che lo vogliono quelli del PD, Rosi Bindi per prima, lo reclamano i pidiellini, l’UDC lo loda e s’imbroda come sempre… Ecco il Fini che si ricicla sempre di più, "ripulito" e pronto a chissà quale alta carica.
Peccato che come ballerina faccia pena, perché ha danzato con due piedi malfermi in troppe scarpe e dopo tutte le "diffamazioni, minacce, killeraggio, persecuzione, tranquillità famigliare tolta, dossieraggio" e di tutto di più arriva alla svolta finale, quella del videomessaggio di ieri dove prometteva di chiarire tutto, invece ha chiarito un fico secco, semmai si è pisciato addosso da solo: "Io non so se quella casa è di mio cognato, mi risulta di no, ma non posso esserne sicuro, certo è che mi sono molto arrabbiato quando ho saputo che ci abitava lui; adesso gli chiedo di andarsere per la tranquillità della mia famiglia… Se risultasse che lui è il proprietario dell’immobile sono pronto a dimettermi…"
Ad Annozero e nei vari TG, tutti, l’Italico Bocchino e il Rivoluzionario Granata hanno giurato sulla certezza che Tulliani non è il proprietario di quell’immobile; hanno pure usato parole forti contro Palazzo Chigi, Berlussonini, i metodi squadristi per far fuori l’odiato avversario, Servizi Segreti deviati, prove che avevano in mano…
Pareva che da un momento all’altro potesse cadere il maledetto regno di Arcore, che il "pericolo pubblico, il delinquente" [parole di Di Pietro] lo mandassero a casa, tanto che il leader dell’IDV lanciava un appello per un’azione comune di sfiducia all’esecutivo e di ricorso al Colle.
Pure Casini Caltagirone s’è messo in mezzo, tuoni e fulmini contro Silvio Papa Re…
Pareva… E difatti non è stato e non sarà.
Perché dopo averci tritato finemente le gonadi per mesi su un problema di un alloggio di Alleanza Nazionale, che è solo loro e non è il Caso Italia che ha ben altri problemi da risolvere,
Fini la Ballerina chiede a Berlussonini di smetterla con gli attacchi e gli propone la tregua per amore ritrovato.
Non c’era bisogno ce lo dicesse in un video messaggio e creasse tutto sto bordello da impero bassissimo, più basso di Brunetta; lo sapevamo già: in Parlamento quelli di FLI continuano a votare la fiducia all’esecutivo del nulla, sono solidali con il PDL, mantengono le promesse di impegni presi all’atto della partecipazione al Polo.
Per dirla chiara: hanno solo predicato, rimangono fedeli al regime e premiano colui che li ha infangati, insultati, perseguitati, killerizzati, rovinato la famiglia, la reputazione…
Bravi! Anche per voi, dopo Mangano, dell’Utri e Cosentino si prospetta la santità subitanea.
Che dire poi dell’altro pirla?
Non se le merita troppe parole.
Ma almeno sarebbe interessante sapere due cose:
- come mai ad Annozero giunge la dichiarazione di un amico della moglie del Ministro della Giustizia di Santa Lucia [ma che ridere!] recitante: "qui si stanno impaurendo e c’è preoccupazione perché sono arrivati agenti dei Servizi Segreti Libici e Russi"? Cioè, 007 di amici intimi di Berlussonini, Gheddafi e Putin, sarebbero corsi nell’isola caraibica per cosa?
Perché mai proprio Libia e Russia e non Italia e Polonia? o Francia e Austria? Non è che per caso c’erano pure i Goldfingers di Milano2?
- questa pataccata che va avanti da mesi quanto è costata al contribuente, cioè anche a me e a te che leggi?
Tra tante bugie, cialtronate e pena totale alcuni punti fermi però li abbiamo.
Mai siamo caduti così in basso. Mai due alte cariche dello Stato si sono permesse di prendere per il culo una intera Nazione.
Soprattutto: che aria di fasci!