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Lettera aperta alla Governatrice della Regione Lazio
Tagli alla Sanità
Gentile Governatrice Polverini Renata,
tralascio le Sue promesse elettorali, sono stato marinaio e so come usa; ma non posso non rappresentarLe come i previsti tagli alla Sanità siano quanto di più aberrante si possa concepire per scarsa considerazione verso coloro che stanno, veramente, male. Naturalmente sono favorevole alla moralizzazione delle spese per la Salute, ma i tagli orizzontali sono ben altra cosa.
Leggo (Il Messaggero del 2 c.m.) che per gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri (Roma) è previsto un taglio di n. 8 posti letto in Ricovero ed un incremento di n. 5 posti in Day Hospital. Il saldo è comunque negativo ma la specificità dei due Settori, Ricoveri e Day Hospital, e tutt’altra cosa che una somma algebrica di fattori.
Non so se sia correttamente informata del fatto che mancano, invece, i posti letto, per i ricoveri Oncologici e che molti ammalati vengono dirottati sul Day Hospital per prestazioni che richiederebbero ben altre attenzioni e presenza attiva di Sanitari e personale Infermieristico, specializzati alla bisogna.
Invero la Struttura d’Eccellenza in parola è carente anche del Pronto Soccorso Oncologico ed è qui che dovrebbe incentrarsi l’attenzione degli Amministratori (Politici) che hanno a cuore le necessità dei cittadini; ma andiamo oltre e Le narro un episodio vissuto per farLe toccare con mano la Realtà operativa ove lavora personale di qualità, ma con mezzi non adeguati alle necessità correnti.
Anni addietro, un paziente oncologico trovavasi ricoverato per chemio che si protrae, con collegamento a diffusore elettronico, per ben cinque giorni.
Non sempre, anche per le condizioni fisiche degli ammalati, è possibile praticare la cura in Day Hospital, che vuol dire farsi collegare alla macchinetta e portarsela a casa, salvo poi riandare dopo cinque giorni per il distacco e con le dovute preghiere affinché non ci siano intoppi nel suo funzionamento.
Ebbene, quel paziente, debilitato e collegato alla macchinetta/diffusore si ricevette l’invito (garbatissimo) di un Medico a lasciare libero il posto letto per altro ammalato che dal Day Hospital doveva trovare posto in ricovero "perchè stava ancora peggio - se possibile, n.d.r. - del già ricoverato.
Bagaglio e macchinetta (collegata attraverso il Porth A Cat) ed il familiare che trovavasi sul posto accompagnò a casa l’ammalato - ripeto - oncologico, sotto infusione di prodotti chemioterapici per la durata di cinque giorni di fila.
Mi scuso per la lungaggine, ma Le chiedo di soppesare il probabile Suo stato d’animo qualora si trovasse nelle circostanza ora descritta, direttamente o per persona cara di famiglia.
Una Nazione si può definire civile se difende i "deboli" - e persegue gli evasori, per esempio - e non se pratica tagli da ragioniere; ma su questo Lei ha già certamente riflettuto anche e non ultima per la sua matrice di estrazione sindacale. Saluti.
Un cittadino che conosce i percorsi dell’Oncologìa
e le chiede che i tagli alla Sanità non siano, invece, alla salute